martedì 29 dicembre 2009

Torneo della befana.

Prima di tutto volevo augurare a tutti di passare delle serene feste, festeggiare e vivere alla grande il 2010 che ormai è alle porte.
Poi vorrei fare il punto della situazione molto rapido del tema calcetto.
Vi comunico ufficialmente che il Bar Luisa sarà impegnato non domenica 24 Gennaio come era stato scritto poco fa, ma giocherà contro il Dlf di Erik Nesca il 3 Gennaio alle 18 alla palestra Ravaglia (l'Itis). I tifosi sono pregati di partecipare e di sostenerci.
In secondo luogo volevo fare un rapidissimo bilancio delle due partite disputate al torneo della Befana che si sta svolgendo in questi giorni nella palestra di Santo Spirito. Ci siamo presentati a questo mini campionato con una formazione mista: Petro, Dave e Dinì che in Aics giocano insieme per il Bar Luisa; Ferro, al debutto con la maglia blu numero 22, che ha ereditato in questi giorni da Boro; Velo e Titti provenienti rispettivamente da Ponticelli e Imola Asd.
Abbiamo avuto la piccola sfortuna di essere inseriti in un girone abbastanza tosto. Così il 27 Dicembre, abbiamo sfidato i padroni di casa, nonchè gli organizzatori del torneo, che purtroppo sono riusciti a batterci. Siccome stare a raccontare tutta la partita non mi sembra il caso, vi cito cosa è stato scritto sul blog di Mirko Melandri che sta seguendo e giocando il torneo.
"Nel terzo incontro i Preparazione H hanno avuto la meglio 8-5 sui Coca e Havana Guys.
I vincitori hanno giocato in quattro per tutta la partita contro la forte esordiente che domina per quasi tutta la gara, dimostrando qualità sia in attacco che in difesa, nonostante non avessero mai partecipato. Dal canto loro i Preparazione H riescono a chiudere bene in difesa con ottime parate di Devis Vivoli e a pungere in contropiede con quattro reti di Samuel Giovannini."
Ieri, 28 Dicembre, abbiamo completato il girone giocando contro i "Pallavolisti", amici di Cornaz. Non abbiamo giocato bene come la prima partita, forse il fatto che per un tempo fossimo contati senza cambi ha influito, sta di fatto che i Pallavolisti ci hanno messo sotto soprattutto fisicamente. E' nata una partita strana in cui siamo stati in vantaggio per 3-1 poi ci siamo fatti rimontare fino al 3-4 e siamo riusciti a pareggiare dopo pochi minuti. Purtroppo, nonostante un buon assedio finale, ci è sfuggita la vittoria e così abbiamo terminato il girone con solo un punto in classifica.
Per accedere alla fase successiva del torneo bisognerebbe arrivare secondi in classifica: in poche parole "Preparazione H" dovrebbe battere i "Pallavolisti" con 4 reti di scarto.
Siccome sperare nei risutlati altrui non ci piace, nonostante in Aics il Bar Luisa abbia avuto l'accesso alla serie A per una sconfitta dell'Imola Asd, consideriamo chiuso il Torneo per quanto riguarda la nostra squadra. Il bilancio è comunque più che positivo: ci siamo divertiti veramente tanto in queste due sfide, giocando contro avversari più che validi e arrivando a pochi minuti dalla fine con il risultato ancora in bilico. In più, per i giocatori del Bar Luisa, è stata l'occasione di confrontarsi con veri giocatori di calcio a 5.
Bene così, il prossimo anno faremo meglio senza ombra di dubbio!

lunedì 21 dicembre 2009

Cena Tozza Boys

E' venerdì sera. Il giorno che tutti aspettano sin da inizio settimana. Sono le 20.15 del 11 Dicembre 2009. Il centro sociale "La Tozzona" ospita un grande evento: torneo Nazionale di Biliardo, o come si dice da queste parti, di Boccette. Tra i giudici di tale manifestazione sportiva scorgiamo un volto a me molto noto. Capello rosso carota, sguardo incandescente e bicchiere di prosecco in mano. Mi avvicino per verificare se la prima impressione che ho avuto è quella corretta. "Oh, Dave!". Non ho dubbi. E' Nico Valenti, come sempre il primo a presentarsi al ritrovo in occasione dei famosissimi raduni dei Tozza Boys. Il tempo di uno scambio di battute e tutti gli elementi del vecchio gruppo cominciano ad arrivare. Inutile raccontare, ma ve lo racconto comunque, che dopo cinque minuti siamo già tutti al bancone a ordinare l'aperitivo. Il barista ci prepara bicchieri dai diversi contenuti: campari e vino, prosecco, campari e gin, crodino e vodka pesca, amaro di Saronno e rum, vino rosso e vino bianco. Purtroppo non sono riuscito a notare quale intruglio stesse bevendo Fedro, il re di queste serate. Conoscendolo, è probabile che quella sera stesse sorseggiando il primo dei quattro coca e rum, tipico cocktail bevuto da miliardi di persone come aperitivo. Dopo il classico brindisi, partiamo alla volta del ristorante che ormai ci ospita e ci sopporta da sempre: l'Osteria e Commercio del vecchio "zio Gianca". Arrivati, non riusciamo neanche a sederci, che i primi matti sono di nuovo al bancone. Altro aperitivo, altro brindisi. E' la fine, penso. Il tutto mentre guardo la faccia di Fedro, che comincia a cantare qualche coro irripetibile. Siccome dobbiamo aspettare l'arrivo di Edo che è impegnato in palestra, decidiamo di dividerci nei passatempi da bar. Chi gioca a calcino, chi gioca alle macchinette, chi beve un altro aperitivo. Dopo circa 10 minuti d'attesa ci sistemiamo, ormai abbiamo anche una disposizione fissa a tavola. Riguardando le foto delle cene precedenti mi sembra di notare questo particolare. Mentre aspettiamo l'arrivo dei primi, il solito scatenato Fedro, lancia il solito ritornello che ci perseguita in queste serate: "E chi si chiama ... si alzi si alzi.. e bevilo bevilo bevilo bevilo bevilo bevilo.. mandalo giù!". Non siamo tutti presenti, quindi per compiere il giro totale della tavolata ci mettiamo un pò di meno rispetto al solito. Come da tradizione, tutti ci alziamo e tutti beviamo il nostro bicchiere di vino alla "bava". Tutti tranne Fedro, che viene fatto alzare dalla sedia almeno per tre volte. E' la fine, ripenso. Arrivano i primi. Tutti mangiano indiavolati a testa china. In men che non si dica abbiamo già trangugiato tutto. E' giunta l'ora della pausa sigaretta. Tutti fuori dal locale ad aspettare qualche minuto per riprendersi dalla mangiata e a prepararsi per il secondo: carne e patate. Viene portato all'attenzione di Dave, di Frankie, di Fedro e un pò a tutti i presenti, che di fronte al ristorante c'è la sede Imolese dei testimoni di Geova. Sicchè, sino al casello probabilmente, sono rimbombati due cori lanciati dalle voci bianche presenti: "oooo Odio Geovaaa", seguito dal molto più fine "Le geovane puttane puttane puttane, e i loro figli conigli conigli conigli". Così, dopo essere stati al freddo ad imprecare contro persone non presenti, rientriamo nella nostra saletta. Per ingannare il tempo, decidiamo di brindare al nostro raduno e alla nostra amicizia. Arrivano i secondi. Quindici famelici ragazzi si fiondano su carne e patate. Mangiamo a dismisura. Spazzolati i piatti, ci ridedichiamo a un brindisi. In attesa di decidere se prendere un dolce o no, ci alziamo e ci riuniamo al centro della saletta. E' il momento clou della serata. Partono i cori. Questa cena è diversa dalle altre. Di solito si sentono i soliti 4 o 5 cori, ma stasera è diverso. Stasera decidiamo di dare una rispolverata molto ampia al nostro repertorio. Così, dopo aver dedicato un piccolo ritornello a tutti i presenti, cominciano ad essere laniciati dai soliti ingoti, le più vecchie strofe degli inni Tozza Boys. Ovviamente si parte con l'inno che è diventato famoso in tutta la regione (è vero, non lo scrivo tanto per scrivere): "Mi sveglio la mattina alla Tozzona, il pomeriggio sono alla Tozzona, la sera alla Tozzona, cantando a squarciagola, fanculo via paso e i paso boy...". Niente da dire, il frastuono di questo ritornello è devastante. Sale in cattedra la voglia di urlare e di ballare di tutti: così si ripropongono i pezzoni più vecchi, quelli da pelle d'oca. Come ad esempio il celbre coro delle serate Pampero che recita così: "Come ogni sabato vero vado al pampero, Tobia il barista, Dalmo Sera il loro gruppo, ci sono gli ubriachi, non manca più nessuno, solo non si vedono i paso boys..". Sembra che il pavimento stia per cedere quando questi quindici scaposciati cominciano a saltare mentre continuano a uralre a perdifiato. Concludiamo la nostra opera cantando alcune strofe della celebra canzone: "In un bar che non ci vuole". Dopo esserci ricomposti, ci accorgiamo che è arrivato il momento del caffè. Ovviamente non esiste cena in cui si beva un caffè, senza un successivo ammazza-caffè. Così ci schieriamo tutti al bancone. Anima nera, limonccello, vodka liscia, vodka alla menta, amaretto di Saronno. Dopo pochi istanti dal brindisi, decidiamo che non esiste cena in cui si beva solo un ammazza-caffè. Riordiniamo e ribrindiamo. Qualcuno impietoso grida: "non c'è due senza tre e il quattro vien da sè!". Così, riririordiniamo e ririribrindiamo. Paghiamo, salutiamo lo zio di Edo che ci sopporta in queste serate, e ci avviamo verso l'uscita. Qualcuno decide di sfidare un amico all'alcol test. Meglio sorvolare sul punteggio bifido di Fedro. Ci si aspettava di più. :-) Ce ne andiamo, alcuni vanno a ballare, altri concludono la serata a loro modo. Niente da aggiungere. Chi ha fatto parte di questo gruppo sa cosa significa essere un Tozza Boys. Ne abbiamo passate talmente tante insieme, che bisognerebbe scrivere un libro per raccontarle (potrebbe essere un'idea!). Concludiamo la serata urlando come pazzi in libertà: "nessuno è come noi, mettetevelo in testa!".

