giovedì 29 luglio 2010

Ciao Massimo

"La donna tradisce, il pallone no".
Come dimenticarsi di te. Una vita per il calcio. Una vita passata tra i campi infangati di categoria e quelli adibiti ai più giovani. Una vita spesa a inseguire sogni di gloria, a spronare ragazzi, a incoraggiarli ad andare avanti per la loro strada, ad insegnargli qualcosa e a cercare di vincere insieme a loro. Sul terreno di gioco e al di fuori, perchè, come mi hai insegnato tu: "I campioni vincono sia in campo che fuori".
Ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrati. Io ero un apprendista allenatore, fantasticavo di avere un giorno una mia squadretta da gestire per insegnare ad alcuni ragazzi o bambini quel poco che conosco sul mondo del calcio. Tu, a quei tempi, avevi cominciato l'ennesima avventura della tua vita da Mister. La squadra Juniores dell'Imola Asd era stata creata in due settimane dal Presidentissimo Griguoli. Proprio lui, raccattò giovani giocatori senza esperienza dalla strada, dai campetti dei cortili e dalla famosa "lista svincolati" che è solito dare un'occhiata ogni stagione. A chi affidare una rosa di sconosciuti che a diciotto anni voleva cominciare a giocare a calcio? La risposta la trovò subito in te. Te che, a contrario dei ragazzi, avevi esperienza da vendere, avendo giocato campionati nel faentino per diversi anni, per poi aver intrapreso questa tua carriera da insegnante di calcio, ancora nelle zone di Faenza, prima di trasferiti a Imola e nel Bolognese. La Tozzona era stata la tua avventura Imolese più grande. Chi se la scorda la mitica squadra che citavi ad ogni allenamento, quella dei fortissimi "Rustici e Torbani" che avevano "tre marce in più di tutti".
E in un pomeriggio di Autunno del 2005 le nostre strade si sono incrociate per la prima volta. Gaetano Griguoli mi presentò come tuo nuovo vice allenatore. La tua reazione fu indimenticabile: eri felice, come un bambino che va alle giostre con un bacchetto immenso di zucchero filato. Finalmente avevi qualcuno a cui trasmettere tutto il tuo sapere e qualcuno con cui confrontarti, parlare, e consultarti. Tu che sei stato un uomo solo al comando per tanto tempo, quel giorno eri felice perchè avresti avuto una spalla. Arrivarono anche due vittorie nella prima annata. Un miracolo: insegnasti a della gente che non sapeva cos'era una palla ad essere ordinati tatticamente. Furono due anni meravigliosi quelli che passamo insieme. Chi si scorda i tuoi monologhi su Pirazzini: "Non ne ha voglia, non è capace, non sta li con la testa, è un zuccone, è un somaro". Puntualmente, ogni partita, però il posto da titolare era suo: "La sua fortuna è che c'è solo lui. Ah, ma la prossima domenica lo faccio stare in panchina qui vicino a me". Come dimenticare poi i tuoi pensieri filosofici durante gli allenamenti: "Perchè in spagnolo, cazzo, si dice palo!". Per non parlare delle tue perle legate alla lingua italiana: "Daded, sed facciamo un partitella con quella squadara ched mi avevi parlato? Così, per rimanere un pò tonici e valutiamo il raga nuovo". O i soprannomi che inventavi sul momento: "Corri DeGennaro de la Fuentes de la Favelas de Rio!".
Poi hai cambiato strada. Hai voluto passare dal campo all'ufficio. Ed è stato un dispiacere. E' vero, in tanti ti hanno criticato per alcune scelte tecniche. Ma tutti ti hanno apprezzato come uomo. Sei stato un papà per tutti i giocatori che hai avuto. Tutti ti volevano bene. Tutti vedevano in quel uomo di piccola statura con il sorriso sulle labbra una persona fantastica da stimare e rispettare. Hai sacrificato tutto per il calcio e il calcio in qualche modo ti ha ripagato con dei successi che in pochi avranno. Certo, non eri Sacchi, non hai vinto due Coppe dei Campioni di seguito. Ma hai regalato a un'infinità di giovani la speranza e la possibilità di vivere un sogno. Hai insegnato cosa vuol dire aver passione per uno sport. Avevi un cuore d'oro. Come quella volta che portasti Ronchi a farsi vedere da un fisioterapista di Faenza senza fargli spendere un euro. O come quando avevi cominciato una collaborazione con i centri giovanili Imolesi per diffondere il calcio come mezzo di socializzazione. Anche al bar 2000 ti eri fatto conoscere e voler bene da tutti. Tu che venivi a vedere le partite del Milan e cominciavi serie discussioni con la barista Juventina e con tutti gli anti rossoneri presenti in sala. Animavi le partite di calcio commentandole a tuo modo, con umorismo, ironia e serietà allo stesso tempo. Non mi dimentico del Mondiale di Germania 2006: eri entrato a far parte ufficialmente del nostro gruppo, ti avevamo anche tenuto il posto prima della finale.
La notizia della tua malattia mi ha ferito. Ci sono stato male. Mi sarebbe piaciuto sentirti, parlarti e salutarti per l'ultima volta. Mi hanno spiegato che non mi avresti riconosciuto. Perciò mi è rimasta impressa l'ultima volta che ci siamo visti. Mi avevi proposto di tornare ad allenare, ma questa volta per te. Io dovetti rifiutare per tanti motivi. Tu mi dicesti che non avresti mai smesso di seguire il calcio e che qualche volta saresti passato a trovarci al Bar. Purtroppo non c'è stata occasione di rivederti.
Mi sei mancato in questo ultimo anno. So che hai sofferto ed è questo l'aspetto di questa vicenda che più mi infastidisce. Ora, sono sicuro che lassù starai già impartendo lezioni tattiche a tante persone. Ti vedo già, seduto su un divano con i tuoi pantaloncini corti e il tuo cappellino in testa a commentare le partite della prossima Serie A e del campionato di Terza Categoria girone Bologna.
Sappi, che tutto quello che mi hai insegnato non lo dimenticherò. La tua passione l'hai trasemssa a tanti e tutti ti ricordermo così com'eri. Per cui andremo avanti come ci hai semrpe insegnato. Perchè: "la vita tradisce, il pallone no".

