martedì 9 marzo 2010

Finalmente Tu!


“E poi finalmente tu”, cantavano Max Pezzali e Fiorello tanti anni fa.
Certo, la canzone aveva un significato particolare. Trattava di un sentimento che i cantanti provavano nell’aspettare questa ragazza sotto casa sua, solo per vederla, solo per godersi la sua compagnia pochi istanti o addirittura tutta la notte mentre lei continuava a dormire.
Il testo non è propriamente adeguato, ma ho trovato una similitudine con il nostro amico Petro.
Ieri sera è successa la cosa che ci aspettavamo da tanto. Noi, lui, la morosa, i tifosi, gli amici e probabilmente anche i parenti: il gol.
La partita tra Dlf e Bar Luisa non è stata assolutamente divertente a vedersi. Tanti tiri da distanze siderali dei padroni di casa, tante occasioni sciupate dagli ospiti.
Primo tempo di buona intensità da parte dei ragazzi di Battilega, che però si trovano davanti allo stesso problema da tanto, troppo tempo: non segnano mai, non hanno abbastanza cattiveria sotto porta. Solo nei primi 25 minuti di gioco si contano circa sei occasioni da rete che hanno del clamoroso. Già al primo minuto Mazzanti innescava Sarti che sembrava aver servito su un piatto d’argento il gol dell’uno a zero a Pirazzini che stava già esultando: “Bellissima palla, che grande azione, bravissimi ragazzi, è già gol!”. Solo che il numero 2 non aveva fatto i conti con la reattività mostruosa del portiere avversario (uno dei più forti incontrati finora) che toglieva la palla al povero Pira. A quel punto l’esclamazione è stata: “Nooooo, come ha fatto, peccato, mannaggia”. Ovviamente c’è stato chi, mentre Fabio continuava il suo monologo dentro la porta avversaria, gli ha urlato: “Tornaaaaaaa!!!”.
Dopo questo episodio gli avversari si sono fatti apprezzare per qualche buona giocata, buttata al vento però con dei tiri dalla lunga improponibili.
Come al solito però, i Blu sono usciti bene e hanno mancato diverse volte il gol, con tutti i suoi uomini: Sarti, Sabatini, De Luca, Mazzanti, una volta Mirri e due volte con Petroni. Già, proprio lui, quello che non segna da 90 giorni come gli ricorda Raffaele Armaroli, il miglior scavetto della serie D, ogni volta che lo vede. Alex chiude il primo tempo con qualche buona giocata, ma con un peso sullo stomaco: il gol non arriva, nonostante due occasioni nitide. Nel primo caso la troppa calma lo ipnotizza, e controlla una ventina di volte il pallone, facendo si che il portiere esca a valanga e gli respinga il tiro ravvicinato; nel secondo caso, invece, la troppa fretta lo tradisce, quando recupera un pallone con portiere completamente fuori dai pali e cerca di beffarlo con una loffa di prima intenzione che si spegne abbondantemente a lato.
Si va al riposo sullo 0-0. I maligni pregustano già un articolo sul nostro numero 9.
La seconda frazione ricomincia da dove si era conclusa la prima: Bar Luisa attacca ma non segna, Dlf tira dalla propria metà campo.
E’ a questo punto che succede l’inimmaginabile. Da rimessa laterale la palla viene appoggiata a Pirazzini che vede dall’altra parte spalle alla porta Petroni: assist perfetto che il nostro centravanti stoppa. A questo punto servirebbe una torsione o una sponda per un compagno libero, ma Alex se la sente e si gira sul destro, portandosi la palla completamente fuori dallo specchio della porta, quasi sulla linea di fondo. L’avversario diretto abbocca alla finta, Petro prova la conclusione nonostante il portiere sia uscito. Carambola sotto le gambe del numero uno del Dlf e rete! Uno a zero Bar Luisa. Petro si è sbloccato!
Così la partita sembra in discesa per gli ospiti: i padroni di casa si tuffano in attacco lasciando immense praterie agli avversari che però non sfruttano. Mazzanti offre la palla del match a Sarti che però conclude a lato della porta.
Così, dopo una serie di gol mangiati, arriva la punizione divina: Sabatini perde palla davanti alla difesa e il Dlf pareggia. Eccolo la, gol di Petro annullato subito.
Ma il Bar Luisa non molla. Finalmente i tifosi possono ammirare una squadra scarsa, confusa, ma determinata a portare a casa il risultato. Così, Mazzanti tenta un tiro che viene respinto dal portiere, che però finisce sul mancino di Sarti che insacca con non poche difficoltà, riportando in vantaggio gli ospiti.
Bisogna mettere al sicuro il risultato, pensa Mister Battilega. Viene data fiducia a Petroni. Gli scettici si sfregano le mani: “Vuoi mo’ che bolli un’altra volta?!” , sembrano pensare.
Il Dlf perde una palla nella metà campo avversaria, Sarti riparte e punta l’ultimo uomo dei ferrovieri: sulla destra scorge il numero 9 blu completamente libero. Lo serve. Controllo perfetto, veloce, pulito, e destro potente che si insacca nell’angolino più lontano. Diagonale preciso che manda in estasi noi, lui, tifosi, morosa, critici, amici e parenti. 3-1.
L’arbitro (quella testa di cazzo che non ci fischia un fallo a favore e che mi ammonisce perché gli ricordo che quando giochiamo noi può anche fischiarci qualcosa, non solo delle punizioni ridicole contro, ndr) decreta la fine delle ostilità (alla faccia sua 3-1 per noi, merda!, ndr).
Così, mentre Petro torna a casa senza fermarsi a festeggiare con i compagni la nostra piccola impresa (9 punti in 4 partite), negli spogliatoi il pensiero di tutti va a lui. Doppietta decisiva, da quanto tempo aspettavamo questo momento. Si sentiva che nell’aria c’era qualcosa di diverso, ci credevano tutti (tranne Armaroli) e finalmente è arrivato. Finalmente sei arrivato.
Finalmente Tu!

4 commenti:

  1. Grazie Dave dell'articolo, veramente molto carino... E grazie a tutti x la fiducia dimostratami fino a qui e mi dispiace di aver fatto venire la neve!!
    Vorrei ricordare ad Armaroli di pagare la scommessa del prepartita e all'amato Sabatini che ho 2 gol in più di lui nella serie A!:)

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  2. era ora dopo 40 tiri in porta (in 1 partita)ce l'hai fatta....il nostro caro ulisse!!!!
    poi io gioco da ultimo non mi fate mai avanzare perche non sapete tenere la palla....

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  3. no dini te giochi ultimo perchè quando sali fai dei danni fitti (vedi goal subito contro il Dlf)...

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  4. wait wait... io in petro credo un mucchio, perchè in molte cose, ahime, (calcisticamente parlando) siamo simili. Noi siamo quelli che amiamo questo sport, che ci alleniamo come matti per poter giocare con persone che sono piu forti di noi. Noi non abbiamo talento ma impegno, noi siamo quelli che non molliamo mai! Veramente.
    E' quindi con immensa gioia che urlo: PETRONI... 90 GIORNI DOPO!

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