mercoledì 23 febbraio 2011

Il bilancio: due punti in due partite.

Il Baraonda Cafè Hsl non va oltre i due punti in due partite.
Facciamo un piccolo bilancio di questi punticini entrati in saccoccia.

Partita contro il Da Vinci. Bene. Bella prestazione contro quella che era la squadra prima in classifica e contro cui è sempre difficile giocare. Come al solito dobbiamo subire il gol prima di svegliarci e cominciare a giocare da squadra. Dopo lo 0-1 siamo stati bravi a ribaltare il parziale e a concedere poco agli avversari. Peccato che ogni volta che concediamo qualcosa veniamo sempre puniti. I soliti errori sia in fase difensiva che in quella offensiva ci hanno portato sul 2-3 per loro. Poi nel finale, come al solito, abbiamo riribaltato la situazione. E onestamente a quel punto la partita dobbiamo portarla a casa. Dobbiamo vincere quando siamo sopra a pochi minuti dalla fine. Sfortunatamente non è stato così, ma onestamente un punto contro una squadra forte come il Da Vinci ci deve andare bene, perchè fino a quel momento avevano fatto quasi tutti passo contro di loro.

Partita con il Dlf. Male. Molto male. Stesso discorso per il finale di partita contro il Da Vinci. Una volta in vantaggio, noi abbiamo il dovere di chiudere la partita e di non subire gol. Soprattutto contro avversari rispettabili, ma non di certo all'altezza del Da Vinci o nostra. Abbiamo fatto fare il primo punto della stagione al Dlf e onestamente non è una cosa che ci deve riempire d'orgoglio. Anzi. Secondo me ieri sera, come dicevo prima della partita, abbiamo pagato la nostra vanitosità. Pensavamo che fosse una passeggiata di salute la partita contro il dlf dopo che abbiamo pareggiato e sfiorato l'impresa contro Marchi e soci. Non abbiamo avuto la solita grinta e la solita cattiveria che mettiamo in campo. Pensavamo di poterla portare a casa in qualunque momento e così non è stato. E poi ci siamo intesiti. A un certo punto Maz è stato ammonito per proteste e Fabio mentre Edo sistemava la barriera si è rivolto in malo modo a un compagno che stava dicendo a Maz di stare tranquillo. Tutto questo sul punteggio di 3-1 per noi. Inosmma, ieri passo indietro ragazzi. Bello grande anche. Potevamo festeggiare la salvezza, invece siamo ancora lì a lottare. Pazienza.
Contro Guelfo adesso bisogna tirare fuori le palle. Forza ragazzuoli!

martedì 8 febbraio 2011

Dal blog di Mirko Melandri

In attesa del prossimo intervento imperdibile sul blog, vi copio e incollo quello che è stato scritto nel blog di Mirko Melandri. L'autore è un ragazzo che ha seguito tutta la competizione. Buona lettura!



