mercoledì 7 dicembre 2011

CAPODANNO 2011/2012

Salve a tutti. Siccome non si è ancora ufficializzato niente per l'ultimo dell'anno, queste sono le due proposte principali per la serata.

A) ZIO DI EDO - Menù da 25 a 30 euro. Il menù su proposta dello zio, modificabile, per ora è il seguente:
- Antipasto: affettati misti
- Primo: bis di minestre (lasagne al forno e cannelloni)
- Secondo: petto di tacchino al forno e zampone con lenticchie (ripeto, si può scegliere anche la carnazza)
- Dolce: zuppa inglese e latte alla portoghese
- Bere: acqua e vino e bibite varie.

B) POGGIO POLLINO - Menù da 40 euro. Il menù, definibile fino al giorno 29/12, sarà composta da:
- Antipasto: Battilarda (affettati e piadina e gnocco fritto, più crostini e crostini misti).
- Primo: bis di minestre (potrebbero diventare un tris)= Passatelli asciutti con guanciale croccante, pomini e crema di parmigiano; Pappardelle con ragù di lepre o di cinghiale.
- Secondo: Carnazza mista con verdura alla griglia e patate al forno fritte (contorni comunque a nostro piacimento)
- Dolce: bis di dolci a scelta tra le specialità tipiche italiane.
- Spumante, vino, acqua, birra e bibite varie.

Ognuno è pregato di dare una preferenza entro e non oltre il 10/12/2011. Se qualcuno si astiene con frasi del tipo "per me è uguale, l'importante è stare insieme", il suo voto verrà dato alla scelta con più preferenze.

CHI NON COMUNICA NIENTE O SU FB NEI COMMENTI DEL POST O AL CEL DI DAVE NON VIENE CONSIDERATO E SI PUO' AGGREGARE SOLO SE C'E' ANCORA DISPONIBILITA' DI POSTO.

Grazie per la collaborazione.

lunedì 7 novembre 2011

La batosta

Il derby con la Tozzona si può definire cosi. Una batosta per il Bar Maxim. Pronti via e i padroni di casa sono già in vantaggio per 3-0. Daniele Ferrini, l'ex di turno, trascina i suoi a una vittoria entusiasmente. Il 9-7 finale non sembra un passivo cosi pesante. Insomma dall'altra parte oltre a "Ferro piccolo" c'erano giocatori del calibro di Valenti, Vicinelli, Darcante, Fedrigo e Formicola. Ma chi ha visto la partita ha notato che non c'è stata obiettivamente storia.

Quello che non è andato per la Battilega Band è difficile da spiegare. Due black out completi di 15 minuti in cui i biancoazzurri hanno approfittato di ogni continua amnesia dei rossoneri che hanno saputo reagire soltanto nel finale di partita segnando ben 5 reti.

Stasera contro il Ponticelli di Davide Velitti, la squadra è attesa ad una riscossa.

lunedì 31 ottobre 2011

La sconfitta che non ti aspetti

Quella di lunedì scorso è stata forse una delle più brutte prestazioni di sempre della Banda Battilega. Infatti a Casalfiumanese il Bar Maxim, che fa il suo esordio con le nuove maglie a striscie rossonere, patisce un 4-3 e una lezioni di umiltà dai propri avversari.

Con la squadra quasi al completo, fatta eccezione per Pirazzini rimpiazzato da Mazzanti, i rossoneri si presentano in vallata con un solo pensiero in testa: vincere. La partenza infatti è buona. Il Maxim tiene bene il campo e "La Casita" non riesce a rendersi pericolosa. E quando lo fa per la prima volta, Mirri lancia De Luca che di testa anticipa il portiere avversario e porta in vantaggio i suoi. Di qui in poi, il buio più totale. I padroni di casa cominciano a prendere confidenza con la partita e quando si rendono pericolosi vengono fermati fallosamente. Non a caso prima pareggiano, poi trovano il 2-1 su tiro libero. Prima della fine del tempo Matteo Mazzetti sigla il suo primo gol stagionale su calcio di punizione. Il riposo sul 2-2 sarebbe una manna dal cielo per Sabatini e compagni, ma negli ultimi secondi di gioco una distrazione difensiva permette ai giocatori in maglia blu di portarsi sul 3-2. Nel secondo tempo di aspetti l'arrembaggio dei Maximiani. I rossoneri ci provano ma ogni tentativo è confusionario e le poche chance che gli avversari concedono non vengono sfruttate. Casale si chiude bene e riparte con intelligenza. A sette minuti dalla fine trova adirittura la rete del 4-2. Il tentativo di giocare con il portiere fuori da parte dei ragazzi di Battilega viene premiato solo in un'occasione (e per di più con un gol fantasma, ma moooolto fantasma). Non c'è più tempo per pareggiare e francamente è giusto cosi.

La prestazione è sicuramente una delle peggiori che io ricordi. Da parte di tutti. Non un giro palla sensato, non un movimento azzeccato e troppi passaggi sbagliati stupidamente. Poca grinta nel finale e poca lucidità sotto porta. Quasi un disastro. E pensare che avevamo cominciato bene con il vantaggio di Rio. Però da lì in poi abbiamo smesso di giocare. Forse abbiamo peccato di presunzione, forse pensavamo già al derby con la Tozzona. Sta di fatto che dobbiamo tutti farci un esame di coscienza e ricominciare a testa bassa e con umiltà se vogliamo disputare un bel campionato.

Avversari. Bravi, poco da dire. Hanno approfittato dei nostri errori e si sono dimostrati più furbi di noi soprattutto in certi contrasti. Meritano la vittoria senza ombra di dubbio. Peccato per noi perchè se avessimo giocato un pizzico meglio avremmo potuto vincere. Però il calcio a cinque è cosi. E quidni complimenti ai ragazzi de La Casita.

Arbitro. Se il Bar Maxim perde NON è certo colpa sua. Però la sua prestazione è perfettamente in sintonia con quella dei giocatori in maglia rossonera. Prima di tutto arriva in ritardo alla partita. Poi si inventa una regola assurda sulle distanze da rimessa laterale ("il campo è piccolo, la distanza è proporzionata".. ok mi va anche bene ma i giocatori non possono stare a mezzo metro dalla palla). Infine comncia a fischiare tutti i contatti da una parte ma non dall'altra. La dimostrazione sono i 13 falli fischiati contro il Bar Maxim e gli 8 (3+5) contro i casalesi. Gli ho visto addirittura fischiare un contatto spalla contro spalla in cui nessuno dei due giocatori si sbliancia minimamente. E conclude la partita assegnando un gol non gol (ma molto più NON gol che gol) che avrebbe potuto riaccendere le chance del Maxim. Poi però si dimentica di assegnare il sesto fallo agli imolesi e quindi tutti a casa. Ma, ripeto, non incide sul risultato finale. Se il Maxim perde è colpa sua. Casale non ruba assolutamente niente e vince meritatamente.

La sconfitta che non ti aspetti per un semplice motivo: la partenza contro la New Team era stata ottima. E di solito quando sfoderiamo prestazioni cosi convincenti (per cuore, "cattiveria" e concentrazione) la partita dopo ricominciamo da dove avevamo concluso. Peccato quindi. Ma già da stasera abbiamo l'occasione di rifarci. Stasera infatti alle 20 è in programma il primo dei due nostri derby stagionali. Quello con gli amici (fratelli) della Tozzona. Sarà una bella sfida contro una squadra con un potenziale esagerato.
Vinca il migliore!

sabato 29 ottobre 2011

Addio Marco #58



Ho scritto per la scomparsa di Pietro Taricone, ho augurato il miglior cammino a un campione del calcio come Andrea Pirlo. Mi sono reso conto che non potevo starmene con le pive in mano a guardare gli articoli degli altri su Marco Simoncelli. Per cui questo è quello che voglio scrivere io.