giovedì 17 dicembre 2009

che bottA di culo!



LA fortunA hA girAto dAlla nostrA!

Quanti rimpianti per il Bar Luisa in questo campionato.
Si potevano battere tutte le squadre con cui abbiamo giocato. Pensate che l'unica partita finita con un distacco superiore a due reti è stata la prima, contro la Gelateria Ferri che poi ha dimostrato di non essere forte quanto noi.
Ripenso alle prime 8 uscite ufficiali del Bar Luisa: 3 vittorie, tutte all'ultimo minuto. Quella contro la New Team dove sono serviti due tiri sporchi per riuscire ad agguantare i tre punti, quella sentitissima contro l'Imola Asd dove è servito un colpo di nuca di Mazzanti per vincere, infine quella di Lunedì scorso contro l'MF Sport, quando Salvatori ha deciso di sfondare la difesa avversaria e di permetterci di "gufare" le due partite che ci potevano far salire nella categoria che conta.
Oltre le 3 vittorie ci sono state le 3 sconfitte: contro Gelateria Ferri, come detto, Arcella e Ristorante al Pescatore.
Infine abbiamo rimpianto tantissimo le occasioni sprecate contro Bar Boccia, partita nella quale avevamo ribaltato il risultato a un minuto dalla fine, e Rocca Guelfa quando il parziale per un momento è stato di più 4 per noi.
Pazienza, abbiamo pensato. Probabilmente non ci meritiamo la Serie A, se non abbiamo saputo sfruttare certe occasioni. Ci giocheremo la Serie B con l'obiettivo di vincerlo per presentarci nella prossima stagione ai nastri di partenza insieme alle squadre d'elite.
Le speranze che avevamo, per salire da subito di categoria, erano due: che l'Arcella e l'Imola Asd non vincessero i rispettivi scontri diretti.
L'Arcella era ospite dei vincitori del girone, che venivano da 7 vittorie in altrettante partite: il Ristorante al Pescatore. I padroni di casa, hanno deciso tuttavia di presentarsi al campo con una formazione rivoluzionata rispetto alle ultime uscite: il portiere titolare in campo, il difensore più forte in porta e alcuni giocatori dalle doti tecniche discutibili schierati in avanti. Fatto stà, che il miracolo che doveva avverarsi per portarci in alto non è avvenuto: Arcella espugna il campo degli Zello Boys con due reti di vantaggio. Che vuoi farci?
L'altra partita chiave per le nostre speranze era quella che si disputava a Campanella tra Rocca Guelfa e Imola Asd. I "Guelfesi" fanno intuire dalle prime battute di gioco, che non sono venuti a Imola per regalare tre punti ai padroni di casa: la partita è molto combattuta e a fine primo tempo i nostri amici del Toro Loco vincono meritatamente per 3-2. Nel secondo tempo però gli ospiti creano moltissime palle gol e vanno in rete ripetute volte: la partita finisce con un netto +3 per Castel Guelfo.
La tanto evocata bottA di culo c'è stata.
Di festeggiare però non ce la sentiamo. Purtroppo ieri sera è stata tagliata fuori la squadra dell'Imola Asd dal girone che conta. Non tanto per demeriti suoi, ma per antisportività altrui. Si ringraziano vivamente per questo motivo le squadre: dell'MF Sport, che ha deciso di non presentarsi al campo la scorsa settimana per la partita decisiva contro l'Arcella, penalizzando oltre sè stessa anche le altre squadre del girone, assegnando tre punti facili facili a tavolino alla squadra dell'amico "Mastro" che ha potuto scavalcare in classifica Bar Luisa, Gelateria Ferri e Imola Asd; e la rosa del Ristorante al Pescatore, che per tutta la durata del campionato si è comportata coerentemente facendo scendere in campo i giocatori migliori, senza reglare punti agli avversari (anche se la classifica glielo avrebbe permesso), ma che ieri sera ha deciso di "cazzeggiare" schierando non tanto le riserve, quanto giocatori di movimento in porta e portieri in attacco. Per questi due motivi la rispettabilissima squadra dell'Arcella, che non dimentichiamoci ha vinto sia contro il Bar Luisa che contro l'Imola Asd, si è ritrovata in Serie A senza aver praticamente giocato le ultime due partite.
Complimenti veri al Castel Guelfo che, già qualificato, è andato ad onorare sportivamente l'incontro di ieri sera giocandosela fino alla fine con l'Imola Asd che ha lottato per 8 partite del girone, non per 6, e si è vista esclusa dalla serie A.
Comunque, tralasciando le polemiche, guardiamo in casa nostra: ora ci aspettano 9 partite di fuoco, il nostro nuovo obiettivo è quello di non arrivare tra le ultime 2 del campionato: in questo modo potremmo salvarci e disputare i play off per tentare di vincere il titolo.
Prossimo appuntamento per il Bar Luisa il 24 Gennaio 2010 in coppa alla palestra dell'Itis: o si vince o si va a casa.
Per cui, adesso, cominciamo ad allenarci un pò e proviamo a evitare di arrivare all'ultima giornata con la speranza di una bottA di culo. Perchè non sempre accade.
In ongi caso, facciamoci i complimenti: l'obiettivo era salire di categoria o fare i 12 punti. Anche se ne abbiamo totalizzati solo 11, godiamoci questa piccola vittoria e onoriamo sempre e comunque i colori della nostra maglia.
Forza Bar Luisa!

mercoledì 16 dicembre 2009

LA VITTORIA DEL GRUPPO



MVP: Salvatori............ scusate la foto!:-)