5-4 dts
BARAONDA CAFE': Cavallo, Pirazzini, Salvatori, Mazzanti, Sarti, Sabatini, Armaroli, Impagnatiello, Cornazzani.
REAL TAZZARI GL: Mambelli, Severi, Biele, El Bouzaidi, Banson, Martini, Jaafar, Cozzolino, Lebbara, Sarro, Sangiorgi.
Arbitri: Baldazzi e Mongelli.
Reti: 2 Sarti, 1 Pirazzini, 1 Mazzanti, 1 Sabatini per il Baraonda Cafè; 3 Biele, 1 Severi per il Real Tazzari Gl.
Note: ammoniti Banson, Mazzanti, Sarti.
IMOLA (Palestra Ravaglia) - Si rivela una gran bella partita, ricca di gol ed emozioni la finale di Coppa Andrea Costa tra il Baraonda Cafè, sceso in campo con la consueta maglia arancione e il Real Tazzari Gl in completa tenuta nera.
Il match si sblocca già dopo circa tre minuti e a favore del Tazzari grazie a Biele che riceve e batte in diagonale Salvatori inventato portiere per questo inizio di partita in attesa dell’arrivo del portiere numero 1 Cavallo. E’ Sarti però l’uomo in più del Baraonda in questo inizio, il quale colpisce prima una traversa poi trova la via del pari calciando alla grande una punizione(fallo di Banson). Resta il Tazzari la squadra con più possesso palla ma i ragazzi in maglia arancio si fanno vedere, come al solito, in contropiede e si rendono pericolosi colpendo altri due legni con Sarti e Salvatori. I loro avversari hanno all’ultimo del primo tempo la grande opportunità di concludere in vantaggio la prima frazione di gioco ma Jaafar sbaglia un calcio di rigore lasciando invariata la situazione. Entrambe le squadre partono cariche nel secondo tempo ma il Tazzari si rivela sempre una macchina letale sotto porta e riesce a portarsi sul più due (8’ e 9’) grazie ad altre due reti di Italo Biele, il primo gol è letteralmente inventato dallo stesso numero 7 che messo in difficoltà spalle alla porta, riesce a liberarsi della stretta marcatura di due difensori e solo contro il portiere lo trafigge senza pensarci due volte. Per la seconda rete invece riceve un bell’assist dalla sinistra e di prima intenzione insacca con un piattone preciso all’incrocio dei pali opposto. Il match subisce così una fase di stallo fino al 16’ in cui Sabatini riceve in velocità e batte Mambelli per il 3-2. Negli ultimi minuti sono presenti molteplici occasioni; il Tazzari cerca di chiudere il match con El Bouzaidi ma Cavallo si fa trovare più che pronto mentre per il Baraonda è da segnalare un occasione con Armaroli al 26’ che cicca la palla in scivolata a mezzo metro dal gol del pari. Al 28’ il Tazzari però con quasi la coppa in mano regala disgraziatamente un tiro libero agli avversari, esecuzione impeccabile di Fabio Pirazzini che mette il pallone all’incrocio e manda la gara ai supplementari. Il primo di questi inizia bene per gli arancio che trovano il sorpasso con Mazzanti ma vengono raggiunti da un tiro da fuori di Severi sul quale Cavallo poteva fare di più (unica pecca nella sua ottima prestazione). Siamo ancora sul pari quindi all’inizio del secondo tempo supplementare ma ci pensa il solito Sarti a trovare il definitivo 5-4 per i suoi con un gran tiro da fuori. Sarà lui stesso ad alzare il trofeo vinto così dal Baraonda Cafè.
Mattia Venturini
Nella foto in alto: il presidente dell'AICS, Andrea Pancaldi, premia il capitano del Baraonda Cafè Davide Sarti.
In basso: il Baraonda Cafè festante.

Baraonda nella storia!


Finalmente lo possiamo urlare a tutto il globo terrestre: CCCAAAAAMMMMPPPPIIIIOOOOONNNNIIIIIIII!!!!!