La morte di un ragazzo di 24 anni è qualcosa di orribile. A prescindere dal nome, dalla religione o dalla proffessione svolta. Però, come dice una canzone di J-Ax: "come me ne muore uno ogni sabato sera" (il senso è quello). Perciò siamo abituati, nostro malgrado, ad apprendere notizie di cronaca nera del genere. Ma la caduta di Marco Simoncelli ha colpito tutti. Personalmente ho avuto il privilegio di non viverla in diretta. Io infatti ero allo stadio di Lecce mentre succedeva la tragedia. E vi assicuro che l'ho vissuto male. Quando in un settore ospiti ancora vuoto e uno stadio completamente deserto ho sentito dire da un mio caro amico al telefono: "come??? è morto Simoncelli???", mi si è gelato il sangue. Non so bene spiegare il perchè, non so raccontare esattamente le emozioni contrastanti che ho provato. Ma vi assicuro che ci sono stato male. Dopo alcune brutte sensazioni che ho vissuto sulla mia pelle pensavo di essere indifferente a tutto. E invece la brutta novità mi ha sconvolto la giornata. Ripeto: non so spiegarmi il perchè. Per cui ho cercato nella mia mente malata di pensare ai tanti motivi che mi potessero far provare quel sentimento insopportabile che stavo provando. E' emerso che prima di tutto mi dispiaceva per il ragazzo. Stiamo parlando di un 24enne. Un mio coetaneo. E' come se venisse a mancare uno dei miei migliori amici. Non mi darei pace. Oltre a quello, ho cominciato a fare considerazioni sulla persona in questione. Da ex accanito tifoso del Moto Mondiale (eh si, una volta seguivo ogni cazzo di domenica le "corse") mi sono venute in mente troppe interviste del Sic. Un sacco di frasi pronunciate con quell'accento romagnolo che mi hanno fatto sentire per molto più di un attimo un suo conoscente. La semplicità con cui il 58 parlava era fantastica. Mi sembrava uno di noi. Era come se di lì a poco io fossi andato al bar e l'avessi incontrato. "Bella Marco", "oh bella Dave" sarebbe stato il nostro saluto. Il tutto condito da uno scenario classico. Che so', una partita di calcio, una sfida a beccacino, una proiezione di una gara di moto sul maxi schermo. Oppure un inizio serata in cui io e lui saremmo stati insieme al bancone del bar a bere un apertivo o un caffè. La bellezza dei protagonisti delle moto è sempre stata questa. Tutti i protagonisti sembrano persone di casa. Gente che conosci, gente che vivi tutti i giorni e con cui condividi qualcosa. Simoncelli era questo per tutti noi 2000guys. Il classico "lupo da interviste" che decantava Marco Masini in una sua famosissima canzone ("Vaffanculo" per chi si volesse fare una cultura). Un ragazzo che avresti potuto beccare al bar e con cui avresti potuto fare serata a Marina o con cui avresti potuto bere due coca e rum insieme solo per fare due risate.
Per cui quando ho saputo della sua scomparsa ci sono stato davvero male. Dopo 900 Km per sostenere il Milan (sapete tutti della passione sfrenata che ho) ho avuto difficoltà a seguire la partita. Il Lecce dominava ma non me ne fregava niente. Il pensiero era rivolto costantemente a quel ragazzo della mia età che non c'era più. Come ho detto prima come lui ne muore uno ogni week-end. Quante volte il lunedi apriamo il giornale e leggiamo storie di motociclisti che si sono schiantati sulla Montanara? Troppe. La differenza tra loro e il Sic è che loro non erano famosi. Loro o li conoscevi o non li conoscevi. Simoncelli invece era il fratello di tutti. Il dolore per le famiglie che perdono un figlio, un nipote e un caro è lo stesso. Quindi, appena tornato da Lecce, mi sono buttato in internet. Ho letto tante frasi su facebook in questa lunga settimana. Gente che voleva ricordare il nostro amico romagnolo, gente che postava citazioni o foto. E purtroppo mi è toccato vedere i soliti protagonisti della domenica scrivere frasi del tipo "Mi dispiace per Sic però oggi in Turchia sono morte 1000 persone". Queste cose mi stanno dannatamente sul cazzo. Io dico, ma che cosa passa per la testa a sti qui? Vanno a fare la morale se qualcuno ricorda (a volte in maniera esagerata, e su questo posso essre d'accordo ma poi riga) a modo suo qualcuno che non c'è più? Tutto questo non mi va giù per diversi motivi. Primo su tutti il fatto che questi, scusate il termine, cagacazzo rompono i maroni su fatti che non centrano un beneamato cazzo con quello che la gente scrive. Secondo perchè le uscite che questi soggetti hanno sono spesso per fare la figura degli intelligentoni. Io, chiedo scusa nuovamente, ma mi incazzo proprio quando leggo simili stronzate. E' logico che per coerenza tutti dovrebbero ricordare tutti i giorni le persone che non ci sono più. E' vero stiamo parlando di un "Vip". Però il rispetto per chi non c'è è sempre stato lo stesso. Per cui chi vuole sfogare il suo stato d'animo su un certo fatto di cronaca lo deve fare liberamente e non deve avere sul collo il fiato di questi stracacazzo.
Cosa posso dire di più? Simoncelli era un ragazzo che tutti noi del bar apprezzavamo. Dopo la motogp ci trovavamo e dicevamo: "oh hai visto quel matto di Simoncelli che atto ha fatto? E poi che intervista ha fatto? Oh, uno che dice parolacce in diretta che idolo è?". E adesso purtroppo non ci sarà più.
Ma chi ha vissuto per viverlo se lo ricorderà sempre. Il ragazzo con i riccioloni continuerà a correre lassù se esiste un circuito. Non so se vincerà. Qui però tifiamo tutti per lui.
Addio Marco.

mercoledì 19 ottobre 2011

Esordio vincente!

Per il terzo anno di seguito ci siamo. Dopo le esperienze sotto il nome di Bar Luisa e di Baraonda, quest'anno ci chiamiamo Bar Maxim Hsl.
Ovviamente ringraziamo ancora una volta tutti e tre questi locali che ci hanno dato e ci danno tuttora la possibilità di iscriverci al campionato. Mister Battilega quest'anno può contare su gran parte della vecchia guardia: Sarti, Sabatini, Pirazzini e De Luca su tutti. Qualche problema l'avranno Salvatori, Cavallo e Mazzanti che per diversi motivi non parteciperanno regolarmente a tutte le partite come negli scorsi anni. Però può usufruire di un impegno maggiore da parte di "Paqua" e "Titti", leoni che anche nella scorsa stagione hanno indossato la divisa degli Hsl. Tra gli arrivi il presidente Luca Mazzanti ha regalato ai tifosi niente meno che Matteo Mazzetti e il portiere Mirco Liverani che insieme a Lorenzo Mirri e a un ritrovato Davide Carusio (dopo l'esperienza in prestito alla Rossoblù) completeranno la rosa dei numeri uno (Cavallo e Morovingi verrano impiegati all'occorrenza).

La prima sfida della nuova stagione ci vede contrapposti alla New Team. L'esordio è di quelli tosti visto che la squadra della Bocciofila è stata campione due anni fa e vanta tra le sue fila giocatori di grande esperienza (molti hanno militato in D e C2). Tuttavia la partita inizia in favore del Bar Maxim che come al solito preferisce aspettare i propri avversari e ripartire in contropiede. Ma quando anche l'altra squadra in campo usa la stessa tattica la partita non può che diventare un pò noiosa. L'inziio è molto lento e si nota già un certo nervosismo, soprattutto in un elemento della squadra di casa che a palla lontana delizia gli avversari con calci e sgomitate che contribuiscono a intesire la sfida. Tuttavia in questo strano clima sono gli ospiti a passare in vantaggio all''8 di gioco sfruttando una ripartenza in 3 contro 2. I padroni di casa reagiscono e schiacciano gli Hsl che si difendono come possono. Tra i protagonisti assoluti Liverani e i legni della sua porta. La New Team trova negli ultimi minuti del primo tempo il pareggio e il vantaggio sfruttando prima un'ingenuità difensiva degli arancioni (arancioni ancora per poco....) e una punizione battuta verso la porta di "Live" che si vede costretto a non intervenire visto che viene placcato da un giocatore in maglia bianca. L'arbitro non vede l'evidentissimo fallo e assegna la rete, mandando le squadre negli spogliatoi. La ripresa si apre ancora in favore della New Team. Il gol del 3-1 sembra tagliare le gambe alla Battilega Band che non riesce a rientrare in partita. Tant'è che subito dopo la rete del 3-1 De Luca risponde con una manata ad una scorrettezza di un giocatore avversario. Il 23 viene graziato con un cartellino giallo che, a detta di tutti, doveva essere rosso. Il nervosismo è alto già da un pezzo e continuano colpi proibiti sia da una parte e dall'altra. Il Bar Maxim a 8 minuti dal triplice fischio si svegliano e trovano, grazie a una pressione a tutto campo eseguita in modo impeccabile, la via del pari in un minuto. L'1-2 è di quelli che fanno male. La New Team, stordita, cerca di riprendersi il vantaggio e si sbilancia in avanti. Ma a un minuto dalla fine Mazzetti, Sarti e Impagnatiello confezionano il gol del 3-4 a cui i giocatori della Bocciofila non hanno più tempo ed energie per rispondere.