giovedì 22 luglio 2010

13 ore San Prospero

Un venerdì notte infinito.
E' questo il riassunto di quello che è successo alla 13 ore di calcio a cinque organizzata da Raffaele Armaroli presso il campo sportivo di San Prospero.
Il Bar 2000 ha partecipato in massa all'evento, iscrivendo ben tre squadre composte tra gli altri da giocatori di alto livello come Petti, Borini e Caprioni.
Il torneo prevedeva la formula del mondiale: ogni squadra veniva associata ad una nazionale. I tre campioni hanno capitanato rispettivamente Nigeria, Brasile e Sud Corea.

Per la cronaca il miglior piazzamento l'ha ottenuto la Nigeria, piazzandosi al secondo posto. La sconfitta in finale è arrivata dalla forte Costa D'Avorio, composta dai ragazzi del C.s. Campanella (gli stessi che gli Hic Sunt Leones avevano battuto a San Prospero in semifinale). Brasile e Sud Corea, invece, hanno concluso l'avventura in semifinale. Bilancio ottimo dal punto di vista dei risultati quindi: tre squadre tra le prime quattro della nottata.
Da segnalare le prestazioni di giocatori ad inizio competizione meno quotati come Landone, che si è reso protagonista siglando una rete con un delizioso pallonetto, Fra, che ha sigliato la rete decisiva nella prima uscita del Brasile all'ultimo minuto, Monte e Bonfo che hanno contribuito a rendere grandi Nigeria e Sud Corea con prestazioni super.
Ma non è stato solo calcio a 5. Anzi, la nottata è entrata nel vivo durante la pausa di due ore. Riuniti tutti nell'accampamento a fondo campo, i 2000 guys hanno movimentato la serata con canti, racconti, annedotti, e scherzi che hanno divertito tutti i presenti.
Il momento clou della serata è stato senza ombra di dubbio il provino di Ronchi. Jack, inforunatosi alla seconda partita, ha effettuato un "provino" per valutare le sue condizioni fisiche, in particolar modo, ha tentato di eseguire un piccolo scatto per verificare se sarebbe riuscito a scendere in campo. Purtroppo il "provino" ha dato esito negativo, ma chi ha assistito alla scena ha apprezzato il tutto.
Infine, è doveroso ringraziare tutti i ragazzi che hanno aiutato a fare iscrivere tre squadre anzichè due alla manifestazione: in particolare Marco Morovingi, Lorenzo Caprioni e Lorenzo Mirri.