L'arbitro indica che i minuti di recupero sono due...ed il risultato è li, impietoso, 5 a 4 per l'MF Sport.
Ecco la solita sconfitta casalinga, la solita rimonta subita, la solita beffa annessa alla più classica delle delusioni.
"Ci toccherà mandare un messaggio a Dave e agli altri assenti, dicendo loro che ormai siamo fuori, siamo in serie B" pensa qualcuno. Ma no, questa volta non va così, no questa volta è diverso.
Questa volta c'è ancora la neve ancora sul campo, questa volta i ragazzi alle 20,45 sono già cambiati, pronti e concentrati tantè che la partita inizia alle 21,22 con 8 minuti di anticipo. Pesano le assenze: Bomber Deiv ci abbandona per impegni di serie D(qualcuno all'interno dello spogliatoio lo definisce addirittura INFAME), Dino è febbricitante e ci lascia quasi senza palloni(grazie Mauro), Capitan Mirri non presenzia e Borini è squalificato....no è in Puglia.
Siamo rimaneggiati e Capoccia Battilega, per far fronte ai problemi di formazione, si mette in gioco indossando la maglia numero 14 e decide di affidare la panchina al nostro UomoRagno Fedrigo(il confronto con Walter Zenga nasce immediato: dalla curva alla panchina passando per la porta).
Si parte forte con il quintetto Cavallo, capitano per l'occasione, Battilega, Salvatori, De Luca, Mazzanti ed è proprio quest'ultimo che con un ottimo diagonale ci porta in vantaggio. Una volta subito l'abitudinario pareggio, il Bar Luisa si scatena: punizione di Rio, destro di Diego, ottima imbeccata di Petro ancora per Rio ed è 4 a 1.
Un risultato tondo che viene accompagnato da altre eccelse azioni che vedono protagonista Alex e Pirazzini, ed il solito palo (è il nostro 23 a colpire il montante dopo un diagonale mancino). Il primo tempo si conclude però sul 4 a 2, ma tutti sanno che non è il momento di abbassare la guardia, considerando tutte le rimonte già subite. Forse questa consapevolezza non basta.
Perchè se il primo quarto d'ora della seconda frazione è quasi nullo, con l'MF che attacca ma non crea grossi pericoli, in seguito comincia il teriodo del terrore: 4 a 3, 4 a 4, 4 a 5.
In curva si vocifera che sia colpa dell'arrivo di Simona Giovannini, ma sono solo fattori scaramantici, purtroppo a sbagliare siamo noi, incapaci di gestire il risultato.
"Ci toccherà mandare un messaggio a Dave e agli altri assenti, dicendo loro che ormai siamo fuori, siamo in serie B" pensa qualcuno. Ma no, questa volta non va così, no questa volta è diverso.
Battilega si trasforma in Provvidenza e ricevendo un pallone dalla sinistra lascia partire un destro di prima intenzione che batte il portiere fino a quel momento miracolato e miracolante. 5-5.
Ultimi scampoli di match: Diego insiste, Diego irrompe.....DIEGO SEGNA!!! Ed è in quell'istante che si capisce che non c'è più tempo per subire l'ennesima rimonta ma c'è tempo e voglia solo per esultare sotto la curva, la quale nonostante il freddo artico, ci trasmette tutto il suo calore.
La prima vittoria casalinga, proprio all'ultima giornata, proprio forse, quando serviva e che sperando, varrà il passaggio in "serie A".
Sì perchè ora nei messaggi post partita a Dave e agli altri assenti scriveremo: " Confidiamo negli altri risultati, noi abbiamo fatto ciò che era necessario......ma comunque vada è stato un successo"

Rosario De Luca

lunedì 14 dicembre 2009

In bocca al lupo Boro!



"In bocca al lupo campiò"
"Boro, rompigli il culo"
"Bar 2000 con te"
"Non mollare mai!"
"Insegui i tuoi sogni e rendili realtà"
"Usa la testa!"

Ecco alcune frasi che da ieri sera Marco Borini (sopra in una foto veramente oscena) leggerà e rileggerà sul pallone che gli amici gli hanno regalato prima di partire per la sua nuova avventura.
Me lo immagino già, Boro. Si sdraia sul suo letto dopo una giornata di allenamento e pensa, con un pò di nostalgia, a casa sua e ai suoi amici.
Già proprio a loro, gli amici. Quegli amici che conosci da una vita, da quando una mattina di tanti anni fa i tuoi genitori ti dissero: "Oggi è un giorno importante, oggi inizia la scuola! Vedrai quanti amichetti simpatici conoscerai".
Quegli amici con cui sei cresciuto, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Sono loro le persone con cui hai condiviso tutto: dalla merendina delle elementari, alle prime uscite di gruppo alle medie; dalle partitelle a pallone in giardino, agli interminabili "nascondini"; dalle prime conquiste amorose, alle vacanze insieme in posti che conosci ma che, grazie a loro, ti sembrano di un altro continente, di un altro mondo, di un altro pianeta.
Si immaginerà quali fatti staranno accadendo tra le mura di quel piccolo bar della Pedagna dove ogni giorno ci si ritrova tutti per stare in compagnia, per dire due cazzate insieme dopo la propria giornata scolastica o di lavoro. Ricorderà i pomeriggi persi a giocare a carte e sorriderà quando capirà che i suoi debiti con il Ker, per i troppi "Sette e mezzo" persi, ormai sono estinti. Ripenserà a tante serate di gruppo, dai capodanni scorsi, alle cene di Natale fino alle uscite in discoteca, come ad esempio è successo Sabato scorso.
Certo, penserà tanto Marco. In realtà però lo sa benissimo che tutti i suoi amici, anche se vivono a circa 800 km da dove abita lui, ci saranno sempre, comunque vadano le cose.
Allora Boro andrà avanti e non penserà troppo a quello che si è lasciato alle spalle, perchè, a differenza di tanti altri lui, ha un sogno e uno scopo: giocare a calcio.
Trasferendosi ad Ostuni ha un'opportunità gigantesca, di quelle che capitano una sola volta nella vita e che non si possono sprecare perchè si è troppo distratti da pensieri nostalgici. Lui lo sa. Lo sa bennissimo. Conosce già quello che sarà il suo percorso lontano da casa, suo cugino gli ha raccontato tutto. Fabio gli ha già spiegato che il trucco per continuare è guardarsi avanti e mai indietro: il consiglio che ha ricevuto sarà il chiodo fisso del primo periodo della sua nuova avventura.
Le altre preoccupazioni che ci ha confidato prima di prendere la decisione definitiva svaniranno ben presto: condizione fisica, distacco troppo lungo dalla palla, lontananza eccessiva dal ritmo partita. Tutti elementi secondari che con il minimo sforzo Marco riuscirà ad aggirare perchè sappiamo tutti che lui è forte: cazzo se è forte!
Per cui siamo sicuri che la sua nuova avventurà nella serie D Pugliese sarà, oltre che l'esperienza più importante della sua vita, un successo.
Quindi, evitando di fasciarci troppo la testa, pensiamo che a Natale sicuramente lo riabbracceremo e gli stringeremo anche la mano perchè ci darà notizie positive sul suo inserimento nella nuova realtà.
Per il resto caro Boro, te l'abbiamo dimostrato: i tuoi amici ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre, comunque sia, comunque vada. Vivi la tua avventura e dai sempre il massimo. Siamo tutti convinti che ce la farai.
Forza Boro, in bocca al lupo per tutto. Ti vogliamo bene!

venerdì 11 dicembre 2009

SCUSATE IL RITARDO!


Non tutti siamo Shevchenko, non tutti siamo Pato. Non è da tutti entrare in un campo, dove lo scopo e far finire quel benedetto pallone in findo alla rete e, e riuscirci alla prima occasione.
Questo è il sogno di tutti, questo era anche il sogno di Petro.
Siamo a luglio, forse ad agosto, quando viene stilata la rosa che avrebbe partecipato all'AICS e senza ombra di dubbio si decide di puntare su Maz e Petro come centravanti. Il primo ci fa presente che non ci sarà alla maggioranza delle gare per i suoi impegni calcistici( il tempo poi dimostrerà l'esatto contrario), il secondo invece, è carichissimo.
Precampionato: il primo inizialmente fa fatica, il calcetto, a suo parere, non è per lui, il secondo segna, si sbatte, corre e recupera.....è felice insomma.
Forte del momento di forma il nostro attaccante lampadato sceglie la numero 9 come C.Ronaldo, ma anche come Superpippo, il mitico Marco o i più recenti Eto'o e Ibra. Un' investitura imporartante, pesante, ma sente di poterla portare a termine e con buona riuscita.
Inizia il torneo: la prima uscita è famosa più per la tensione di Alex che per le sue giocate (nonostante un primo tempo di buona quantità). Le 2 successive ci vedono vittoriosi, ma per Petro il goal non arriva e qualche mugugno inizia a farsi sentire, soprattutto nei confronti di Mister "Capoccia" Battilega e delle sue scelte.
Archiviato il pareggio con il Bar Boccia, arriva una sconfitta in casa dell'Arcella dove il nostro 9 tocca il campo di gioco davvero poco, troppo poco.
Troppo poco, per lui personaggio orgoglioso e sicuro delle sue capacità come solo un calabrese DOC sa essere.
Il goal non è più un sogno ma diventa un'ossessione ed è risaputo che più lo vuoi e più non viene, più lo cerchi e più non lo trovi perchè l'agitazione vince di gran lunga la lucidità tantè che ti porta a sbagliare anche le cose più semplici, come succede per esempio contro il Pescatore. E poi arriva l'8 dicembre: sarà che è il giorno della Madonna, sarà che la mancanza del bomber Sarti lo riempia di responsabilità, sarà che l'assenza di quello "spaccaballe" di Rio, che durante i match non gli perdona mai nulla, lo renda più sereno... fatto sta che dopo una buona prestazione (gioca da laterale per far spazio a Borini in attacco) arriva la sua occasione, quella che attendeva da tempo: risultato di 6 a 5 per i padroni di casa della Rocca Guelfa, l' arbitro fischia un tiro libero ed è lui a prendere il pallone in mano e squadra sulle spalle. Rincorsa, tiro e palla nell' angolino, in zona Cesarini, regalando un punto prezioso al Bar Luisa. Finalmente il sogno si realizza e l'ossessione svanisce.

