lunedì 17 maggio 2010

E' finita così.

Tra qualche rimpianto e qualche errore dal dischetto.
Il quarto posto ottenuto sul campo è un grande risultato per i ragazzi del Bar Luisa, ma restano un pizzico di delusione su come sono andate le cose in semifinale.

La finale per il terzo e quarto posto, ha visto affrontarsi Musicar e Bar Luisa. I "padroni di casa", hanno condotto la partita per quasi tutta la sua durata: gli ospiti sono riusciti solo nella ripresa a ribaltare il punteggio, andando addirittura in vantaggio a dieci minuti dalla fine. Tanto per cambiare, sono andati in gol tre volte Ferrini e due volte Borini: nei play-off sono stati gli unici due ad andare in rete per i ragazzi di Battilega. Privi di Cavallo e Salvatori, con Sabatini in porta, i blu hanno giocato una buona partita, anche se molti giocatori sono risultati particolarmente affaticati complice il fatto che fossero stati impegnati fino a tarda notte nella serata precedente. Trascinati dai due bambini prodigio, il Bar Luisa è arrivato fino ai rigori, dove la sfortuna li ha condannati: due pali e tanti saluti al terzo posto. Peccato, ma pazienza.

Non mi soffermo sulla cronaca della partita perchè volevo fare un pò un bilancio di questa stagione.
Noi abbiamo giocato quest'anno la bellezza di 17 partite di campionato: ne abbiamo vinte 7, pareggiate 2 e perse 8. C'è da dire che almeno 4 delle sconfitte ottenute, sono arrivate a qualificazione già acquisita in serie A.
In più abbiamo disputato altre 5 sfide tra Coppa e play off, vincendone 1, pareggiandone 2 (una vinta e una persa ai rigori) e perdendone 2.
Per un totale assoluto di 22 partite (quasi nessuno ha giocato così tante partite) vincendone 8 perdendone 10 e pareggiandone 4.
Come prima annata, considerando che nessuno tra noi ha mai giocato a calcetto, che molte persone hanno impegni di lavoro e se arrivano al campo ci arrivano a fatica, che abbiamo avuto tutti alcuni malanni fisici e periodi di maggiore o minor forma, che molti avevano allenamento prima delle partite, che non abbiamo mai litigato tra di noi (fidatevi, non era facile) mi sento di dire che è stata una buona stagione.

Per cui ringrazio tutti, ma veramente tutti, quelli che ci hanno aiutato. Prima su tutti Giulia e suo padre, che ci hanno permesso di iscriverci al campionato, sponsorizzandoci con una cospicua somma, sotto il nome di Bar Luisa. Poi il Presidente della squadra, nonchè capitano, Marco Mirri che ci ha aiutato con un secondo sponsor e ha partecipato sul campo lottando al nostro fianco. Mister Battilega, che ci ha seguito praticamente sempre da quando è stato ingaggiato, sacrificando suoi impegni e venendo al campo per darci una mano e offrirci la sua esperienza: sei stato un grandissimo Batti, grazie di cuore. Cristian Ciccio Marani, per averci aiutato con la "bazza" di Sport Time, e per esserti sbattuto parecchie volte per venirci a sostenere stando con noi in panchina, e a riprendere le partite con la "Shcai cam". Alex Petroni, per essersi preso la briga di avviare le trattative con gli sponsor, aver ordinato le maglie, e per aver contrattato una agevolazione con il campo di casa della Tozzona grazie anche all'aiuto di Rosario De Luca. Poi vorrei ringraziare tutti coloro che hanno sudato sul campo per la causa del Bar Luisa: Edo, Fabio, Diego, Maz, Marco, Dinì, Batti, Rio, Petro. Aggiungo alla lista anche Ferro e Boro, senza i quali difficilmente saremmo arrivati ad ottenere il quarto posto finale (su 18 squadre partecipanti, lo ricordo), e Alessio e Fedro che nei momenti di difficoltà quando è mancato il nostro allenatore, l'hanno sostituito alla grande. Infine il pubblico: Moro, Mauro Maz, lo stesso Fedro, Nico e i ragazzi della Tozzona, Fra, Ferro, Ronchi, Linda e tutti gli altri che erano presenti anche con un freddo bestiale o sotto la pioggia.