Considerazioni personali.
Bene soprattutto nel secondo tempo in pressione. Miglioramenti in fase di costruzione di gioco, qualche pecca di troppo in fase difensiva.
Per quel che riguarda l'avversario bisogna ammettere che è sempre bello giocare contro giocatori cosi "rognosi" (in senso positivo). Certo alcune volte certi elementi sia da parte nostra che da parte loro hanno platealmente esagerato con colpi scorretti, però per quel che mi riguarda è sempre un divertimento confrontarsi contro rivali forti e determinati a portarsi a casa il risultato in qualsiasi modo. Per cui complimenti alla New Team.
Detto questo, avanti cosi.
Prossimo appuntamento a Casale alle 20.30 lunedi prossimo!

martedì 18 ottobre 2011

New Team- Bar Maxim Hsl vista da "Micio" Melandri

Domani scrivo la cronaca dal mio punto di vista, oggi vi offro l'antipasto.


Tratto da: 5iomla.blogspot.com (grazie Mirko)

3-4
NEW TEAM: Ferri, Raspadori, Marcorello, Martignani, Cristofori, Aurucci.
BAR MAXIM HSL: Liverani, Pirazzini, Mazzetti, Impagnatiello, Mazzanti, Sarti, Sabatini, De Luca. All. Battilega.
Arbitro: Baldazzi di Castel San Pietro.
Reti: 8' pt Sarti, 23' pt Cristofori, 27' st Aurucci, 3' st Aurucci, 19' st Sarti, 19'30'' Sarti, 24' st Impagnatiello.
Note: ammoniti Aurucci, Martignani e De Luca.
IMOLA (Asbid Bocciofila) - Partita brutta ma accesa. Il Bar Maxim passa in vantaggio, all'8', con Davide Sarti che scaraventa il pallone sotto il sette alla sinistra del portiere locale Felice Ferri. Ma la New Team carbura piano piano e, al 23', pareggia i conti con Nicola Cristofori. Nei minuti di recupero i padroni di casa ribaltano il risultato grazie a una punizione calciata da Marco Aurucci. Inspiegabilmente il portiere dei "baristi" non interviene a causa di una trattenuta da parte di un avversario. Nella ripresa, dopo tre minuti, ancora "Auro", di prepotenza, allarga il compasso per la New Team e poi Massimo Martignani legittima il vantaggio colpendo un legno. Dopo poco avviene l'episodio che condiziona la partita. Rosario De Luca reagisce mettendo le mani in faccia a un avversario ma l'arbitro Baldazzi estrae solo il giallo graziando il giocatore in "arancione". Da lì è un monologo degli ospiti, trascinati da "Dave" Sarti, che prima realizza la doppietta che serve a pareggiare e poi offre l'assist a Pasquale "Paqua" Impagnatiello che realizza la rete del decisivo vantaggio ospite.

mercoledì 20 luglio 2011

Condoglianze

Un abbraccio caloroso all'amico Mirko Melandri per la sua perdita.
Tutti i ragazzi del Bar Maxim porgono a lui e ai suoi famigliari le più sentite condoglianze.
Non mollare Mirkone.

lunedì 23 maggio 2011

Ciao Andrea


Scusate questa parentesi personale sul nostro blog, ma qualcosa dovevo scrivere. Non potevo fermarmi a guardare senza dedicare qualche parola ad un ragazzo che ha fatto la storia del Milan, dell'Italia e del calcio. Quindi se vi interessa leggere qualche ricordo che ho di Andrea Pirlo continuate a scorrere questa pagina. Altrimenti arrivederci al prossimo aggiornamento.

Affacciarsi nel calcio che conta non dev'essere facile. Farlo quando hai solo 16 anni e 2 giorni può essere ancora più complicato. I rischi di "bruciarsi" sono tanti. Quelli che possono riuscire ad andare avanti sono pochi. Occore personalità, volontà e soprattutto tanto ma tanto ma tanto talento. Andrea Pirlo a quell'età era già più di questo. Giocava per il Brescia a quei tempi. E di lì cominciò la sua avventura fantastica. Dopo gli anni di Brescia il trasferimento nella Milano triste. Annate deludenti. L'ambiente è quello che è, gli allenatori sono quelli che sono. Tardelli gli promette partite e maglia da titolare. Ma poi il giovane Andrea da Brescia si ritrova a guardare i suoi compagni collezzionare figuraccie in tutta Italia. Di mezzo una stagione alla Reggina in cui dimostra tutto il suo valore e soprattutto la vittoria di un Europeo Under 21 a fianco di gente come Ambrosini, Gattuso, Cristiano Zanetti e Nicola Ventola (per la serie "trova le differenze"). L'Inter decide di girarlo in prestito alla sua prima squadra dove ha l'opportunità di imparare da un certo Roberto Baggio alcuni segreti del mestiere. Ma per la dirigenza di quelli la, Pirlo non è un giocatore valido. "Tiriamo un bel pacco al Milan" devono aver pensato Moratti e soci nell'estate del 2001, quando firmano il passaggio del talento bresciano alla Milano conosciuta nel mondo. Dopo un anno vissuto alle spalle di un certo Rui Costa e di gente come Demetrio Albertini, il mister Carlo Ancelotti si accorge che Andrea può essere utilizzato in un ruolo diverso da quello di trequartista. Cosi, in un trofeo Berlusconi dell'estate 2002, "Trilly" esordisce nella sua nuova posizione davanti alla difesa. La svolta della sua carriera è senza dubbio questa. Quella sera nasce un fenomeno. Nessuno in Europa ha il talento di Pirlo per smistare palloni, amministrare la fase offensiva della squadra e smarcare con un lancio i compagni. E iniziano le vittorie. A Manchester la sua prima gioia. Una coppa campioni alzata in faccia a chi non ha creduto in lui e poi alla Juventus. Uno scudetto l'anno successivo e un miglioramento costante e impressionante. Il Milan gioca a memoria e Andrea è al centro della squadra. Tutti i palloni passano da lui. Gli avversari provano a pressarlo e a fermarlo. Ma non c'è niente da fare. L'anno di Istanbul vive una stagione esaltante, ricca di assist e giocate inimmaginabili. Peccato per come sia andata a finire. "Ci sto male ancora adesso" dice Andrea quando ripensa a quel 3-3 del 2005. La forza dei campioni però è quella di sapersi rialzare. Nel 2006 lui si prende una rivincita personale. Facendo cosa? Vincendo solo un mondiale con la nazionale. Viene anche eletto miglior giocatore contro il Ghana, la Germania in semifinale e con la Francia in finale. Il terzo della competizione alle spalle di Cannavaro e Zidane. Per lui non è ancora abbastanza. Il Milan viene coinvolto in Calciopoli e si vede costretto a dover giocare i preliminari di Champions e richiamare alcuni giocatori dalle vacanze per prepararsi al meglio. Pirlo ovviamente c'è. Torna, gioca, segna e si porta a casa la seconda coppa dei campioni della sua carriera. Il suo momento migliore lo raggiunge a dicembre con la conquista del Mondiale per Club. Chiude la sua avventura al Milan vincendo uno scudetto. Prima vive stagioni buie nelle quali però tira sempre avanti la carretta rossonera e tutti i tifosi gliene saranno sempre grati.

Nei miei sei anni di abbonamento ho avuto la fortuna di vedere Andrea giocare tantissime volte. Ho tanti troppi ricordi di sue giocate. Ho visto Sheva e Kakà andarsene, Maldini e Costacurta smettere. Per questo nella mia carriera da tifoso ho imparato che conta solo la maglia e relativamente poco chi la indossa. Per loro non ho avuto parole, ma, lo ammetto, qualche lacrima. Questa volta ho deciso di scrivere in veste di eterno innamorato di questo sport. Pirlo, per come la vedo io, rappresenta il bel calcio. Eleganza allo stato puro, lampi di classe e altruismo. Se ho visto il mio Milan vincere cosi tanto in questi anni lo devo anche a lui. Ovunque lui vada a giocare Juve o non Juve, Inter o Roma non mi importa. Gli sarò sempre riconoscente.
GRAZIE DI TUTTO ANDREA.

mercoledì 27 aprile 2011

Una Pasquetta così, non s'era mai vista......

Bè io vi devo ringraziare.
Per tutto quello che avete fatto per me (come sempre). Ma soprattutto per aver partecipato di nuovo all'ormai tradizionale pranzo di Pasquetta in quel di Coniale. A proposito, il prossimo anno cambieremo destinazione. Il primo anno avevamo trovato la bazza, il secondo un pò meno, il terzo ancora meno di meno. Quindi credo che sia giunta l'ora di ringraziare il ristornate a cui abbiamo lasciato 775 euro anche l'altro giorno e andare avanti cercando nuove mete.
La giornata tanto non ce la negherà mai nessuno. Possono metterci insieme ai comuni mortali e non in terrazza come avevamo chiesto, possono farci mangiare pochi affettati, possono rubarci le tagliatelle sotto il naso, ma nessuno potrà mai privarci della nostra LIBERTA'!!!!!!