Ora Alex giocherà sicuramente più tranquillo e disinvolto e tutto per lui sarà più semplice, proprio come succedeva nel precampionato.
Quindi scusategli il ritardo e quando lunedì sarete alla Tozzona a tifare per lui e il Bar Luisa nell'ultima decisiva partita contro l'MFSport non fateci caso se dovesse indossare la maglia con il numero 16.In tal caso la 9 sarebbe ancora sporca........... ma noi, caro calabrese scaramantico, non ci crediamo!!!!!!

Rosario De Luca

giovedì 10 dicembre 2009

Bar Luisa: la situazione.

Pizzeria La Rocca Guelfa- Bar Luisa 6-6.
Grazie a questo punticino, il Bar Luisa in questo momento si porta a quota 8 in classifica. Il problema è che prima della nostra squadra ce ne sono altre 5, il che vuol dire che se il campionato finisse oggi, e non la prossima settimana, dovremmo giocare nella "Serie B" dell'Aics.
Siccome non ero presente alla partita riporterò rapidamente quello che è successo al campo da gioco, trascrivendo quello che mi è stato raccontato.
Le assenze di De Luca e Sarti preoccupano molto i ragazzi di Battilega nel pre- partita. La squadra si presenta al campo di Castel Guelfo con Cavallo, Sabatini, Petroni, Mazzanti, Borini, Pirazzini, Salvatori e Mirri pronti a tentare l'impresa della vittoria in trasferta (vittoria che manca dal match contro l'Imola asd a inizio novembre).
Pronti via e in un quarto d'ora i "Blu" si portano sul risultato di 4-0 a loro favore. Le voci parlano di uno scatenato Borini (probabilmente alla sua ultima presenza con la squadra data la sua imminente partenza per la Puglia) che segna, fa segnare, crea gioco e subisce tantissimi falli.
La svolta sembra arrivare al momento del primo gol dei padroni di casa, quando un giocatore Guelfese impatta una palla lunga con un colpo di testa che si insacca all'incrocio dei pali. Comincia la rimonta. Il primo tempo finisce sul punteggio di 2-4. La seconda frazione si apre con il Bar Luisa che sfiora il gol in diverse circostanze, ma che viene schiacciato dal gioco avversario che viene premiato con la rete del 3-4. La risposta degli Imolesi non si fa attendere e viene riportata una distanza di due reti. 3-5.
Seconda svolta del match. Borini, all'ennesimo fallo ricevuto, perde la testa e si mette fronte a fronte con un avversario: l'arbitro, manco a dirlo, estrae subito il cartellino rosso per il nostro attaccante. Così, in pochi minuti, il risultato viene stravolto: 6-5 per i "Guelfi".
Mancano pochi minuti alla fine e il Bar Luisa comincia un pressing forsennato che si concretizza grazie a un tiro libero nel finale, ben calciato da Petroni che finalmente si sblocca in classifica marcatori. 6-6. Partita finita.
Restano tanti rimpianti a noi del Luisa: si vinceva 4-0, Borini stava disputando un ottimo incontro e purtroppo ha perso la testa quel poco che basta per concludere la partita anzitempo.
Pazienza, è andata così, tutti hanno dato il massimo e questo è quello che conta.
Ora, per accedere alla "Serie A", il Bar Luisa deve assolutamente battere l'Mf Sport, e sperare che l'Arcella perda dal Ristorante al Pescatore. Se questo accadrà, allora le porte della categoria importante si apriranno, altrimenti disputeremo un campionato di livello leggermente inferiore, con l'obbiettivo di finire tra le prime due della classe per poter essere promossi, la prossima stagione, nel girone dei "forti".
Un appello a tutti i tifosi del Bar Luisa: nell'ultima partita con l'MF sport, abbiamo bisogno del vostro sostegno. Venite a tifare per noi, come avete sempre fatto, questa crisi si può scacciare anche grazie al vostro aiuto.
Insieme ce la possiamo fare.

martedì 1 dicembre 2009

Forza ragazzi, nulla è perduto!

Bar Luisa- Ristorante al Pescatore 4-5.

Come ogni settimana siamo qui a commentare la partita della squadra.
Purtroppo non è andata come speravamo, per qualche minuto abbiamo veramente sfiorato l'impresa, ma alla fine hanno vinto i più forti. Questo è il calcio, questo è il calcetto.
Il Bar Luisa gioca in casa, dove non ha ancora vinto una partita e ha totalizzato la bellezza di 1 punto.
E' il compleanno di Rio, il nostro 23, il desiderio di tutti è quello di fargli un bel regalo di compleanno e portare a casa 3 punti che per morale e classifica farebbero comodo, eccome se farebbero comodo!
Battilega deve fare a meno di Mirri e Salvatori per impegni di lavoro e Cavallo out per infortunio. Per questo motivo viene schierato tra i pali un fantastico Alessandro Fedrigo, e viene convocato il nuovo acquisto Marco Borini.
Quintetto iniziale composto da Fedrigo appunto, Sabatini ultimo uomo, Sarti e De Luca sulle corsie laterali e Petroni in avanti. Gli avversari del Pescatore rispondono con un classico (per loro) Bartolini, Bassi, Dari, Visani, Amadori.
Pronti via e la prima occasione per segnare, come in ogni partita, capita ai ragazzi in maglia blu: palla recuparta dalla difesa che lancia Petroni in contropiede a tu per tu con il portiere ospite, ma purtroppo la nostra boa sbaglia il primo controllo e da modo alla difesa di recuperare. Il Luisa è più grintoso e al quinto minuto di gioco trova il vantaggio con un diagonale dalla sinistra di Sarti che infila l'angolino.
I bianco verdi cominciano a rendersi pericolosi. Ad ogni conclusione che scagliano verso la porta di Fedrigo schierano sempre un uomo libero sul secondo palo: azione tipica del calcetto.
Nonostante il loro gioco e il loro pressing alto sui portatori di palla, i padroni di casa raddoppiano all'undicesimo. Percussione centrale di Sarti e gol. 2-0.
Il doppio vantaggio dura poco, pochissimo. Al ventesimo minuto gli ospiti riescono già a trovare il gol del sorpasso 2-3. Le loro reti, come detto, arrivano in modo molto simile: palla sul secondo palo e gol.
Al minuto 21' l'episodio che forse cambia la partita: contropiede del Bar Luisa, De Luca a tu per tu con Bartolini viene steso da dietro. L'arbitro non fischia neanche il fallo, Rio giustamente protesta, viene ammonito, ma quando si allontana borbotta qualche frase ingiuriosa che viene colta dal direttore di gara che estrae immediatamente il cartellino rosso. In precedenza, tra l'altro, il signor Marconcini (credo) aveva estratto un giallo a Sarti per proteste dopo che era stato fermato fallosamente per tre volte nella stessa azione senza che queste scorrettezze venissero redarguite. Da quel momento in poi, è cominciata una guerra tra il numero 7 blu e la giacchetta nera di Castel del Rio.
Battilega decide di giocare gli ultimi minuti del primo tempo con Borini in campo. Nel periodo in cui i padroni di casa devono pagare l'espulsione di De Luca giocando in inferiorità numerica, proprio Borini trova un gran gol liberandosi dalla marcatura di Bassi con un tocco a seguire e infilando Bartolini in unscita. 3-3 a fine primo tempo.
La ripresa si apre nel segno degli ospiti che riescono subito a passare in vantaggio. Tiro dalla distanza di Dari che colpisce letteralmente Bassi appostato, male, sul secondo palo: ne esce un tocco, forse di braccio, forse di coscia, beato chi lo sa, che spiazza Fedrigo. 3-4.
Ancora un attacco degli ospiti, ancora un gol: 3-5.
Il finale vede il Bar Luisa schiacciare nella propria metacampo Amadori e compagni: dall'assedio e dal pressing dei padroni di casa nasce solamente una rete su calcio piazzato. 4-5.
La partita finisce così, tra rimpianti dei padroni di casa per qualche occasione sciupata (anche se non troppe), e qualche ricriminazione verso l'arbitro che, sinceramente, in certe occasioni penalizza un pò il gioco. In più, per l'ennesima volta, il primo tempo è durato ben 45 secondi in meno dei 25 minuti di gioco regolamentari. Insomma, questi signori che vengono ad aribitrarci potrebbero almeno rispettare le regole, oltre che farle rispettare.
Per il resto, bisogna fare i complimenti al Ristorante al Pescatore, l'unica squadra veramente forte del girone, probabilmente l'unica partita, di quelle giocate finora, che si poteva perdere. Pazienza, il nostro girone ormai ha preso questa piega.
Ora arrivare fra le prime 5 della classifica è una missione al limite del possibile. Per farcela serve un'impresa a Castel Guelfo dove saranno assenti Sarti, De Luca e Cavallo. In più bisogna vincere l'ultima partita in casa contro l'Mf Sport, anche lì mancherà Sarti.
Infine vorrei fare un applauso a tutti coloro che sono scesi in campo ieri sera e anche ai ragazzi che ci hanno sostenuto: dai tifosi al mister, fino a Edo che ieri è venuto in panchina per stare vicino alla squadra. Complimenti, avessimo avuto questo spirito anche contro l'Arcella avremmo 3 punti in più in classifica e qualche speranza di farcela in più. Comunque, nulla è perduto, a Castel Guelfo vi chiedo l'impresa: fatelo per gli assenti, fatelo per voi, il sogno di giocare nel girone che conta non può finire qui. Possiamo e dobbiamo farcela.
Forza ragazzi, nulla è perduto!

lunedì 30 novembre 2009

Tanti auguri vecchio cuore!