Siete stati tutti grandi, per quanto possa valere una medaglia di legno, dedichiamocela con il cuore, perchè siete stati (e sarete) parte di noi, della nostra squadra di calcetto per quanto piccola possa essere, e parte della nostra immensa amicizia che ci lega da tanti anni e che spero duri il più a lungo possibile.
Complimenti a tutti, grazie ancora di cuore.
Alla prossima stagione.

Dave, Bar Luisa.

mercoledì 12 maggio 2010

Peccato: Bar Luisa "solo" in finalina.

Peccato.

E' questa la sola parola che mi viene in mente per descrivere tutta la serata di ieri. Ci siamo presentati al campo carichi, abbiamo addirittura fatto riscaldamento (quasi) tutti insieme, come ci aveva chiesto il mister. La finale era ad un passo, ma ci è sfuggita letteralmente di mano. Peccato.

Di nuovo con la rosa al completo, fatta eccezione per capitan Mirri, il Bar Luisa si presenta alla semifinale contro la New Team con tanta voglia di arrivare in finale.
Bttilega schiera dall'inizio Cavallo, Sabatini, Sarti, Pirazzini e Mazzanti: curiosamente nel primo scontro diretto proprio contro Loreti e compagni, avevamo presentato lo stesso quintetto dall'inizio. Quella volta andò bene, 2-3 in nostro favore. Si parte, e i blu non giocano affatto male. Anzi, il primo tiro in porta è nostro, ma il portiere avversario comincia la sua serie infinita di parate. Sembra andare tutto per il verso giusto, il match è equilibratissimo, i giocatori in campo abbozzano un pressing, ma non vengono pressati. Si è visto compiere qualche giro di "8" ben riuscito: complimenti a tutti, non è facile riuscirci in così poco tempo e con un allenamento e mezzo sulle spalle. Insomma, sembrava che l'incontro dovesse proseguire sullo zero a zero per molti minuti ancora. Invece a circa metà della prima frazione, cambia tutto. Edo esce fuori dall'area per rilanciare una palla pericolosa. Nel contrasto con un avversario, però, ha la peggio: gli si gira la caviglia. Banalmente, girerà anche la nostra partita. Tempo un minuto e Martignani (il loro 9), si gira da posizione defilata e trafigge la nostra porta sul primo palo. Passano poco più di due minuti e siamo costretti a subire il secondo gol: rilancio lunghissimo del portiere di casa, uscita fuori tempo del nostro numero 1, per anticipare il loro attaccante, e rete. New Team- Bar Luisa 2-0.
Battilega inserisce i "Jolly" Ferrini e Borini, mentre Cavallo è costretto ad abbandonare la sfida in quanto infortunato e visibilmente in difficoltà: viene sostituito da Salvatori (altra sfiga, Diego fuori ci avrebbe aiutato e non poco). Il primo tempo sfuma via, tra innumerevoli occasioni per il Bar Luisa che fa sudare l'estremo difensore in maglia bianca, il quale però risponde presente a tutti i tentativi blu. Si va al riposo sul 2-0.
Battilega cerca di spronare la squadra in qualche modo e ricorda a tutti che la partita è fattibile, si può vincere. Si riparte e dopo nemmeno due minuti, Mazzanti è a tu per tu con il portiere e, invece di tirare, offre il più comodo degli assist a Ferrini che ovviamente non sbaglia. 2-1, partita riaperta. Ovviamente a questo punto, come in ogni partita giocata dal Bar Luisa, tutti i giocatori si sbilanciano in avanti, senza pensare troppo a difendere. Così, Sarti cerca e trova un anticipo, ma a causa di un malinteso con Mazzanti, da il via al contropiede dei bocciofili che segnano la rete del 3-1. E i guai devono ancora arrivare. Passano appena tre minuti e lo scarto diventa di 4-1: il solito Martignani si gira benissimo e insacca la porta dell'incolpevole Salvatori. Per recuperare una partita così, ci vogliono due cose fondamentalmente: cuore e culo. Bè, il culo il Bar Luisa ieri sera proprio non l'ha avuto. Infatti, Sarti salta un avversario e segna, ma l'arbitro aveva interrotto il gioco proprio mentre il 7 stava calciando verso la porta per redarguire un fallo. Potrebbe starci, anche se il vantaggio era evidente, ma il fatto che il primo fallo fischiato a nostro favore in 35 minuti di gioco sia stato quello mi lascia ancora molto perplesso. Sta di fatto che nasce l'assedio alla porta della New Team: Ferrini, Borini, De Luca, Pirazzini, Sarti, Mazzanti, Sabatini e negli ultimi dieci minuti Petroni, ci provano da qualsiasi distanza. La palla non ne vuole sapere di entrare, per via soprattutto della super prestazione del portiere di casa. Abbiamo anche due tiri liberi, ma prima Ferro e poi Petro non riescono a segnare. Così, su una delle comunque poche ripartenze lasciate agli avversari, Salvatori esce dall'area di rigore e intercetta in tuffo un pallone con la mano. L'arbitro non ha dubbi: cartellino rosso. Come è sempre accaduto in questa stagione, quando siamo in tre segnamo: dal calcio di punizione seguente, Ferro prende palla e si scarta tutti, portando il risultato sul 4-2. A questo punto segnalo un mio errore: pensavo che una volta in inferiorità numerica, si potesse ristabilire la parità, oltre che dopo due minuti, con un gol di qualsiasi squadra. Invece no, solo in caso di rete della squadra in superiorità numerica. Chiedo scusa, ammetto l'ignoranza, ma quest'anno ci è capitato due volte di essere in uno in meno, di segnare, e di far rientrare immediatamente un nostro giocatore. Gli arbitri ce l'hanno sempre permesso, quindi complimenti ai due di ieri sera, ma gli altri dovrebbero fare un corso di aggiornamento. Detto questo, però, vorrei segnalare com'è arrivato il gol del definitivo 5-2. Il primo arbitro, ha fermato il gioco per far rientrare il nostro uomo; la New Team ha ripreso il gioco di sua iniziativa e si è presentata in due contro il portiere (in quel momento Sarti) andando in gol. Dopo pochi secondi, è stata decretata la fine delle ostilità. Verdetto pesante da digerire, ma da accettare: New Team in finale, Bar Luisa a gicoarsi il terzo posto con il Musicar. Peccato.