Domenica infatti è andata in scena l’attesissima finale della Coppa Andrea Costa, organizzata dall’Aics.
A contendersi il prestigioso trofeo, giunto alla seconda edizione, c’erano gli “illegali” della Tazzari e il Baraonda Cafè Hsl.
La vigilia di questa sfida è stata vissuta da molte dichiarazioni di diversi personaggi che ritenevano scontata la sconfitta dei leoni allenati da Cristopher Battilega, assente per influenza domenica sera. Al suo posto in panchina è andato quello che ormai è il suo vice allenatore, il Signor A.P. (l’unico e il vero, non me ne vogliano Alex Petroni, Andrea Poli, Armaroli Patrizio e Alexandre Pato). Così, in una settimana vissuta nel silenzio e nell’anonimato, gli orange sono scesi in campo per questa finale quasi al completo. Unici assenti De Luca e Mirri, rimpiazzati da Impagniatiello, Armaroli e Cavallo.
Si parte. Di fronte a una buona cornice di pubblico, di cui la maggioranza faceva parte della mitica tifoseria arancione, i pronostici vengono subito rispettati. Dopo circa cinque minuti Italo Biele porta in vantaggio i suoi. Un film già visto per il Baraonda. In questa Coppa non è mai passato in vantaggio per primo. Pochi giri di lancette e sfruttando una punizione Sarti trova il momentaneo pareggio. 1-1 e la partita diventa un inferno. A fine primo tempo sono 3 i legni colpiti dagli orange. Per il Tazzari invece c’è il grosso rimpianto di aver sbagliato un rigore e di non aver concretizzato un’azione che sembrava già risolta. Così nella ripresa il pubblico assiste a una partita che diventa meravigliosa. Continui ribaltamenti e occasioni da una parte e dall’altra. Biele realizza una splendida doppietta. Prima segna una rete grazie ad una percussione incredibile. Poi realizza un contropiede micidiale. 3-1 e mancano dieci minuti alla fine del tempo. Sembra finita, come al solito. Ma si sa. Quando c’è da lottare e tirare fuori il meglio, il Baraonda ha sempre qualcosa in più degli altri. Così la squadra cambia atteggiamento e inizia a pressare a tutto campo. Vengono colpiti altri due pali. E a otto dalla fine Sabatini accorcia le distanze con un diagonale lento ma preciso che si infila nell’angolo più basso della porta avversaria. Partita riaperta e Tazzari in visibile difficoltà. Gli illegali non sono più illegali. Anzi sembrano proprio ridimensionati. Il continuo fiato sul collo degli arancioni porta il Tazzari a due conseguenze: troppo nervosismo e quindi troppi falli. A due minuti dalla fine viene fischiato il sesto fallo. E’ un momento freddo, per uomini freddi. Quindi AP si porta sul dischetto del tiro libero. Con una fucilata trafigge l’estremo difensore e segna la rete del pareggio. Si va ai supplementari. In questi momenti di confusione massima gli orange possono contare soprattutto su un giocatore: Luca Mazzanti. E proprio lui, al terzo minuto sigla il gol del momentaneo vantaggio. Estasi Baraonda. Rimonta completata. Ma a una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un tiro innocuo di un difensore in maglia nera viene deviato e spiazza Cavallo. 4-4.
Il secondo tempo vede un grande nervosismo. Tra i giocatori si fa largo la paura di vincere e quella di perdere. Però con un sussulto improvviso il Baraonda legittima il suo predominio territoriale e con un tiro da fuori area si porta in vantaggio. 5-4. Gli ultimi due minuti di gioco sono i più lunghi della storia. Forse perché c’era molta tensione, forse perché gli arbitri fanno giocare molto più del dovuto. Sta di fatto che dopo un assedio che non porta neanche a una conclusione di Martini e compagni, arriva il triplice fischio.
Il Baraonda riesce nell’impresa di sconfiggere gli illegali ed entra nella storia della competizione.

Avversari. Piccola parentesi. A parte l’eccessivo nervosismo di alcuni uomini, non sono piaciuti per niente due cose. Primo: il pubblico. Sul 3-1 si è permesso di fare gli “olè” alle giocate degli uomini in maglia nera. Proprio poco gusto. Noi a fine partita invece ne abbiamo avuto parecchio di gusto. Ma quando dico parecchio intendo veramente veramente veramente parecchio. Secondo: su una squadra di dieci elementi solo in tre sono venuti a stringere la mano. Martini, Biele e Severi. I primi due sono vecchie conoscenze per chi giocava nei tornei dei centri giovanili. Ormai sono dieci anni che ci sfidiamo e diamo battaglia sul campo, ma il rispetto tra di noi non è mai mancato. Anzi, non smetterò mai di complimentarmi con loro per le loro doti tecniche e quelle umane. Proprio dei bravi ragazzi con cui è un onore giocare contro. Complimenti anche all’allenatore, veramente molto garbato e in gamba. Gli altri sono tutti scappati negli spogliatoi. Gesto molto brutto. Facile vincere con i tunnel e salutare gli avversari. Troppo dannatamente difficile perdere. Pazienza.