La scorsa settimana è volata via senza che ce ne accorgessimo.
In primis abbiamo assistito alla triste sconfitta del Bar Luisa che ha gravemenete influito sul morale della squadra, che però ha prontamente reagito indicendo una riunione tecnica nella quale sono stati chiariti diversi dubbi.
Stasera, ricordo a tutti, è in programma il big match contro il Ristorante al Pescatore, l'unica squadra ancora imbattuta del toreneo Aics Imola. Caclio di inizio ore 21.30 al campo Tozzona. Si pregano i numerosi tifosi del Bar Luisa di assistere ed incitare i propri amici nella delicatissima sfida di questa sera.
Cambiando argomento, vorrei sottolineare il fatto che mi sia stato chiesto di ricominciare a pubblicare le "pagelle del sabato sera". Siccome questa richiesta è nata da due personaggi di spicco del mondo notturno, come Linda e Jacopo, vorrei annunciare ufficialmente che d'ora in poi, verranno pubblicate le pagelle di chiunque ne abbia voglia: se il sabato qualcuno va al burro (ad esempio) è liberissimo, anzi è OBBLIGATO, a scirvere l'elenco dei presenti col relativo voto e commento, in modo che tutti possano sapere cos'è successo nella vostra serata.
Ovviamente, mandate a me il documento alla solita mail (davefdl@libero.it) e verrà inserito un nuovo post senza censure nel nostro blog. Siccome per vari impegni non saremo mai tutti presenti alla stessa serata, anche se l'augurio è quello, propongo di rimanere d'accordo così. Aspettiamo tutti le vostre adesioni e i vostri racconti delle serate!
Infine, vorrei usare due righe per un amico. Come sapete, il 30 Novembre, è il compleanno di "Rio", quindi vorrei fargli i migliori auguri di buon compleanno da parte mia e da parte di tutti gli amici del bar!
Ieri pomeriggio, vigilia del suo anniversario di nascita, il nostro amico partenopeo ha affrontato una giornata da leone che, solo per voi, sarà raccontata in esclusiva su bar2000guys.blogspot.com.
Sveglia ore 13.45, la fame chiama nonostante il sonno sia pesante. La sera precedente c'è stato il Burro quindi bisognerebbe dormire per almeno 10 ore di seguito.
Trasferimento presso Bar 2000 dove assiste e "gufa" spudoratamente alle partite di calcio di Serie A Cagliari- Juventus e Internazionale- Fiorentina. Per la cronaca la "gufata" è riuscita solo a metà.
Ritrasferimento presso Bar Guardie e Ladri, dove confeziona la bellezza di 6 campari e vino in poco più di due ore. In tale periodo ottiene anche una sonora batosta, al vecchio gioco "calcio balilla", dal suo amico Dave che lo annienta letteralmente. Alex Petroni testimone dell'evento.
Riritrasferimento, questa volta presso Pizzeria Toro Loco, dove Luca Ciaccioni sforna tre pizze: una per lui, una per Dave e una per Jacopo.
Ririritrasferimento presso Bar 2000 dove viene consumata la cena, accompagnata da due bottiglie di birra. Durante tale cena, si vocifera che si sia alzato su una sedia e abbia intonato il canto: "O surdato 'nnammurato", alla visione del suo compaesano Ker. Queste voci tuttavia non hanno trovato alcuna conferma.
Piazzamento in terza fila per assistere alla partita di calcio Catania- Milan, durante la quale ha subito numerosissimi e repentini cambi d'umore: dall'euforia del primo tempo (probabilmente non dovuta al gioco spettacolare del Milan), alla depressione dopo il trentesimo minuto della ripresa quando si è accorto che la sua squadra non aveva ancora effettuato un tiro verso l'osticissima porta del Catania, allo sconforto all'ingresso in campo dello "zoombie rossonero" Huntelaar, all'improvviso doppio delirio regalatogli per il suo compleanno proprio dal moribondo olandese. Si sono assistiti anche a momenti di gioia testimoniati da ripetuti cori di incitamento al Milan e al biondo fuoriclasse che ha risolto la partita.
In seguito, la serata si è conclusa allo scoccare della mezzanotte, quando il barista del Bar 2000 ha voluto offrirgli un Coca e Rum simbolico per festeggiare il suo ventunesimo compleanno. Infine, dopo il brindisi e dopo aver subito il classico "Auguri e vaffanculo" dai suoi amici, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni sulla partita del Bar Luisa di lunedì sera.
Spera di vincere Rosario, vuole vincere, per farsi un bel regalo di compleanno e andare a festeggiare con gli amici nel post partita.
Non sappiamo se stasera vinceremo, ce la metteremo tutta, in ogni caso tutti noi ti facciamo i nostri migliori auguri! Buon compleanno vecchio cuore!

mercoledì 25 novembre 2009

Analisi di una sconfitta: Arcella- Bar Luisa 5-4.

Proprio cosi, analisi di una sconfitta.
Sinceramente, per la grinta e la determinazione che avevo visto negli occhi e nell'atteggiamento di tutti nelle partite contro Bar Boccia e Imola Asd, non mi aspettavo uno scivolone così brusco ieri sera.
Al campo della bocciofila riusciamo, per la seconda volta in 5 partite, a presentarci al gran completo: nessuna assenza, siamo tutti e 9 a disposizione di mister Battilega. Per la seconda volta che abbiamo l'intera rosa pronta a calcare il terreno di gioco, perdiamo. Sarà un caso?
La partita inizia dopo un buon riscaldamento collettivo. Il quintetto iniziale è composto da Cavallo, Pirazzini, Sabatini ultimo uomo, De Luca e Sarti schierato da boa.
La partenza a dire il vero è positiva: buon possesso palla, nessuna fretta di segnare, tranquillità assoluta in difesa, guidata da Sabatini, che nel primo tempo neutralizza lo spauracchio di serata, bomber Dune. Come al solito le prime occasioni da gol le creiamo noi. Da segnalare tiri verso la porta di De Luca e Sarti che da fermo riesce anche a colpire un palo.
Ovviamente, come sempre accade, al primo acuto dei padroni di casa subiamo gol. Calcio di punizione da poco dopo la linea mediana del campo: tiro lento ma preciso del loro numero 11. 1-0. Da rivedere la barriera a 1, il posizionamento della difesa e del poritere. Probabilmente sbagliano tutti e 5 i giocatori in campo.
Comunque sia, reagiamo alla grande. Prima, con un contropiede ben manovrato, sfruttiamo un 3 contro 2 con ottimo movimento di Pirazzini. Sarti preferisce però servire De Luca che apre il piattone e infila il gol del pareggio. 1-1.
Poi sfruttiamo un calcio d'angolo: palla a Mazzanti che cerca il secondo palo e trova la deviazione di Sabatini abilmente appostato. 1-2.
Il primo tempo si conclude così, con poche occasioni per i nostri avversari, con qualche tiro sbagliato da noi e con un paio di azioni di rimessa in vantaggio numerico che non riusciamo a sfruttare. Non sappiamo ancora che pagheremo caro questi errori.
La seconda frazione di gioco si apre con il gol del 2-2. Dune piazza un calcio di punizione concesso forse generosamente dall'arbitro. Responsabilità collettiva nuovamente da verificare.
Sull'azione successiva Mazzanti evita il portiere avversario imbeccando Salvatori leggermente defilato ma con la porta spalancata: il palo ci nega la gioia del gol.
Ancora Bar Luisa, ancora Mazzanti pericoloso non sfrutta un occasione sul secondo palo: se l'avesse rigiocata in mezzo sarebbe stato gol, ma da quella posizione ci stava il tentativo personale. La sortita dell'Arcella viene controllata dalla difesa che rilancia Sarti che salta un uomo e tenta un tiro che viene deviato da un paio di avversari: ancora palo. Sulla respinta "Maz" non riesce ad insaccare, complice la bravura del portiere dei bianchi.
Chi pensate che si sia portato in vantaggio? L'Arcella, nautrale!
Dune sfrutta un uno contro uno con il nostro ultimo uomo e insacca alle spalle di Cavallo. 3-2.
Tra il minuto 35 e il 37, il Bar Luisa riesce a concretizzare un paio di grandi azioni corali. La prima nata da un buon giro palla in difesa e un ottimo gioco di prima di Salvatori e De luca: Sarti finalizza il tutto con un preciso diagonale.
Ancora Sarti riceve da Salvatori e offre un assist a De Luca che, come un rapace, ribadisce in rete. 3-4.
L'Arcella reagisce e su una rimessa laterale, pareggia con una dormita della retroguardia che lascia completamente libero un loro giocatore sul secondo palo. 4-4.
Sale in cattedra Dune che realizza un'altra rete, fotocopia di quella precedenti: uno contro uno con il nostro ultimo uomo e palla nell'angolino.
La partita finisce così: prima di tutto perchè non reagiamo allo svantaggio (neanche un tiro o un'azione pericolosa); poi perchè l'arbitro smette di far giocare le due squadre fischiando anche l'"infischiabile" facendo innervosire ulteriormente le squadre e permettendo a Dune di infierire nel risultato con tre tiri liberi: Cavallo però, sbarra la strada al forte giocatore dell'Arcella.
Finisce dunque 5-4. La delusione è tanta e la classifica si accorcia. Adesso per passare il turno ci serve un'impresa. Il Ristorante al Pescatore, che non ha ancora pareggiato una partita, viene a farci visita lunedì prossimo. Avversario peggiore non poteva capitarci.