Ragazzi, ancora una volta voglio complimentarmi con tutti voi. Spirito di squadra, sacrificio, grinta, cattiveria e cuore: è ciò che abbiamo mostrato sia ieri sera, che per buona parte della stagione. Alzino la mano in quanti pensavano di arrivare tra i primi quattro ad inizio anno. Certo, fa male uscire in semifinale, ma forse arrivare tra le prime due sarebbe stato troppo per noi. Vorrei farvi anche notare una cosa: sulle dieci squadre che hanno composto il quadro della Serie A, nel 2010, alcune hanno giocato 14 partite (considerando Coppa, campionato e play-off), altre 13, altre ancora 12, fino ad arrivare alle 10 giocate dalle due squadre retrocesse. Sono orgoglioso di annunciarvi, che noi siamo stati gli unici a giocarne 14: 9 in campionato, 2 in coppa e 3 ai play-off. Forse solo il Musicar ha giocato tanto quanto noi (non ricordo se in coppa sono usciti in finale, in semifinale o ai quarti), ma squadre come i campioni del Da Vinci, il Pescatore e Sen Spirit hanno giocato meno di noi. Certo, in coppa hanno giocato di meno perchè avevano vinto i loro gironi e partivano dalle semifinali, ma a noi fondamentalmente cosa ce ne frega? L'obiettivo era giocare tanto, siamo quelli che hanno giocato più di tutti. Ribadisco i complimenti generali.

Finisco l'infito intervento, ricordandovi due cose: primo, domani, il 13, io e Tigre facciamo la cena per il nostro compleanno, tutto il Bar è invitato a partecipare ritrovandosi alle ore 20.15, per mangiare al Veliero appena siamo tutti presenti; secondo, che Venerdì 14 Maggio ci troviamo al Bar alle ore 19 (alla Boccia alle 19.15) per disputare la "finalina". Ci si gioca l'onore di arrivare terzi, so che speravamo in qualcosa di più, ma obiettivamente, come primo anno non potevamo chiedere di meglio. Forza ragazzi, ultimo sforzo.
Forza Bar Luisa!

giovedì 6 maggio 2010

L'impresa!

L'impresa!

L'abbiamo aspettata, l'abbiamo costruita lavorando su alcune cose, l'abbiamo cercata, l'abbiamo quasi persa, l'abbiamo ripresa, l'abbiamo centrata!
Un'impresa storica per i colori del Bar Luisa.
Ma andiamo con ordine.