giovedì 15 luglio 2010

13 ore San Prospero

Scatta domani l'avventura della famosa 13 ore di Calcio a 5 organizzata da Raffaele Armaroli a San Prospero.
In teoria dovrebbero essere 8 le squadre partecipanti alla manifestazione, ma complice qualche malinteso, probabilmente saranno solamente 7.
Il Bar 2000 ovviamente non ha perso l'occasione e ha iscritto al torneo ben 3 squadre. Per essere onesti e non formulare delle compagini troppo squilibrate, è stato deciso di affidare alla sorte la composizione delle rose.
Ecco quindi a voi, l'elenco delle squadre:

Squadra 1:

Lorenzo Mirri (portiere dell'Imola Asd)
Alessio Petti
Andrea Poli
Rosario De Luca
Luca Montefiori
Federico Landi (detto Bomber Pondrelli dagli amici)

Squadra 2:

Davide Carusio
Marco Borini
Patrizio Armaroli
Luca Mazzanti
Jacopo Ronchi
Andrea Franceschelli

Squadra 3:

Diego Salvatori (se riesce a evitare il turno lavorativo)
Lorenzo Caprioni (bomber alla prima uscita con noi)
Davide Sarti
Fabio Pirazzini
Gianluca Morini
Matteo Bonfiglioli (se si ricorda che deve giocare)

Appuntamento ore 19.45 al campo di San Prospero per completare le iscrizioni e iniziare il torneo per tempo.
Buon divertimento a tutti!

giovedì 1 luglio 2010

Bar Luisa: il punto sul mercato



In alto, Alessandro Cornazzani neo-acquisto del Bar Luisa.