Note positive della partita: il primo tempo. Abbiamo giocato molto meglio che nel secondo, pochi falli, tanto possesso palla, poche occasioni concesse e ci siamo resi pericolosi tante volte. I tiri liberi che concediamo nel secondo tempo vengono parati da Cavallo.
Note negative: secondo tempo senza grinta. Nessun tentativo di reagire al loro ultimo vantaggio. Troppe situazioni davanti alla porta non sfruttate a dovere: i tre contro due e i due contro uno che non abbiamo concretizzato ieri sera sono stati tantissimi. Bisogna cominciare a giocarla al compagno libero in quelle occasioni. Abbiamo concesso a Dune almeno 6 uno contro uno con il nostro ultimo nel secondo tempo, cosa che nel primo tempo non era succesa dal momento che lo pressavasmo in due. Troppi falli fatti e pochi subti. Troppo nervoso da parte di tutti.

Infine vi comunico che venerdì sera ore 21 ci troveremo al bar per una bella chiacchierata di gruppo.
Le pagelle di ieri sera veranno pubblicate se i presenti alla partita avranno voglia di esprimersi.
Scusate per la tristezza con cui ho scritto questo articolo, ma sono veramente giù di morale. Non mi aspettavo una batosta come questa.
Ciao a tutti, sempre uniti comunque sia comunque vada!

lunedì 23 novembre 2009

Il punto della situazione


Per impegni vari, non sono riuscito ad aggiornare il blog questa settimana.
So che per voi è stata una sofferenza atroce non leggere novità, per questo vi chiedo scusa.
Fondamentalmente gli ultimi sette giorni non hanno portato grandi notizie, dopo la partita di calcetto del campionato aics, direi che non è successo granchè!
Qualche parola la vorrei spendere per il nostro amico Jacopo che, come ben sapete, ha trovato lavoro da barista in un bar molto noto sulla "Montanara"(in alto potete ammirarlo in una foto di repertorio).
Ebbene, mi è capitato di recente di passare proprio da questo bar e di ordinare un aperitivo. Sinceramente non pensavo che dopo neanche due settimane da barista, il nostro amico, risultasse così bravo dietro al bancone.
Prima di tutto perchè con i clienti ho notato che ci sa fare: appena entrano sorrisone, buongiorno d'ordinanza o il calssico "ciao" più confidenziale seguito dal "ha bisogno? mi dica pure!". Ok, qualcuno obbietterà su questa mia considerazione dicendo: "eh, grazie al ca..o, è il suo lavoro, lo pagano per quello". Invece no, sono troppi i baristi che appena entri ti guardano come se gli facessi un dispetto, bravo Jacopo continua così!
Poi il ragazzo sta imparando a destreggiarsi con disinvoltura tra la macchina del caffè, le bottiglie di vino e i cocktail, che spesso gli vengono ordinati, senza alcun tipo di difficoltà. Quanti baristi alle prime armi avete visto nella vostra vita muoversi con cosi tanta sicurezza? Io personalmente pochi, i ragazzi alle prime armi di solito per farti un semplice caffè rischiano di metterci due minuti, oppure per un semplice bicchiere di vino ti fanno aspettare cinque minuti perchè non sanno aprire la bottiglia!
Inoltre, detta tra di noi, quando ordiniamo l'aperitivo lui ci tratta sempre con un certo favore, riempiendo i bicchieri fino all'orlo e indicandoci il piattino degli stuzzichini da sgranocchiare.
Infine, anche se a voi non ve ne potrà fregar di meno, Jacopo torna ufficialmente allo stadio! Questa si che è una gran notizia per noi tifosi dell'A.C. Milan di Milano!
Tutta questa sviolinata nei confronti di Ronchi, l'ho voluta inserire nel blog perchè, a mio modestissimo parere, se la merita. Personalmente lo trovo in gran forma e sono molto contento per il nostro amico.
Cambiando tema, l'argomento capodanno per chi resta a Imola, non sta ancora interessando nessuno più di tanto.
Siccome io rimango a casa, perchè purtroppo non ho i mezzi per passare l'ultimo giorno del 2009 lontanto da Imola (se li avessi lo farei!), vorrei sapere da quelli che come me sono costretti a rimanere in zona, se hanno voglia di passare la serata insieme.
Potremmo organizzare qualcosa di più semplice rispetto agli scorsi anni o decidere insieme sul da farsi. Per essere più chiaro, vi faccio un esempio: a me sta bene anche andare a cena fuori e rimanere al ristorante fino a tarda nottata, oppure se qualcuno ha la casa libera rimanere lì a dire delle cazzate fino all'ora di andare in branda. Per me va bene veramente tutto, se qualcuno vuole passare il 31 in compagnia.
Detto questo, vi ricordo l'appuntamento con il calcetto del bar: martedì ore 21.45 calcio d'inizio alla bocciofila, partita Arcella- Bar Luisa.
Un saluto a tutti gente!

martedì 17 novembre 2009

Bar Luisa- Bar Boccia 7-7




E' da ieri sera che penso e ripenso a questa partita.
E' da ieri sera che penso e mi domando se il pareggio sia un punto guadagnato, o, peggio, siano due punti persi.
Riguardo il match e non riesco ancora a capire. Pazienza, intanto provo a raccontarla a chi non c'era scirvendola sul blog, magari riesco ad avere le idee un pò più chiare.