Lunedì 14 Dicembre 2009. Girone A. Il campionato Aics, era formato in quel periodo da due gironi: i primi cinque classificati avrebbero formato la Serie A; le otto rimanenti la Serie B. Le speranze del Bar Luisa di approdare nel campionato dei "forti" erano appese ad un filo di lana. Quella sera si giocava in casa la partita contro l'Mf Sport e solo una vittoria poteva alimentare le minime possibilità che avevamo di giocare contro le più toste. A un minuto dalla fine, sul risultato di parità, Salvatori si inventa il gol vittoria. A questo punto i ragazzi di Battilega devono sperare in un risultato negativo o dell'Arcella o dell'Imola Asd. I primi giocano in casa del Ristorante al Pescatore, che fino a quel momento aveva sempre vinto; i secondi ospitavano il Castel Guelfo. Con grande sorpresa, Mercoledì 16 Dicembre, la capolista si presentò giocando con diversi giocatori fuori ruolo e consentì all'Arcella di continuare il suo sogno in Serie A. A questo punto dipendavamo da Castel Guelfo. Nocito e compagni stesero l'Imola che, purtroppo (sapete la mia simpatia nei loro confronti), retrocesse in B. Noi venimmo inseriti nel campionato di A: obiettivo raggiunto.
Ora la nostra nuova priorità era salvarci: alla quinta giornata, festeggiammo in casa del Sen Spirit (con un'altra impresa epica) la matematica certezza della permanenza in A. Gli obiettivi ora erano altri: evitare ai quarti di finale dei play-off le prime due classificate, ovvero, Da Vinci e Sen Spirit, appunto.
Il destino ha voluto che arrivassimo sesti e dovessimo incontrare la terza: il Ristorante al Pescatore.

Ancora loro, dunque. I precedenti parlavano chiaro: 4-5 e 2-4 in loro favore. Una squadra nettamente superiore alla nostra, organizzata e ordinata. Sia dal punto di vista dei singoli, su tutti loro schierano Bartolini, Dari, Bassi e Visani che non hanno nulla da invidiare a nessuno dei nostri; sia dal punto di vista del gioco.
Che ci vuoi fare, abbiamo pensato. Arrivati a questo punto non possiamo giocare contro i classici ciccioni cinquantenni che non corrono. Così, abbiamo provato una serie di cose, sia teoriche che pratiche, per provare a giocarcela. Fino a ieri.