A parte le cazzate scrivo questo post anche per dedicare due righe a due persone speciali. Ieri (26/4) ha spento le sue prime 20 candeline il nostro amico Andrea "Fra" Franceschelli. Ormai l'amicizia con questo soggetto dura da diversi anni. Se penso a che patatino eri la prima volta che sei venuto al bar mi viene da piangere. Ti eri preso tutte le antipatie di noi grandi (insieme ai tuoi amichetti dei piccoli, i vari Ferro, Landone, Landino, Borini, Morini ecc...) perchè ci avevate rubato il nostro ping- pong al bar. E a quei tempi eri anche un bacchettino innocente di appena quindici anni. Poi col tempo abbiamo imparato a conoscerci e siamo arrivati a questo punto, in cui siamo tutti legati da una grandissima amicizia che continua ad andare avanti. Per cui il minimo che possa fare è dedicarti due righe in cui ti prendo un pò per il culo e ti ricordo a nome di tutti che ti vogliamo bene piccolo Fra.
Invece oggi (27/4) compie gli anni Luvanona! Per lei sono arrivati i 22. La ragazzuola di Toscanella è considerata come una "new entry" del gruppo. In realtà ormai sono già due annetti che ti vediamo sgozzovigliare tra le mura dei nostri bar (2000 e Maxim). In questo periodo hai fatto tante cose per noi, che adesso non mi vengono in mente, però sono sicuro che tu le abbia fatte. E come direbbe Paqua "Tu non eri nessuno, ti abbiamo raccolto per la strada e ti abbiamo fatto diventare quella che sei". Oddio, forse Paqua avrebbe usato parole un pò meno romantiche, però mi piace pensare che quando lui ti riserva questi complimenti in realtà intenda dire che siamo contenti che tu sia parte di questo meraviglioso gruppo. E ovviamente anche a te auguriamo un felicissimo compleanno e ti ricordiamo che ti vogliamo bene.

Ancora auguri ragazzi e ancora grazie per le emozioni che mi avete regalato lunedì.

venerdì 22 aprile 2011

Baraonda: la fine di una grande stagione


Onestamente meglio di cosi il Baraonda non poteva proprio fare. In questo secondo anno di Aics, la Battilega Band è riuscita nell'impresa di salvarsi nuovamente e addirittura si è concessa il lusso di portarsi a casa la Coppa Andrea Costa. Risultato impronosticabile ad inizio stagione. Un bilancio in positivo quindi.

Dopo aver vinto la sfida salvezza all'ultimo respiro contro il Dlf, gli orange sono approdati ai quarti di finale "scudetto". Qui, se la sono dovuti vedere subito contro il Cs Campanella. Si sapeva che sarebbe stata una partita quasi impossibile da vincere. Ma nello sport, si sa, impossible is nothing. Per cui gli Hsl sono scesi in campo con la convinzione di poter riuscire nell'impresa.
E infatti per un tempo gli arancioni reggono bene il confronto contro i molto più esperti (e forti) giocatori dell'Imolese. Ferrini e poi Armaroli portano sul 2-0 i ragazzi del bar Maxim. Ma a due minuti dall'intervallo una doppietta di Vignoli infrange i sogni di gloria del Baraonda. Nel secondo tempo obiettivamente non c'è storia. I rossoblù sono nettamente più forti e schiacciano Cavallo e compagni nella loro metà campo. Cosi, i ragazzi del Campanella segnano altre 4 volte e chiudono ogni discorso qualificazione.

Quello che non è andato sinceramente non lo saprei dire. Nel senso che quando si gioca contro avversari di questo calibro (per me i più forti del torneo assieme al pescatore) non c'è molto da dire se poi perdi. Dispiace perchè con un pizzico di cattiveria e attenzione in più si sarebbe potuto chiudere in vantaggio il primo tempo. E, a proposito della prima frazione, dobbiamo farci i complimenti da soli per la concentrazione che abbiamo messo per i primi 22 minuti di gioco. Peccato veramente per come siano andate poi le cose. Però, ripeto, quando di fronte ti trovi giocatori esperti che giocano insieme da una vita e, ammettiamolo, anche più forti... non c'è molto da fare. Bisogna solo strignergli la mano a fine partita e fare i complimenti a tutto (come è stato fatto).

Piccola nota off topic.
Qualcuno in questi in giorni (tre persone) mi hanno fermato e mi hanno chiesto "Allora sei contento che il Sen Spirit sia in serie B?". Forse non mi sono spiegato bene quando ho scritto quel famoso post che tutto il mondo ha letto!
A me di Sen Spirit non me ne può fregare di meno. Se giocano in A, B, C, D o in terza categoria è l'ultimo dei miei problemi. Io non ce l'ho con loro e non mi interessa quello che fanno. Non vivo la mia vita a gufare le squadre dell'Aics sinceramente. Avrei dormito lo stesso se fossero stati in serie A e se noi fossimo retrocessi. Anzi, mi dispiace che Sen Spirit sia retrocessa perchè giocare contro di loro è sempre bello visto che hanno giocatori forti. Quello di cui mi lamentavo io (e mi lamento ancora) è il modo in cui sia stato rigirato il regolamento della stagione. Non è possibile che a fine anno si sappia della regola dei play out. Ok, nella famosa riunione di inizio anno era stato detto. Ma se nessuno del Baraonda può andare alla riunione perchè fatta di giovedi sera (quando tutti noi ci alleniamo e alcuni lavorano), a cosa facciamo testo secondo voi? Al regolamento che viene inviato via mail, ovviamente. Tra l'altro oltre che ad ottobre, ho ricevuto copia del regolamento anche a gennaio. Questo era quello di cui mi lamentavo, visto che in questo benedetto documento non c'è scritto da nessuna parte la storia dei play out. E ad avere dei vantaggi da questa integrazione erano Sen Spirit e Dlf. I primi, in questi due anni di Aics, hanno avuto qualche episodio favorevole dal punto di vista regolamentare/ disciplinare e allora ci sono andati di mezzo (mi riferisco alla squalifica revocata a Vivoli dello scorso anno, giusto per fare un esempio veloce). Ma lungi da me aver dei problemi con quei ragazzi. Si, c'è stata la storia della azzuffata, ma onestamente... in quanti campionati o campi da calcetto succedono purtroppo queste cose???? Sono cose che capitano. Purtroppo è la realtà, siamo stati stupidi sia noi che loro ad alzare i toni di una stupida partita di calcetto.
Spero di essere stato chiaro e di non sentirmi più chiedere se sono contento che il Sen Spirit sia in B. Perchè è proprio l'ultimo dei miei problemi. Anzi, non è neanche un mio problema. Me ne frego proprio.

Ad ogni modo, ormai è andata. Il prossimo anno credo che saremo tutti più sereni da questo punto di vista e incomprensioni del genere saranno evitate.

Detto questo, ancora grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla causa baraonda. Siamo stati grandissimi quest'anno. Peccato per aver perso con cosi tanto distacco da Campanella (6-2), ma obiettivamente più di cosi non so cosa avremmo potuto fare. Bravi a tutti, come al solito è un onore giocare con voi!

mercoledì 13 aprile 2011

Vittoria salva morale

Se il Baraonda avesse giocato con la stessa concentrazione tutto il girone di ritorno, avrebbe senza dubbio ottenuto un piazzamento migliore del quinto posto. Perchè ieri sera alla Bocciofila contro la New Team gli orange hanno dato vita alla miglior prestazione degli ultimi due mesi, vincendo per 2-3 una partita molto combattuta. Passati in svantaggio per il gol dei padroni di casa, Cornazzani pareggia il conto al termine di un contropiede ben gestito da Sabatini. Prima della fine del tempo è ancora il numero 3 a rendersi pericoloso deviando sul palo interno un tiro da lontano di Salvatori. La ripresa si apre con il botta e risposta tra le due squadre che si portano sul risultato di 2-2. Ma a questo punto è ancora Cornazzani a fare la differenza deviando (involontariamente) un tiro innocuo di Sabatini che finisce prima sul palo, poi varca completamente la linea di porta prima di finire la sua corsa contro l'altro palo. Molto bravo in questa occasione l'arbitro Bartoli a vedere il gol fantasma che permette al Baraonda di riportarsi in vantaggio per 3-2. Mancano circa dodici minuti alla fine e la New Team comincia a premere sull'accelleratore ma viene ben fermata dalla retroguardia arancione comandata da Marco Morovingi tra i pali. Gli ospiti con azioni di rimessa sfiorano il gol del 4-2 ma il palo e qualche salvataggio all'ultimo momento dei padroni di casa negono la gioia agli uomini di Battilega (assente perchè squalificato fino a fine campionato). Il fischio finale arriva dopo gli ultimi assalti dei giocatori della bocciofila che però non vengono premiati dal gol del pareggio.
Questa vittoria è utile soprattutto psicologicamente per il Baraonda che ai play out affronterà il Dlf squadra che nei due precedenti di quest'anno è stata batutta all'andata ma non al ritorno, per effetto del pareggio 4-4 della seconda giornata. Un avversario insidioso visto che potrebbe schierare giocatori tesserati in tempi non sospetti di alto spessore tecnico. Ad ogni modo il Baraonda si prepara a giocarsi lo spareggio per rimanere in Serie A. Quindi venerdì alle 21 alla Tozzona la squadra avrà bisogno di tutti i suoi tifosi per spronare i ragazzi ad accedere ai "play- off scudetto".
Detto questo, carichi per la sfida di venerdì.
Forza Baraonda!