Dopo le due vittorie fuori casa, il Bar Luisa affronta il delicato match contro il Bar Boccia con due vantaggi: due punti in più in classifica rispetto a loro e giocare lo scontro diretto in casa, alla Tozzona.
Mister Battilega cambia formazione di partenza rispetto alle ultime uscite: Cavallo, Sarti, Sabatini più De Luca e Petroni che "sostituiscono" la coppia Pirazzini Mazzanti.
I primi minuti di gioco sono lo specchio di come sarà la partita. Vai te a immaginarlo!
Quattro minuti di fuoco in cui succede di tutto. Il Bar Luisa ha una media di un tiro in porta a minuto, ma Minganti (praticamente un ex, viste le diverse presenze per lui con la maglia di "X-Files") compie quattro prodezze: due volte su Sarti, una su De Luca e una su Sabatini. Sta di fatto che la prima volta in cui il Bar Boccia esce palla al piede dalla propria metacampo va in gol. Gran apertura di Zaccherini che pesca un compagno solo davanti a Cavallo: palla in mezzo e gol della loro punta. 0-1. Gli spettri della partita con la Gelateria Ferri cominciano a farsi vedere. Gran gioco, grandi occasioni per noi, quattro gol per loro. Sarà meglio di no, pensiamo.
Piano piano gli ospiti cominciano a farsi apprezzare per il loro gioco palla a terra. Tecnicamente questi ragazzi sono molto forti, ma lasciano vasti spazi nei quali proviamo ad inserirci con rapidi contropiedi. Per tre volte non sfruttiamo elementari due contro uno con il loro ultimo uomo.
Morale della favola? Altra sortita offensiva dei compagni di Minganti e dopo tre, dico TRE, rimpalli favorevoli, si ritrovano a tu per tu con Cavallo che viene battuto. 0-2. Incredibile.
Proviamo a reagire e dopo sedici minuti troviamo finalmente il gol: discesa di Sarti, palla per Mazzanti che non sbaglia. 1-2.
Comincia un periodo di anarchia totale da parte delle due squadre. Il loro numero 9 vince altri tre, dico TRE, rimpalli in un'azione: con l'ultimo riesce addirittura a superare Cavallo e Sabatini. A porta vuota è un gioco da ragazzi segnare il gol dell'1-3. Mi sembra impossibile, ma è la realtà.
Palla al centro, discesa di Sarti e assist per De Luca: 2-3.
Il time out non serve per schiarire le idee che sono comunque molto appannate. Così, dopo una distrazione collettiva della difesa che non riesce a contrastare Pollino, si va a riposo sul 2-4.
Il secondo tempo comincia con Sarti punta che va subito in gol con un tiro di punta sotto la traversa. 3-4.
Altra azione del Bar Luisa che guadagna d'esperienza un calcio d'angolo: Salvatori appoggia delicatamente in rete. 4-4 dopo neanche cinque minuti. Giusto così.
Il pareggio fa si che saltino nuovamente gli schemi. Di nuovo anarchia più totale, due squadre sistemate in campo alla "Carlona".
Purtroppo bisogna ammettere i limiti del Bar Luisa. Quando la partita si mette in questo modo, ovvero tutti si dispognono in campo senza un preciso ruolo, i ragazzi di Battilega il più delle volte escono dal campo sconfitti. Infatti in men che non si dica, 4-6 per il Bar Boccia. Ovviamente uno dei due gol è stato segnato dopo un'azione con due rimpalli decisivi persi davanti all'area: bisogna lavorarci su, forse non è solo sfortuna.
Gli ultimi dieci minuti sono un assedio alla porta di Minganti. Due occasioni sciupate davanti alla porta del Bar Boccia e tre tiri da lontano. L'occasione più grande per accorciare le distanze ce l'ha Mazzanti che fallisce un calcio di rigore (personalmente ero convinto che fosse l'unico che avesse potuto sengare dal dischetto in quel momento). Il suo tiro viene neutralizzato dal loro "man of the match" Minganti. Si vede che deve andare così, penso.
Invece no. Dopo averci fermato diverse volte in superiorità numerica, l'arbitro Bassi ci fischia un fallo al limite dell'area: è il sesto.
Si presenta Sarti alla battuta del libero da distanza ravvicinata: rincorsa lunga, frenata, Minganti per terra e palla in rete. 5-6.
Ancora discesa degli uomini in maglia Blu, ma la difesa del Bar Boccia rilancia e scatta in contropiede: Cavallo esce per contrastare l'azione e riesce in qualche modo a rilanciare Sarti che si trova a tu per tu con Minganti. Al suo fianco arriva De Luca che, dopo aver ricevuto palla, insacca. 6-6.
Manca pochissimo alla fine della partita. Il gol del pareggio taglia le gambe al Bar Boccia, visibilmente colpito dall'ennesimo uno- due dei padroni di casa. Su rilancio di Cavallo, Sarti viene strattonato poco dopo la linea mediana del campo (ancora in situazione di due contro uno). Il signor Bassi di Imola, ovviamente, fischia il fallo: tiro libero. Dal dischetto si presenta Sarti che, tra lo stupore della folla, azzecca l'angolino basso alla sinistra del portiere. E' gol, 6-7. Sorpasso a un minuto dalla fine!
Dobbiamo tenere duro e francamente resistiamo anche abbastanza bene.
La partita è chiaramente finita, ma il veterano Bassi continua a far giocare, forse aspettando una svolta. Svolta che arriva quando lascia continuare il gioco al Bar Boccia nonostante la palla abbia varcato la linea laterale. Tiro e, manco a dirlo, palla in rete.
Imbestialiti, i giocatori del Bar Luisa protestano con l'arbitro di Imola, che però non ne vuole sapere. Assegna il gol. Non ci voglio credere. Come rovinare una partita. 7-7.
Palla al centro, Sarti salta subito due uomini e appoggia per De Luca che non controlla, ed è qui che viene fischiata la fine della partita.
Finale incandescente, veementi le proteste del Bar Luisa.
Paziena, è andata così.

Comunque sia, per come si era messa la partita, un pareggio a noi sta bene dato che siamo stati sotto di due gol per quattro volte diverse durante i 50 minuti.
Questo risultato ci permette anche di tenere proprio il Bar Boccia a due lunghezze di distanza in classifica da noi. Il rammarico di aver pareggiato però rimane.
Loro sono una squadra molto forte tecnicamente ma che lascia giocare molto gli avversari. Noi abbiamo avuto troppe occasioni davanti alla porta non sfruttate a dovere. Siamo stati puniti per questo.
L'unica certezza di questo match, è che il pubblico numerosissimo di ieri sera si sia divertito: un 7-7 con continui ribaltamenti di fronte e un finale al cardiopalma non si vede certo tutti i giorni.
Peccato, ripeto, peccato.
Avanti così, sempre con orgoglio e umiltà, battendoci da leoni come abbiamo sempre fatto dall'inizio di campionato fino adesso.
Forza Bar Luisa!

P.s.: la foto che ho messo è perchè volevo dare l'idea del pubblico che ha assistito al match ieri sera. Sono stati tutti fantastici. Guardarli dopo il gol del pari e il gol del più uno mi ha fatto venire veramente la pelle d'oca!

lunedì 16 novembre 2009

Il punto della situazione.


Eccoci tornati sul blog.
Rapidamente cercherò di fare il punto della situazione dei ragazzi del bar 2000 ad oggi, 16-11-2009.
Prima di tutto non possiamo non complimentarci, ancora una volta, con Alessio: esordio dal primo minuto contro il Mantova per il terzinaccio del bar. Continua così vecchio cuore, siamo tutti con te!
Secondo capitolo: serata Burrocacao. Io non ero presente, ma so per certo che sono capitate diverse cose sabato sera. C'è chi ha bevuto, chi ha provato a cuccare e chi ha partecipato a una rissa di dimensioni catastrofiche. Che volete che vi dica ragazzi? La gioventù è la gioventù!
Terzo capitolo: riguarda me. Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno contribuito al mio regalo di laurea. Grazie mille ragazzi, inutile ricordarvi che vi voglio bene!
Quarto capitolo: Bar Luisa. Stasera ci aspettiamo una grande affluenza di pubblico per il delicato match contro il Bar Boccia. Tutti noi rinnoviamo il nostro invito a venire a vedere la partita: per gli sbadati, ore 21.30 calcio d'inizio alla Tozzona.
Abbiamo bisogno del vostro sostegno!
Quinto capitolo: capodanno. Solite domande: chi va via? Chi resta? Chi rimane che programmi ha? Vogliamo provare ad organizzare qualcosa insieme come gli scorsi anni per chi resta? Prima riusciamo a parlarne tra di noi, prima riusciamo eventualmente ad organizzarci. Probabilmente, anzi, sicuramente, il bar non sarà a nostra disposizione il 31 di quest'anno. Quindi se vogliamo fare qualcosa tutti insieme dobbiamo darci una mossa, se no pazienza, ci saranno altre occasioni per stare insieme: ad esempio potremmo organizzare la cena tradizionale di Natale che lo scorso anno abbiamo saltato per vari motivi. Oppure a Pasquetta confermiamo già che si rifarà il pranzo in stile "Osteria della Faina 09".
Aspetto vostre risposte e proposte qui sul blog, al bar, dove volete.
Ciao a tutti!

venerdì 13 novembre 2009

Settima puntata



A sorpresa il nostro amico Crisitan ha scritto l'articolo relativo alla giornata di Tossa de Mar. Solo per voi!