Arbitri. Qualche errore lo fanno e guai se non fosse così. Comunque disputano una buona gara anche loro, quindi si meritano i complimenti per la direzione di questa finale.

Baraonda Cafè Hsl…… di noi parlerò nel prossimo imperdibile post. Intanto vi dico solo una cosa.
GRAZIE A TUTTI.

I CAMPIONI ANDREA COSTA SIAMO NOOOOIIII!!!!!

mercoledì 2 febbraio 2011

La vendetta degli ex


Minuto 42. Calcio d'angolo per la Rossoblù Imolese. La palla viene giocata al centro dell'area e Bacci colpisce a botta sicura. Il tiro viene deviato da Dal Monte lasciato libero. La palla entra in rete. 0-1.
Sembra finita per il Baraonda. L'ennesima occasione sfumata. I fantasmi della partita contro la New Team dello scorso maggio cominciano a riaffacciarsi pericolosamente. Ma andiamo con ordine.

La semifniale di Coppa Andrea Costa ha riservato al destino un derby importantissimo. Quello tra Baraonda e Rossoblù Imolese. Le due compagini sono legate da una profonda amicizia sia sportiva che non. In settimana, complice la creazione di un evento su facebook, la tensione era salita alla stelle grazie a dichiarazioni e frecciate da parte dei giocatori di tutte e due le squadre.
Si comincia in un clima da vero derby, con folte rappresentanza di tifo sia dei rossoblù che degli arancioni. Pronti via e il Baraonda ha la prima occasione con Pirazzini che ruba un pallone a centro campo, ma se lo allunga quel tanto che basta da permettere l'uscita di Carusio che sventa la minaccia. Ma è un fuoco di paglia. Il primo tempo vede il predominio degli orange che si rendono più pericolosi degli avversari ma vengono fermati da belle parate del portiere partenopeo o da errori di mira. Si va al riposo sullo zero a zero, risultato impensabile alla vigilia. Nella ripresa la partita cambia. L'Imolese fa girare meglio la palla e sembra più convinta. Comincia a chiamare in causa il portiere Mirri (uno dei tanti ex della sfida) che però risponde sempre presente all'appello. Il risultato sembra congelato sullo 0-0. Ma a otto minuti dalla fine, con uno schema da calcio d'angolo la Rossoblù si porta in vantaggio. E come detto in precedenza, alcuni brutti ricordi cominciano a farsi strada nelle menti dei giocatori in maglia arancio. Invece succede l'impensabile. Grazie a un contropiede micidiale, Armaroli, proprio lui, sigla la rete del pareggio. Titti, che si ricorda di essere un ex, esulta con moderazione al momento del pareggio. Ma non è finita. Ancora Patrizio a due minuti dalla fine viene atteratto in area. Un fischio taglia l'area. E' rigore. Calcio di rigore. E non appena l'arbitro assegna la massima punizione una voce rimbomba in palestra: "Mister posso??!". Si tratta del portierone Mirri. Vuole battere lui. Mister Battilega gli da fiducia. Dal dischetto Lorenz non sbaglia. Il Baraonda passa in vantaggio. Ovviamente la Rossoblù non ci sta e cerca di rimediare al risultato inserendo il portiere di movimento. Prima la squadra di Chiacchio rischia di soccombere con un tiro dalla difesa avversaria. Poi sfiora il pareggio, ma uno straordinario Lorenzo Mirri dice ancora no al tentativo della sua ex squadra. Finisce la partita.

Il Baraonda è in finale. E domenica prossima alle 20 se la vedrà contro gli illegali del Tazzari. Ma niente è mai perduto. Come dice un vecchio spot "impossible is nothing". E dalla loro parte gli arancioni avranno un ottimo numero di tifosi. Quindi, forza ragazzi. E' l'ultimo sforzo. Tiriamo fuori il vecchio cuore Baraonda e cerchiamo l'impresa. Io ci credo.
Forza Baraonda!