Privi di Mister Battilega e guidati da Alessio Petti per l'occasione, ci siamo presentati al campo con la rosa quasi al completo: assente solo Mirri, rimpiazzato in extremis da Borini che cazzeggiava amabilmente al Bar senza pensare lontanamente di giocare il quarto di finale con noi. Così, l'elenco dei convocati prevedeva: Cavallo, Mazzanti, De Luca, Sarti, Sabatini, Salvatori (solo per il primo tempo), Ferrini, Pirazzini, Petroni e Borini.
Pronti via, Sarti è già per terra: brutta distorsione alla caviglia che tuttavia non gli impedirà di continuare la gara. Passano due minuti e il Pescatore passa con Visani, ieri sera gigantesco. Ma il Bar Luisa non ci sta e reagisce, trovando il pari con Ferrini, abile a girare in porta una mischia nella quale Bartolini era uscito dalla porta. Nasce così una partita combattutissima. Tiri da lontano e contrasti duri, ma leali, caraterizzano il match. Fino al vantaggio dei biancoverdi: puntata da lontano deviata da Maz che permette a Mezzetti di insaccare alle spalle dell'incolpevole Cavallo. 2-1 è il risultato che chiude il primo tempo.
La ripresa parte nel segno dei blu: Borini e Ferrini sono indemoniati. Il primo trova un gran numero sull'ultimo uomo avversario e infila con un destro preciso la porta sotto la curva del Bar Luisa. 2-2.
I ragazzi di Petti ci credono adesso. Ma due contropiedi letali, permettono al Pescatore di chiudere virtualmente la partita: l'uno- due firmato Visani, sembra aver tagliato le gambe a Edo e compagni. Invece no. E lo si capisce dal numero spropositato di occasioni che sbaglia la compagine di Love. Bassi è sfortunatissimo quando colpisce un legno clamoroso da due passi. Sembra che il colpo del K.O. sia dietro l'angolo. Il Bar Luisa è un puglie alle corde che non ha più forze, schiacciato dall'avversario. Ma la partita non è ancora finita. Infatti, se c'è una cosa in questa stagione che i 2000guys hanno sempre avuto, è stata il cuore. Mettere l'anima contro tutti, sempre. Ferrini e Borini, quando giocano con indosso i colori del Bar Luisa, non mollano un centimetro e sono un esempio di grinta e voglia di vincere. Matteo recupera palla nella nostra metà campo. Parte palla al piede e con una magia salta Dari, poi batte Bartolini in uscita bassa. Partita riaperta, a cinque minuti dalla fine. I blu sono sbilanciatissimi e caricano a testa bassa. Boro cerca e trova una magia in mezzo a due: fallo. Sesto fallo. Tiro libero. Si presenta dagli undici metri Ferrini. Lunga rincorsa, missile nell'angolino e pareggio. Due minuti al termine. Il Pescatore non ci sta e si butta in avanti alla disperata ricerca del gol vittoria. Non fa però i conti con Borini, che ancora una volta, guadagna un fallo con una giocata mostruosa. Tiro libero di nuovo. E Ferro pronto a calciare. Questa volta Bartolini devia. Neanche il tempo di battere l'angolo che l'arbitro decreta la fine del match. Calci di rigore.
Nella lista dei rigoristi figurano nomi a sopresa come quello di Petroni e quello di Mazzanti. Come primo tiratore, si presenta proprio Petro. Gol. Loro portano Dari: gol. Tocca a Ferro che appoggia di "giustezza". Gol. Bassi prova una puntata: Edo, con un gran riflesso devia. Parata. Siamo in vantaggio. C'è Borini per noi. Gol. Mezzetti per loro. Gol. E' la volta di De Luca, che, con un pò di fortuna, insacca. Gol. Se Amadori sbaglia ci qualifichiamo. Se segna dipende tutto da Maz. Proprio il nostro numero 11 viene verso di me e mi dice: "Senti come mi batte il cuore. Oddio". E io: "Stai tranquillo che lo fai". E lui: "Vai Edo, ti prego, fammi un miracolo!".
Non sapremo mai se Cavallo ha sentito questa richiesta di Maz. Sappiamo solo che Love si fa ipnotizzare da lui: parata. Esplode la gioia della curva e dei giocatori in campo che corrono tutti ad abbracciare il portierone. Semifinale e bestia nera Pescatore eliminato. Grande gioia per tutti, obiettivo raggiunto: giocare, male che vada, la finale terzo e quarto posto. La prossima sfida, sempre a eliminazione diretta, ci vedrà opposti alla New Team. Martedì 11 Maggio, altra data storica come quella di ieri (5 Maggio), abbiamo la possibilità di guadagnarci la finale.

Due righe per gli avversari: complimenti ai ragazzi del Ristorante al Pescatore, indubbiamente più forti di noi a giocare a calcetto. Sono stati protagonisti di una grande stagione. Come ha detto Marchi (portiere del Da Vinci), "La palla è rotonda". E la sadica bellezza dello sport di squadra è proprio questa. A volte vinci a volte perdi, l'importante è farlo a testa alta e voi, come noi, l'avete fatto. Di nuovo complimenti, spero di rigiocare anche nei prossimi anni scontri diretti così importanti con voi, perchè è troppo bello giocare contro i forti. E il divertimento nel giocare queste sfide è grandissimo. Ancora complimenti, ci rivedremo presto per l'ennesima rivincita sul campo.

Uno sguardo a noi.
Comunque vada, grazie a tutti i giocatori e i dirigenti per i sacrifici, per la stagione, per gli allenamenti e gli sbattimenti fatti. Siamo grandi ragazzi, avanti così, giochiamo con il cuore e diamo tutto. Poi, quello che sarà, sarà.
Chiudo questo lunghissimo intervento, riportandovi il testo di tre sms che mi sono arrivati tra ieri sera e stamattina.

"SIETE DEI GRANDI! Fai i complimenti a tutti i Leoni che stasera hanno reso grande il Bar Luisa". Marco "Principe" Guidi.

"Grandi ragazzi.. grande emozione.. grandissima emozione... un saluto a tutti". Rosario "Rio" De Luca.

"Ieri sera avete scritto una pagina importante del mondo dello sport.. Loro erano favoriti con due vittorie su due negli scontri diretti, erano una squadra unita con non ottime individualità ma un buon gico.! Voi ieri sera avete messo in campo l'amicizia ce ci lega, l'amore per questo sport, il CUORE e questo ha contraddistinto la vostra ottima partita che ora vi proietta in semifinale per scrivere ancora un'altra pagina che rimarrà negli annali e la racconterete ai vostri figli un giorno! Complimenti è l'unica parola da dirvi.! Un bacio e arrivederci alla prossima.!:):) A.P."
Non so se l'abbia scritto a tutti o solo a me. Vi do due indizi: non è Alex Petroni, e ieri sera era il nostro mister.

lunedì 3 maggio 2010

Compleanni

Siccome non ho avuto tempo durante la scorsa settimana, cerco in qualche modo di recuperare oggi, facendo il punto della situazione.