lunedì 4 aprile 2011

Spiegazioni

Siccome leggono o hanno letto in tanti questo blog (sono più di quelli che io possa immaginare evidentemente), tengo a precisare alcune cose.
Chi mi conosce sa che tipo di persona sono. Sa che sono un testardo, sa che sono uno che difficilmente si tira indietro anche nelle situazione più complicate e sa che ho un orgoglio gigantesco.
Bè, mi dispiace. Ma la scorsa settimana ho tradito quello che sono. Non è che io abbia fatto chissà cosa, fondamentalmente non ho fatto niente di che. Però questa storia proprio non mi va giù e siccome io mi ritengo una persona coerente (chi mi conosce lo sa, puntata numero due), devo ai pochi (o tanti?) lettori di bar2000guys qualche spiegazione.
Sicuramente qualcuno avrà notato che un post (scritto da me) è stato leggermente modificato rispetto a come era stato pubblicato originalmente. Ebbene si, lo ammetto. E' vero. Anche io, nonostante il mio orgoglio e la mia testardaggine, sono sceso a patti per raggiungere un compromesso (tuttavia io parlerei di RICATTO più che di compromesso). Sono stato ricattato e ho accettato. Moralmente mi sono sentito una merda a cancellare alcune parti del mio post. Però questo è quello che è successo. Mi pento e mi "dolgo" del mio peccato (per rimanere in ambito religioso). Per cui ho deciso di far venire fuori una parte della realtà di quello che è successo. In altri termini, per rendervela più semplice, vi spiego: ho subito un ricatto e IO ho accettato di buon grado di farmi ricattare. Per questo motivo mi faccio schifo da solo. Sono sceso a patti con persone che non meriterebbero neanche un minimo di considerazione (e se volete un aggettivo più preciso per questi individui a cui mi riferisco, vi chiedo la gentilezza di chiedermelo in privato, altrimenti conoscendoli sono capaci di parlare di denunce o cazzate del genere). Di questo io mi vergogno. Non è proprio nel mio stile, lo so. Se l'ho fatto, è stato per proteggere me da una "minaccia" abbastanza ridicola. Tant'è, il peccato è stato commesso. Quindi, senza troppe paranoie ammetto le mie colpe.
Chiedo scusa a tutti quelli che leggono le minchiate che scrivo di tanto in tanto su queste pagine. Nonostante gli argomenti trattati nel blog siano di relativa serietà, mi sento di non essere stato coerente con me, con quello che sono io come persona e soprattutto con quello che rappresenta bar2000guys. Per cui, chiedo ancora scusa.
Ma non a certe persone. E da questo punto di vista state tranquilli. Li ho assecondati una volta, non lo farò MAI una seconda.

mercoledì 30 marzo 2011

Pranzo Pasquetta

Questa notizia flash solo per comunicarvi che il 25/4/11 si terrà l'ormai tradizionale pranzo di pasquetta.
Si accettano proposte sulla location, anche se probabilmente rimarrà quella classica dell'Osteria della Faina. Solito menù, solita spesa che si aggirerà attorno ai 25/30 euro.
Per chi vuole partecipare comincio a prendere adesioni già da oggi.

sabato 26 marzo 2011

"Quelli del Baronda sono teste di cazzo"

Penso che non ci sia titolo migliore di questo.

Non parlo della partita, tanto ci sarebbe poco da dire. Sen Spirit è una squadra che merita di andare in serie B (ma per regolamento cambiato CASUALMENTE a due giornate dalla fine non lo farà probabilmente), il Baraonda invece come al solito si distingue per il cuore. Ma tatticamente e tecnicamente in questo girone di ritorno se non ha vinto una partita significa che tutto sommato non è quello squadrone visto alla Coppa Andrea Costa.
Per cui mi limito a riportare i fatti come sono andati.

Partita nervosa. Cominciata con tensione per via dell'"Integrazione di regolamento" di questa settimana che ha stabilito la disputa dei play out per le ultime quattro squadre del girone. Il problema è che a inizio anno e succcessivamente il 26 gennaio, sono state mandate mail con il regolamento del campionato a tutte le squadre. Chi è in possesso di questo documento, legga attentamente l'art. 6. Per farla breve dice chiaramente: "Le prime 6 squadre fanno i play off scudetto, le ultime due scendono di categoria". Non potete immaginare la delusione dei ragazzi del Baraonda quando nella settimana della partita decisiva per la salvezza (bastava un punto per la certezza matematica) proprio con Sen Spirit (insieme al Dlf destinato a retrocedere) si sono visti cambiare il regolamento in faccia senza poter fare niente. Per cui, logicamente, gli arancioni sono scesi in campo un pò nervosi. Ma per i primi cinque minuti tutto nella norma. La svolta è arrivata dal solito Vivoli (giocatore Sen Spirit) che appunto ha sferrato un colpo proibito a palla lontana a Mazzanti. Poi è proseguita con qualche scintilla. Come ad esempio il duello Sarti- Rinaldi, ma niente di che fondamentalmente. Qualche fallo, nessuno per fare male, ma tutto nella norma. Il problema che ha scatenato il pata track sono state due frasi fuori luogo di due giocatori in particolare. Indovinate chi? L'immancabile Vivoli: "Ci vediamo a fine partita 11". E la provocazione e le prese per il culo sul punteggio di 3-4 per Sen Spirit del loro numero 8 (non so il nome e francamente non mi interessa saperlo) che è abituato a parlare, parlare, parlare, parlare, parlare e provocare durante la partita. Piccola parentesi. Se andate a leggervi un post di circa un annetto fa, scritto da me (per chi non lo sapesse mi chiamo Davide Sarti e sono il capitano del Baraonda), vi accorgerete che parlo di un soggetto poco simpatico che prende per il culo il sottoscritto perchè è sotto per 6-1 a fine primo tempo. Ebbene il soggetto poco simpatico menzionato è proprio il numero 8 che in quell'occasione perse 9-8 subendo una rimonta storica dopo essere stato in vantaggio di cinque, dico cinque, reti a fine primo tempo. Noi in quell'occasione facemmo i signori e ignorammo le sue provocazioni sbattendogli in faccia una carrettata di gol. Bene, quando si dice "sbagliando si impara" c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. Lui, ovviamente, è l'eccezione. Perchè in vantaggio per 4-3 a due minuti dalla fine irride gli avversari. Però, il suo Dio di cui è testimone in quanto giocatore Sen Spirit, glielo mette nel culo per l'ennesima volta con un tiro di Salvatori allo scadere che si insacca nell'angolino. OPS. E questo ragazzo che fa? Appena l'arbitro fischia la fine si fionda da lui e si lamenta "piangendo" errori arbitrali. E vabbè, anche stavolta lo ignoriamo. Ma vi ricordate della promessa di Vivoli "ci vediamo a fine partita 11"? Ebbene i due si vedono, ma non succede niente. Tutto nasce da una manata rifilata da un giocatore arancioneverde (o di che colore è la maglia di quelli la)a uno dei nostri. In quel momento indovinate chi si mette in mezzo? Ma lui ovviamente, il numero 8!!! E così quando colpisce con un'altra manata il nostro giocatore succede una Baraonda generale. A pagarne le conseguenze sono i due provocatori che hanno alzato i toni e le mani per primi.