E' cominciata la lunga estate caldissima.
E come tutte le estati che si rispettino, anche questa porta con sè una ventata di novità in chiave "calciomercato". Nonostante il Bar Luisa sia una squadretta amatoriale di amici, anche i blu si stanno muovendo per assicurarsi importanti pedine, strappandole alla concorrenza, e per rinforzare il proprio organico.
Chi rimarrà sicuramente sarà Luca Mazzanti. Proprio "Huntelmaz" ha recentemente dichiarato che il prossimo anno vorrebbe superare i 15 gol stagionali, dopo l'ottima figura fatta al torneo di San Prospero. Resteranno anche Pirazzini e Salvatori (compatibilmente con i suoi orari di lavoro, come è successo nella scorsa stagione).
Il vice- presidente Petroni sarà incaricato di sondare il terreno con l'attuale Presidente Marco Mirri, per capire le intenzione del difensore. E, a proposito di Petroni, si vocifera di un suo rinnovo di contratto solo a patto di avere più spazio in termini di minutaggio. Galvanizzato dalle reti segnate nei tornei di San Prospero e dei Cocomeri, AP9 ha confidato ad alcuni amici che il prossimo anno batterà il suo record di gol stagionali: 5 centri, sono ampiamente alla sua portata. Sarti rimarrà: non si sa bene quale sia il suo futuro all'Imola asd, ma sicuramente farà ancora parte del Bar Luisa. Chi sembra destinato a partire è il portierone Cavallo: per motivi di lavoro, Edo, sembrerebbe intenzionato a rinunciare al torneo Aics. In questo caso, la società sta già pensando ad un possibile sostituto. Siccome i candidati sono pochi, si sta valutando l'ipotesi di ricorrere ad una soluzione interna. Pare che Davide Sabatini, abbia deciso di cominciare ad allenarsi nel ruolo di estremo difensore. Potrebbe essere un buon modo per sfruttare le doti di agilità e tecnica di Dinì: in caso di emergenza schierare il portiere di movimento, garantirebbe possesso palla e pericolosità offensiva. Soluzione alla quale in questa stagione non si è mai ricorso. Intanto sarà confermato anche De Luca. Rio, su di giri per il brillante inizio di carriera da allenatore, vestirà di nuovo la maglia numero 23 dopo aver fatto esperienza anche da giocatore al torneo della bocciofila e a quello di Sassoleone.
E' però sul fronte degli arrivi che si stanno muovendo le acque in casa Bar Luisa. Ufficiale è l'acquisto di Alessandro Cornazzani. Ale, costantemente impegnato nei calcetti domenicali e settimanali con il gruppo di amici di Marco "Cino" Cinardo, ha ceduto dopo una corte durata un anno fatta da Dave. Ricoprirà un ruolo fondamentale: quello del Jolly. Grazie alla sua prestanza fisica e alle sue doti atletiche, potrà esser schierato sia da ultimo uomo che da laterale. Difficile vederlo impiegato da boa viste le sue straordinarie capacità di corsa (certamente è l'atleta più in forma di tutta la rosa), anche se questa soluzione affascina e non poco alcuni elementi della squadra. In attacco, potrebbe essere un importante punto di riferimento per i rilanci del portiere e per i compagni. Comunque sia, sembra quasi certo che vestirà la maglia numero 3.
Sono iniziati anche i tentativi di riportare a casa un pezzo pregiato del Bar 2000: Impagnatiello potrebbe essere il ritorno di fiamma. La pista che porta al nome di Paqua, è molto calda. Ma ci sono due problemi. Il primo: le resistenze dell'Imola Asd, che si è dichiarata contraria al tesseramento in Aics di alcuni dei suoi calciatori. Il secondo: gli impegni di studio dello stesso giocatore. Per questo motivo si è rilevata una frenata nelle trattative con il fantasista di via Respighi.
Tra i tesserati, rimarranno anche Matteo Ferrini e Marco Borini. I due giovani campioni si sono detti disponibili ad essere chiamati in caso di emergenza. Si dica lo stesso anche di Alessio Petti: ovviamente non potrà scendere in campo, ma dare alcuni consigli dall'esterno grazie alla sua esperienza.
Questione allenatore. Battilega è sempre il candidato numero 1 a sedersi sulla panchina della quarta classificata. Nel caso in cui lui stesso si rifiutasse, si sono già fatti alcuni nomi per una possibile sostituzione. L'indiscrezione più scottante, è quella che vede Linda Mainetti (nella foto sotto) passare dalla tribuna (in veste di ultras) alla panchina. A tal proposito proprio Lainds, ha ammesso: "Io allenatore del Bar Luisa? Non so, non ci ho mai pensato. Sta di fatto che se lo facessi mi attaccherei sempre con gli avversari". C'è chi giura che abbia concluso l'intervista con una bestemmia. Ma non si son avute conferme in merito. Affacciato alla finestra è anche Jacopo Pep DungaRonchi Guardiola. "Pep", sembra maturo per cominciare una stagione da mister.
Infine l'ultima novità. Il Bar Luisa potrebbe spostarsi dal C.S. Tozzona. I costi troppo elevati del campo, stanno inducendo la società a valutare altre opportunità. Tra le candidate, i nomi di spicco sono quelli di Zolino e Campanella.