Martedì scorso, abbiamo partecipato in un buon numero, alla cena organizzata da Fra e Lulu per festeggiare i loro compleanni. Ritrovo presso bar 2000 alle 20.30, anche se come abitudine, siamo partiti dopo circa mezzora per raggiungere il ristorante "La casa di Cristian" (o i laghetti di Cristian, non si è capito molto bene). Arrivati alla meta dopo un corteo di cinque o sei macchine (comandate dal pandino di Ferro), ci siamo sistemati a tavola.
Inutile dire che appena arrivate le bevande alcoliche i soliti ignoti hanno fatto partire cori del tipo: "E chi si chiama Luvana si alzi si alzi", per poi proseguire con "E chi si chiama Mmmmmfra si alzi si alzi".
Dopo i soliti schiamazzi iniziali, sono arrivati antipasti e primi. Ottimi soprattutto i tortelli ai porcini, complimenti per la scelata di ordinare questa pasta. Il momento esilarante della serata è stato quello dei regali. Per abbellire la serata sono stati portati palloncini gonfiati ad elio: i festeggiati avevano il compito di pronunciare le frasi scritte sui palloncini, dopo aver aspirato l'elio appunto. Personalmente mi sono sbudellato dalle risate quando Luvana cercava di dire qualcosa e, nonostante la sua voce fosse normale perchè aveva aspirato una leggera quantità di elio, come una pazza si scompisciava alla prima sillaba che usciva dalla sua bocca. Mah?
Da quel momento in poi, è stato Fra il re della serata: il vino che ha bevuto lo ha reso bello allegro e anche un pò più carico.
Dopo la carne, di buona qualità, è continuato lo show di Andrea che ha intrattenuto i presenti con le sue classiche uscite divertenti.
Finita la cena, siamo tornati verso il bar, dove Fra ha cominciato ad accusare gli effetti dell'alcol bevuto a cena. Il giorno dopo ci ha raccontato di avere rigurgitato tagliatelle e succo d'uva nella sua vasca da bagno.
Luvana dal canto suo ha continuato tutta sera a blaterare frasi prive di senso logico, con Paqua pronto a maltrattarla ad ogni sbiascico incomprensibile.

Compleanno di Irene.
Domenica sera, ieri, ritrovo ore 20 per festeggiare (in ritardo di una settimana circa) il 21esimo compleanno di Irene. Arriviamo in bruschetteria alle 20.40, con il solito ritardo tattico di dieci minuti: ovviamente, nessuna traccia della festeggiata che arriva in ritardo anche lei. Chiaramente i ragazzi del bar 2000, si fanno riconoscere invadendo la sala che ospita i calcini: otto persone per due tavoli e un casino infernale sono il minimo che ci si potesse attendere. Dopo aver aspettato gli ultimi arrivi, perchè oltre a noi erano stati invitati anche compagni di università, e amici per lo più facenti parte del gruppo dei ragazzi di Ponticelli, ci siamo seduti a tavola e le solite perbeniste hanno ordinato solo bruschette sane.
Ovviamente questa decisione non è stata apprezzata, soprattutto da alcuni elementi, così, dopo la prima portata di bruschette, apparsa a molti insufficiente (tra i quali spiccavano i nomi di Ferro, Velo e Dinì), sono state ordinate quelle considerate un pò più "buone" e cioè più condite con schifezze di ogni genere. Come ogni più scontata previsione, sono avanzate dalle 150 alle 300 bruschette che sono state incartate a fine cena e portate a casa dalla festeggiata.
Serata tranquilla, che vola via tra molti litri di birra e da Edo che ci prova e riprova ripetutamene con la sorella di Irene fino alla fine della cena. Povera ragazza, scandalizzata da alcune battute "brillanti" del Cavallo del bar 2000.
Come ogni compleanno che si rispetti, la festa si conclude tristemente davanti al bar.

Ovviamente, rinnoviamo gli auguri di buon ventunesimo compleanno a Luvana e Irene, e di buon diciannovesimo a Franceschello!