Ovviamente in tribuna c'erano le due massime cariche Aics responsabili del calcio a cinque imolese. Hanno visto quello che è successo. Sanno come sono andate le cose. Aspettiamo le sentenze.
Sta di fatto che, sentendo un pò di giocatori delle altre squadre, salta sempre fuori un discorso. E cioè che Sen Spirit è vista un pò come era vista la Juve quando rubava gli scudetti. Ma io mi chiedo perchè? Forse perchè provocano gli avversari? Forse perchè li prendono in giro se stanno vincendo? Forse perchè a due giornate dalla fine viene cambiato il regolamento e guarda a caso a giovarne di questa situazione sono loro? Mah, chissà. Sono tutte domande che io e altri giocatori ci poniamo. Eppure non troviamo le risposte.

Comunque con questo discorso non voglio assolutamente negare che noi giocatori del Baraonda abbiamo reagito eccessivamente alla manata che ha fatto scaturire tutta quella azzuffata. Non metto in dubbio che potevamo fare i superiori alle loro provocazioni e MANATE anche per stavolta.

Ma non tutti sono santi come loro.

A un certo punto dopo provocazioni e manate anche noi ci alteriamo.
Come ho già fatto personalmente, chiedo pubblicamente scusa per aver detto al giocatore Rinaldi "sei un pezzo di merda". Mi potevo risparmiare la frase effettivamente. Ma dopo esser stato sgomitato e spintonato a palla lontana era il minimo che gli potessi dire. Ovviamente con queste righe non nego neanche che le nostre risposte alle LORO (classiche) provocazioni sono avvenute con i toni di chi non vuole essere preso per il culo. Noi non siamo angioletti. Ma la verità che nessuno mai ha le palle e la decenza di ammettere, è che loro tanto santi non sono se tutte le altre squadre del campionato sentono particolarmente la sfida con loro. O sono talmente forti da provocare invidie agli altri, oppure sotto sotto qualcosa ci deve essere che bolle in pentola!
Questo è quello che è successo.
Avanti verso i play out, forza Baraonda!

mercoledì 23 febbraio 2011

Il bilancio: due punti in due partite.

Il Baraonda Cafè Hsl non va oltre i due punti in due partite.
Facciamo un piccolo bilancio di questi punticini entrati in saccoccia.

Partita contro il Da Vinci. Bene. Bella prestazione contro quella che era la squadra prima in classifica e contro cui è sempre difficile giocare. Come al solito dobbiamo subire il gol prima di svegliarci e cominciare a giocare da squadra. Dopo lo 0-1 siamo stati bravi a ribaltare il parziale e a concedere poco agli avversari. Peccato che ogni volta che concediamo qualcosa veniamo sempre puniti. I soliti errori sia in fase difensiva che in quella offensiva ci hanno portato sul 2-3 per loro. Poi nel finale, come al solito, abbiamo riribaltato la situazione. E onestamente a quel punto la partita dobbiamo portarla a casa. Dobbiamo vincere quando siamo sopra a pochi minuti dalla fine. Sfortunatamente non è stato così, ma onestamente un punto contro una squadra forte come il Da Vinci ci deve andare bene, perchè fino a quel momento avevano fatto quasi tutti passo contro di loro.

Partita con il Dlf. Male. Molto male. Stesso discorso per il finale di partita contro il Da Vinci. Una volta in vantaggio, noi abbiamo il dovere di chiudere la partita e di non subire gol. Soprattutto contro avversari rispettabili, ma non di certo all'altezza del Da Vinci o nostra. Abbiamo fatto fare il primo punto della stagione al Dlf e onestamente non è una cosa che ci deve riempire d'orgoglio. Anzi. Secondo me ieri sera, come dicevo prima della partita, abbiamo pagato la nostra vanitosità. Pensavamo che fosse una passeggiata di salute la partita contro il dlf dopo che abbiamo pareggiato e sfiorato l'impresa contro Marchi e soci. Non abbiamo avuto la solita grinta e la solita cattiveria che mettiamo in campo. Pensavamo di poterla portare a casa in qualunque momento e così non è stato. E poi ci siamo intesiti. A un certo punto Maz è stato ammonito per proteste e Fabio mentre Edo sistemava la barriera si è rivolto in malo modo a un compagno che stava dicendo a Maz di stare tranquillo. Tutto questo sul punteggio di 3-1 per noi. Inosmma, ieri passo indietro ragazzi. Bello grande anche. Potevamo festeggiare la salvezza, invece siamo ancora lì a lottare. Pazienza.
Contro Guelfo adesso bisogna tirare fuori le palle. Forza ragazzuoli!

martedì 8 febbraio 2011

Dal blog di Mirko Melandri

In attesa del prossimo intervento imperdibile sul blog, vi copio e incollo quello che è stato scritto nel blog di Mirko Melandri. L'autore è un ragazzo che ha seguito tutta la competizione. Buona lettura!



5-4 dts
BARAONDA CAFE': Cavallo, Pirazzini, Salvatori, Mazzanti, Sarti, Sabatini, Armaroli, Impagnatiello, Cornazzani.
REAL TAZZARI GL: Mambelli, Severi, Biele, El Bouzaidi, Banson, Martini, Jaafar, Cozzolino, Lebbara, Sarro, Sangiorgi.
Arbitri: Baldazzi e Mongelli.
Reti: 2 Sarti, 1 Pirazzini, 1 Mazzanti, 1 Sabatini per il Baraonda Cafè; 3 Biele, 1 Severi per il Real Tazzari Gl.
Note: ammoniti Banson, Mazzanti, Sarti.
IMOLA (Palestra Ravaglia) - Si rivela una gran bella partita, ricca di gol ed emozioni la finale di Coppa Andrea Costa tra il Baraonda Cafè, sceso in campo con la consueta maglia arancione e il Real Tazzari Gl in completa tenuta nera.
Il match si sblocca già dopo circa tre minuti e a favore del Tazzari grazie a Biele che riceve e batte in diagonale Salvatori inventato portiere per questo inizio di partita in attesa dell’arrivo del portiere numero 1 Cavallo. E’ Sarti però l’uomo in più del Baraonda in questo inizio, il quale colpisce prima una traversa poi trova la via del pari calciando alla grande una punizione(fallo di Banson). Resta il Tazzari la squadra con più possesso palla ma i ragazzi in maglia arancio si fanno vedere, come al solito, in contropiede e si rendono pericolosi colpendo altri due legni con Sarti e Salvatori. I loro avversari hanno all’ultimo del primo tempo la grande opportunità di concludere in vantaggio la prima frazione di gioco ma Jaafar sbaglia un calcio di rigore lasciando invariata la situazione. Entrambe le squadre partono cariche nel secondo tempo ma il Tazzari si rivela sempre una macchina letale sotto porta e riesce a portarsi sul più due (8’ e 9’) grazie ad altre due reti di Italo Biele, il primo gol è letteralmente inventato dallo stesso numero 7 che messo in difficoltà spalle alla porta, riesce a liberarsi della stretta marcatura di due difensori e solo contro il portiere lo trafigge senza pensarci due volte. Per la seconda rete invece riceve un bell’assist dalla sinistra e di prima intenzione insacca con un piattone preciso all’incrocio dei pali opposto. Il match subisce così una fase di stallo fino al 16’ in cui Sabatini riceve in velocità e batte Mambelli per il 3-2. Negli ultimi minuti sono presenti molteplici occasioni; il Tazzari cerca di chiudere il match con El Bouzaidi ma Cavallo si fa trovare più che pronto mentre per il Baraonda è da segnalare un occasione con Armaroli al 26’ che cicca la palla in scivolata a mezzo metro dal gol del pari. Al 28’ il Tazzari però con quasi la coppa in mano regala disgraziatamente un tiro libero agli avversari, esecuzione impeccabile di Fabio Pirazzini che mette il pallone all’incrocio e manda la gara ai supplementari. Il primo di questi inizia bene per gli arancio che trovano il sorpasso con Mazzanti ma vengono raggiunti da un tiro da fuori di Severi sul quale Cavallo poteva fare di più (unica pecca nella sua ottima prestazione). Siamo ancora sul pari quindi all’inizio del secondo tempo supplementare ma ci pensa il solito Sarti a trovare il definitivo 5-4 per i suoi con un gran tiro da fuori. Sarà lui stesso ad alzare il trofeo vinto così dal Baraonda Cafè.
Mattia Venturini
Nella foto in alto: il presidente dell'AICS, Andrea Pancaldi, premia il capitano del Baraonda Cafè Davide Sarti.
In basso: il Baraonda Cafè festante.

Baraonda nella storia!


Finalmente lo possiamo urlare a tutto il globo terrestre: CCCAAAAAMMMMPPPPIIIIOOOOONNNNIIIIIIII!!!!!

Domenica infatti è andata in scena l’attesissima finale della Coppa Andrea Costa, organizzata dall’Aics.
A contendersi il prestigioso trofeo, giunto alla seconda edizione, c’erano gli “illegali” della Tazzari e il Baraonda Cafè Hsl.
La vigilia di questa sfida è stata vissuta da molte dichiarazioni di diversi personaggi che ritenevano scontata la sconfitta dei leoni allenati da Cristopher Battilega, assente per influenza domenica sera. Al suo posto in panchina è andato quello che ormai è il suo vice allenatore, il Signor A.P. (l’unico e il vero, non me ne vogliano Alex Petroni, Andrea Poli, Armaroli Patrizio e Alexandre Pato). Così, in una settimana vissuta nel silenzio e nell’anonimato, gli orange sono scesi in campo per questa finale quasi al completo. Unici assenti De Luca e Mirri, rimpiazzati da Impagniatiello, Armaroli e Cavallo.
Si parte. Di fronte a una buona cornice di pubblico, di cui la maggioranza faceva parte della mitica tifoseria arancione, i pronostici vengono subito rispettati. Dopo circa cinque minuti Italo Biele porta in vantaggio i suoi. Un film già visto per il Baraonda. In questa Coppa non è mai passato in vantaggio per primo. Pochi giri di lancette e sfruttando una punizione Sarti trova il momentaneo pareggio. 1-1 e la partita diventa un inferno. A fine primo tempo sono 3 i legni colpiti dagli orange. Per il Tazzari invece c’è il grosso rimpianto di aver sbagliato un rigore e di non aver concretizzato un’azione che sembrava già risolta. Così nella ripresa il pubblico assiste a una partita che diventa meravigliosa. Continui ribaltamenti e occasioni da una parte e dall’altra. Biele realizza una splendida doppietta. Prima segna una rete grazie ad una percussione incredibile. Poi realizza un contropiede micidiale. 3-1 e mancano dieci minuti alla fine del tempo. Sembra finita, come al solito. Ma si sa. Quando c’è da lottare e tirare fuori il meglio, il Baraonda ha sempre qualcosa in più degli altri. Così la squadra cambia atteggiamento e inizia a pressare a tutto campo. Vengono colpiti altri due pali. E a otto dalla fine Sabatini accorcia le distanze con un diagonale lento ma preciso che si infila nell’angolo più basso della porta avversaria. Partita riaperta e Tazzari in visibile difficoltà. Gli illegali non sono più illegali. Anzi sembrano proprio ridimensionati. Il continuo fiato sul collo degli arancioni porta il Tazzari a due conseguenze: troppo nervosismo e quindi troppi falli. A due minuti dalla fine viene fischiato il sesto fallo. E’ un momento freddo, per uomini freddi. Quindi AP si porta sul dischetto del tiro libero. Con una fucilata trafigge l’estremo difensore e segna la rete del pareggio. Si va ai supplementari. In questi momenti di confusione massima gli orange possono contare soprattutto su un giocatore: Luca Mazzanti. E proprio lui, al terzo minuto sigla il gol del momentaneo vantaggio. Estasi Baraonda. Rimonta completata. Ma a una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un tiro innocuo di un difensore in maglia nera viene deviato e spiazza Cavallo. 4-4.
Il secondo tempo vede un grande nervosismo. Tra i giocatori si fa largo la paura di vincere e quella di perdere. Però con un sussulto improvviso il Baraonda legittima il suo predominio territoriale e con un tiro da fuori area si porta in vantaggio. 5-4. Gli ultimi due minuti di gioco sono i più lunghi della storia. Forse perché c’era molta tensione, forse perché gli arbitri fanno giocare molto più del dovuto. Sta di fatto che dopo un assedio che non porta neanche a una conclusione di Martini e compagni, arriva il triplice fischio.
Il Baraonda riesce nell’impresa di sconfiggere gli illegali ed entra nella storia della competizione.

Avversari. Piccola parentesi. A parte l’eccessivo nervosismo di alcuni uomini, non sono piaciuti per niente due cose. Primo: il pubblico. Sul 3-1 si è permesso di fare gli “olè” alle giocate degli uomini in maglia nera. Proprio poco gusto. Noi a fine partita invece ne abbiamo avuto parecchio di gusto. Ma quando dico parecchio intendo veramente veramente veramente parecchio. Secondo: su una squadra di dieci elementi solo in tre sono venuti a stringere la mano. Martini, Biele e Severi. I primi due sono vecchie conoscenze per chi giocava nei tornei dei centri giovanili. Ormai sono dieci anni che ci sfidiamo e diamo battaglia sul campo, ma il rispetto tra di noi non è mai mancato. Anzi, non smetterò mai di complimentarmi con loro per le loro doti tecniche e quelle umane. Proprio dei bravi ragazzi con cui è un onore giocare contro. Complimenti anche all’allenatore, veramente molto garbato e in gamba. Gli altri sono tutti scappati negli spogliatoi. Gesto molto brutto. Facile vincere con i tunnel e salutare gli avversari. Troppo dannatamente difficile perdere. Pazienza.

Arbitri. Qualche errore lo fanno e guai se non fosse così. Comunque disputano una buona gara anche loro, quindi si meritano i complimenti per la direzione di questa finale.

Baraonda Cafè Hsl…… di noi parlerò nel prossimo imperdibile post. Intanto vi dico solo una cosa.
GRAZIE A TUTTI.

I CAMPIONI ANDREA COSTA SIAMO NOOOOIIII!!!!!

mercoledì 2 febbraio 2011

La vendetta degli ex


Minuto 42. Calcio d'angolo per la Rossoblù Imolese. La palla viene giocata al centro dell'area e Bacci colpisce a botta sicura. Il tiro viene deviato da Dal Monte lasciato libero. La palla entra in rete. 0-1.
Sembra finita per il Baraonda. L'ennesima occasione sfumata. I fantasmi della partita contro la New Team dello scorso maggio cominciano a riaffacciarsi pericolosamente. Ma andiamo con ordine.

La semifniale di Coppa Andrea Costa ha riservato al destino un derby importantissimo. Quello tra Baraonda e Rossoblù Imolese. Le due compagini sono legate da una profonda amicizia sia sportiva che non. In settimana, complice la creazione di un evento su facebook, la tensione era salita alla stelle grazie a dichiarazioni e frecciate da parte dei giocatori di tutte e due le squadre.
Si comincia in un clima da vero derby, con folte rappresentanza di tifo sia dei rossoblù che degli arancioni. Pronti via e il Baraonda ha la prima occasione con Pirazzini che ruba un pallone a centro campo, ma se lo allunga quel tanto che basta da permettere l'uscita di Carusio che sventa la minaccia. Ma è un fuoco di paglia. Il primo tempo vede il predominio degli orange che si rendono più pericolosi degli avversari ma vengono fermati da belle parate del portiere partenopeo o da errori di mira. Si va al riposo sullo zero a zero, risultato impensabile alla vigilia. Nella ripresa la partita cambia. L'Imolese fa girare meglio la palla e sembra più convinta. Comincia a chiamare in causa il portiere Mirri (uno dei tanti ex della sfida) che però risponde sempre presente all'appello. Il risultato sembra congelato sullo 0-0. Ma a otto minuti dalla fine, con uno schema da calcio d'angolo la Rossoblù si porta in vantaggio. E come detto in precedenza, alcuni brutti ricordi cominciano a farsi strada nelle menti dei giocatori in maglia arancio. Invece succede l'impensabile. Grazie a un contropiede micidiale, Armaroli, proprio lui, sigla la rete del pareggio. Titti, che si ricorda di essere un ex, esulta con moderazione al momento del pareggio. Ma non è finita. Ancora Patrizio a due minuti dalla fine viene atteratto in area. Un fischio taglia l'area. E' rigore. Calcio di rigore. E non appena l'arbitro assegna la massima punizione una voce rimbomba in palestra: "Mister posso??!". Si tratta del portierone Mirri. Vuole battere lui. Mister Battilega gli da fiducia. Dal dischetto Lorenz non sbaglia. Il Baraonda passa in vantaggio. Ovviamente la Rossoblù non ci sta e cerca di rimediare al risultato inserendo il portiere di movimento. Prima la squadra di Chiacchio rischia di soccombere con un tiro dalla difesa avversaria. Poi sfiora il pareggio, ma uno straordinario Lorenzo Mirri dice ancora no al tentativo della sua ex squadra. Finisce la partita.

Il Baraonda è in finale. E domenica prossima alle 20 se la vedrà contro gli illegali del Tazzari. Ma niente è mai perduto. Come dice un vecchio spot "impossible is nothing". E dalla loro parte gli arancioni avranno un ottimo numero di tifosi. Quindi, forza ragazzi. E' l'ultimo sforzo. Tiriamo fuori il vecchio cuore Baraonda e cerchiamo l'impresa. Io ci credo.
Forza Baraonda!

domenica 30 gennaio 2011

Baraonda- Rossoblù... a volte ritornano


Questione di incroci.
Dodici mesi fa il Baraonda si chiamava Bar Luisa. Tra le sue fila vantava diversi tesserati, tra i quali Alex Petroni e Davide Carusio. Il primo ha cambiato squadra a metà di questa stagione, dopo aver totalizzato 5 reti in 22 presenze. Il secondo invece non ha mai esordito in gara ufficiale. Che sia stato un errore cederlo non si sa, ma sicuramente il suo apporto al nuovo team è di pregevole fattura. D'altro canto, quando c'è una partenza c'è anche un arrivo. La Rossoblù Imolese lo scorso anno si chiamava Imola Asd. E con un "colpo" di mercato molto discutibile si era appropriata del cartellino di Pasquale Impagniatiello, da sempre leader del gruppo "Luisonda". In più disponeva di Patrizio Armaroli, altro talento da anni legato alla società di Via Baruzzi. Insomma, nella sua rosa poteva contare su due ragazzi che sono sempre stati punto di riferimento calcistico e non di un gruppo di amici. Ovviamente per Titti il discorso è leggermente diverso che per Paqua. Il primo è famigliare di "Fox" Armaroli (la volpe del caclio mercato della zona) e di Marco Principe Guidi. Non avrebbe mai e poi mai voltato le spalle (giustamente) a due fratelli. Infine i nuovi rossoblù schieravano tra i pali (quando ne avevano l'occasione) Lorenzo Mirri, portiere fuoriclasse. Sembrava impossibile che le due società potessero scambiarsi dei giocatori. Invece quest'estate ne sono successe di tutti i colori.
Ad aprire il corteo di scambi di mercato è stata la decisione dell'Imolese di rifondare la squadra Aics. Così Paqua, Titti e Mirri si sono trovati a piedi. E ovviamente non hanno perso occasione per passare dalla parte del Baraonda. Nel frattempo, complice l'addio di Mirri, Fox Armaroli era riuscito ad ingaggiare Carusio (che richiedeva giustamente spazio per dimostrae il suo valore) e Marco Tosi, altro numero uno che non è mai stato tesserato per l'ex Bar Luisa, ma che è stato compagno di molte avventure. Poi a metà Agosto c'è stato il colpo di scena. Siccome Cavallo non era più certo della sua presenza, gli orange cercavano un portiere. E Mirri è stato acquisito dalla lista degli svincolati dopo una corte serrata della società di Mazzanti.
Sembrava tutto finito quando è iniziato il campionato. Ma una mail "melandrina" (misto tra malandrina e "di melandri", ndr sono un genio) ha riaperto il mercato. Alex Petroni ne ha approfittato e ha deciso di passare alla Rossoblù Imolese. E' stato un mercato forsennato. E ora le squadre sono completamente rinnovate.

E questa sera si affronteranno. La semfinale della Coppa Andrea Costa non è mai stata così sentita nella storia. Il risultato parziale e finale, sarà addirittura comunicato in diretta su Radio Bruno da Mirko Melandri all'interno della sua trasmissione sportiva del pomeriggio. Inoltre sarà la partita degli ex. E sarà, si spera, la partita dell'amicizia, nonostante siano nate schermaglie su facebook tra le due compagini. Una cosa è certa: al termine della sfida, tutte e due le pretendenti si recheranno in un noto ristorante della movida faentina per cenare in compagnia. Vada come vada quindi.
I rumors delle ultime ore dicono che la squadra allenata da Chiacchio schiererà qualche fuoriclasse proveniente dalla Serie D, mentre la Battilega Band potrebbe presentare una novità importante all'ultimo secondo.
Sarà un match combattutissimo. Vincerà chi avrà più rispetto dell'avversario e chi saprà colpirlo al momento giusto.

Per quel che riguarda gli orange, si può affermare che siano carichi. Stasera, come sempre, daranno il massimo e poi succederà quel che succederà. Io, che sono di parte, ricordo al Baraonda che nell'unico precedente ci siamo imposti per 4-3. Cerchiamo di ripetere quell'impresa. Stesso spirito, stesso cuore, stessa voglia di allora.
Forza Baraonda!

lunedì 24 gennaio 2011

E ora derby

E ora derby.
I quarti di finale della Coppa Andrea Costa hanno parlato molto chiaro. Le sentenze arrivate sono state inequivocabili. La squadra del Cs Campanella, una delle più forti nel panorama imolese, è stata eliminata dal Real Tazzari, squadra illegale per giocare un torneo amatoriale. Peccato per Vigno e compagni perchè si sono comportati molto bene e hanno perso a causa di una clamorosa "svista" aribitrale che ha assegnato agli avversari un libero inesistente. Tazzari se la vedrà contro la squadra del Da Vinci, già vincitrice lo scorso anno.

Arriviamo al Baraonda.
Ieri gli hsl sono scesi in campo contro la compagine del Nicole Cafè, squadra candidata alla promozione dalla serie B. Privi di De Luca e Cornazzani, la Battilega band si presenta al campo con Mirri tra i pali, Sabatini, Pirazzini, Sarti, Mazzanti, Impagnatiello, Salvatori e Armaroli rientrato dal grave infortunio. Pronti via e Dalmonte porta subito in vantaggio i suoi sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Come al solito i primi dieci minuti sono regalati agli avversari.
Ma inaspettatamente alla prima occasione bomber Mazzanti realizza un gol impensabile. Stacca di testa spalle alla porta, servito da un rilancio di piede di Mirri. Uno a uno. Ma il Baraonda non è visibilmente ancora in partita. E così, ancora Dalmonte trafigge ancora la porta arancione sfruttando una distrazione collettiva della difesa. Entra Armaroli e la partita cambia. Proprio Titti si inventa una percussione che lo vede steso a un passo dalla porta. Calcio di rigore. Dal dischetto va Sarti che calcia più forte che può. Pareggio. E il Baraonda a questo punto comincia ad essere padrone del campo. Salvatori è una bestia insuperabile, Impagnatiello è il leader difensivo, Mazzanti comincia a mettere giù tutte le palle alte. E da rimessa laterale arriva il vantaggio arancione. Sarti pesca l'angolino e fa 3-2. Si va al riposo su questo punteggio.
Nella ripresa la partita si fa incandescente. Un pò di nervosismo e qualche disattenzione rendono il match un vero e proprio spettacolo per i tifosi. Il Nicole trova il pareggio con un'azione roccambolesca. Sabatini esita troppo a rinviare un pallone davanti a Mirri e, quando lo fa, colpisce un avversario. Palla in rete. Serviva una svolta. Pirazzini rileva il numero 14, frastornato dall'errore commesso. Fabio gioca i cinque minuti più importanti della sua carriera. Prima si fa trovare sul secondo palo segnando il gol del 4-3. Poi subisce un fallo cattivo da parte di un avversario che rimedia l'espulsione. Ma purtroppo il Baraonda non sfrutta la superiorità numerica. A questo punto il numero 2 può riaccomodarsi in panchina, completamente esausto. Ma si sa, il calcetto è spietato. Il Nicole pareggia con un tiro dalla distanza che passa in mezzo a due giocatori in maglia arancione e battendo l'incolpevole Mirri. Manca poco alla fine. 4-4 e spettro dei rigori. Ma i leoni non mollano mai, si sa. Così Sarti pesca il jolly, facendo tunnel al portiere avversario quasi per disgrazia, visto che colpisce la palla cadendo per un fallo subito. 5-4. E qui la difesa fa la differenza. C'è tempo solo per un brivido regalato da Mirri che battezza fuori una palla che invece colpisce docilmente il palo. Triplice fischio e Hsl in semifinale.

La semifinale, appunto, si giocherà tra Hsl e Imolese rossoblù.
I ragazzi di Chiacchio hanno infatti eliminato ai calci di rigori il Sen Spirit (che continua inspiegabilmente a schierare Zaccarini che per regolamento NON può giocare). Sarà un piccolo derby. Per Sarti che gioca in serie D con loro. Per gli innumerevoli ex. Impagnatiello e Armaroli che vestono arancione, mentre nella scorsa stagione vestivano rossoblù. Per Petroni, Carusio che facevano parte del Bar Luisa. Per Tosi, che non è mai stato tesserato per gli hsl, ma che è stato compagno di tante avventure extra calcistiche al bar 2000. Inoltre si gioca contro amici come Armaroli Raffaele e Marco Principe Guidi. Insomma sarà un turbinio di emozioni e una partita affascinante da vedere e da giocare.
Chi vince, va in finale.
Detto questo... FORZA BARAONDA!
Sarà una bella partita.