Giovedì 27agosto 2009
Sono le ore 23. Si accendo le luci sul footboal street match che si terrà all’interno della gabbia del camping internazionale Barcellonese.
In campo da una parte i secchi, intenti nel mantenere un vantaggio iniziale dato dalla vittoria sul campo valenciano (in quell’occasione il campo di gioco era in sabbia, la spiaggia libera zona porto di Valencia), dall’altra parte i gordi che, complice un terreno piu consono al gioco a cui sono abituati, e meno faticoso per la forma fisica non prettamente perfetta, tenteranno di combattere fino all’ultimo secondo per strappare una vittoria ai secchi.
Il match inizia con una situazione di equilibrio, un ritmo elevato, contropiedi e cambi gioco esilaranti, tanto che il match riscuote successo e diviene presto l’attrazione principale del camping (soprattutto dai bambini zingari, ndr).
Dopo un inizio equilibrato le cose si mettono al peggio per i gordi, complice una forte tensione in campo…. Vantaggio dei secchi, che da li a poco dilagano…. La partita rischia di essere interrotta anzitempo per un invasione di ninios barceloneti (piccola baby gang locale, che lanciando pigne cerca di impadronirsi del campo), in realtà erano semplici cinni rompicoglioni che volevano giocare nel campo che stavamo utilizzando, senza comprendere l’importanza della partita internazionale…. La partita si conclude con una forte riconferma per i secchi capitanati da secco joens.
Finito il match per stemperare la tensione ci rechiamo ai camper, e dopo una doccia veloce il buon cuoco jack si mette all’opera per regalarci l’ultima cena a Barcellona.
La serata scorre tranquilla, la voglia di far tardi non cè, anche perché la mattina seguente la sveglia suonerà prestissimo.

Venerdi 28 agosto 2009.
Quella che da programma doveva essere la giornata più attive, si rivelerà una delle più faticose per via degli orari e degli spostamenti.
Sveglia all’alba, ore 7, orario mai visto da svegli se non in un fine serata, in terra spagnola….
Alla guida dell’europeo sale in cattedra Cornazzani, alla guida del bring Marani….
Ci apprestiamo a salutare la splendida Barcellona percorrendo la superstrada che la sovrasta….Ci stiamo dirigendo verso quella che sarà la nostra ultima tappa del tour in spagna…. Dopo circa 3 ore di viaggio tra super strada e stradine locali, raggiungiamo Tossa de mar, e quello che si rivela uno dei campeggi piu belli mai visti (un vero peccato sfruttarlo per un solo giorno).
Tempo di parcheggiare le nostre case mobili, sistemare il tutto e la voglia di farsi un tuffo nello splendido mare ci sovrasta.
Tossa de mar è una graziosa cittadina situata su un golfo dal mare turchese; il nostro camping si trova in posizione panoramica su di un promontorio ricco di pini marittimi che si tuffano nel mare turchese, 4 ristornati, 3 bar,3 piscine, lavatoi enormi, e cessi stupendi…. Madò che campeggio!
Alle 12 ci ritroviamo all’imbocco della spiaggia con un dubbio amletico, spiaggia turistica o spiaggia nudisti? Con non poche discordanze seguiamo il consiglio di Alex che ripone nella scelta turistica….
2 orette al sole e a mollo per riprenderci dalla levataccia ed è gia ora di salire per il pranzo.
Solito pranzo di gruppo con buona pasta all’italiana cucinata da Ciccio(fornelli del bring) e jack (in prestito ai fornelli dell’europeo).
Dopo il pranzo alcuni crollano in un sonno profondo, mentre altri si accingono a dirigersi verso la spiaggia bianca sottostante il campeggio per ammirare le bellezze che la spiaggia e il mare Espanico possono offrire….
Alle 20 circa ci ritroviamo ai camper per prepararci a quella che sarà l’ultima serata in terra spagnola….
Aperitivo, internet point, doccia e preparati ci ritroviamo a chiamare 2 taxi ladroni che alla solita cifra da criminalità organizzata ci offrono un passaggio per 4/5km al centro della cittadina tossa de mar.
Arriviamo in centro alle 23.30 e per non rischiare di rimanere a digiuno accettiamo il primo ristorante che ci da la possibilità di mangiare per l’ultima volta l’amata paella.
Consumiamo una cena dalle ottime quantità e dalla discreta qualità, e con la panza strapiena all’una circa usciamo dal ristorante… A questo punto i temerari Petro, Cornaz, Dini, Ronchi e Piraz proseguiranno la serata per le vie del centro cittadino.
Mentre Maz, Poli, Dave e Ciccio si accingono a raggiungere nuovamente i loro fidi camper, consci che la mattina seguente la sveglia risuonerà prestissimo….
Ciccio

mercoledì 11 novembre 2009

Sesta (e ultima) puntata


Siamo arrivati all'ultima pagina del nostro diario di bordo. In realtà bisognerebbe narrare di altri tre giorni, ma, per motivi misteriosi, tali pagine sono state soppresse. Intanto ecco l'ultima storica pagina.

Giovedì 27 Agosto
Pronti, belli e gasati per far serata, i nove imolesi si trovano a dover percorrere 5 Km a piedi e 50 minuti di autobus per sbarcare sulla Ramblas alle 02.30 della mattina. Quello che voleva essere uno dei posti più belli al mondo, si rivela un gran puttanodromo, dove il pappone Ciccio Marani spadroneggia con disinvoltura.
Qui i nostri amici conoscono Bruno, ragazzo di origini partenopee, che con la promessa di un chupito (cicchetto, ndr) gratuito, ci fa spendere 10€ per un Mojito (bravi Ciccio, Maz, Petro che non si fanno gabbare da quel "terrone").
L'esplorazione notturna della Ramble continua e ci vengono offerte ongi tipo di discoteca: non solo! Infatti riceviamo innumerevoli proposte sessuali da "puttanaccie negre" che se la prendono con il povero Ciccio dandogli qualche pugno. I nostri ragazzi non deludono e rifiutano ogni tipo di proposta.
Arrivati vicini al porto, incontriamo una PR del "Mare Magnum" che ci fa una buona proposta per la serata e, insieme a un gurppo di ragazzi provenienti dalla Sardegna, la seguiamo fino al locale.
La discoteca è il solito luogo turistico, musica noramle, gente normale fatta eccezzione per due "schifosi" (credo che Maz si riferisca a due omosessuali, ndr). uno dei quali scrocca una sigaretta allo zio Jack.
Ci scateniamo in balli di altri tempi in stile "La febbre del sabato sera".
Ci accorgiamo che però si sono fatte le 5 e quindi, stravolti, prendiamo la strada per il ritorno al campeggio. Intimoriti da alcuni loschi elementi che passeggiavano per la Rambla, prendiamo una metro, poi autobus fino alla meta: arriviamo in branda alle 07.30.
Alle 11.30 il coraggioso Maz è già in piedi pronto ad avventurarsi da solo tra le meraviglie di Barcellona. La Rambla che incontra sembra un bellissimo miraggio, piena di gente e di bravissimi artisti di strada.
Preso dall'enfasi comincia a girare in lungo e in largo alla ricerca di qualche souvenir, ma, attratto da una Gouffre al cioccolato, si siede su alcuni gradini per rilassarsi un attimo. Mentre mangia riesce a sporcarsi anche questa volta: la goccia di cioccolato gli cade sul calzettino e sulla borsa (fanculo!).
Raggiunto da Andrea dalle buone intenzioni e successivamente dagli altri, ricominciamo il tour in bus della città. Gli unici assenti, Jack e Fabio, vanno a visitare il museo dell'arte contemporanea (lo so, sembra una cazzata, ma è così! ndr).
I commenti per la bellezza del palazzo reale e del Camp Nou si sprecano, così, visitato anche l'Arco di Trionfo, rientriamo in campeggio dove ci attende la delicata rivincita di "Gordi" vs "Secchi".
Maz

martedì 10 novembre 2009

Quinta puntata


Mercoledì 26 Agosto.
Ore 02:00 probabilmente. Durante la notte rimangono svegli a farsi burle a vicenda, i giovani Petro, Cornaz, Piraz, Ronchi e il pensionato Bù. Mentre i primi quattro preparavano l'agguato al pensionato che si accingeva a tornare in branda, ebbero tutti una visione: un angelo biondo che pareva frutto dell'ormone accumulato nei giorni trascorsi a Valencia. Tale visone impugnava una crema per le labbra, quelle superiori, e se la stava spargendo con fare insinuoso sulla bocca carnosa.
Petro, sentendo la voce femminile nella sua piazzola, cosa non molto frequente fino a quel momento, scese dal camper eslamando: "Oscxi!". La bionda visione aveva tutte le credenziali per essere ritenuta una gran bella topa, la quale tentò a quel punto di comunicare con i quattro visionari che in quel momento parevano colti da una sorta di blocco comunicativo. Non spiccicarono parola neanche quelli che possedevano i mezzi linguistici migliori per esprimersi con questa "Dea" inglese.
A un certo punto la ragazza chiese: "Italians?". Aspettandosi una reazione vigorosa dei quattro Italici, la ragazza subì una delusione udendo solo un tristissimo "Yes" in risposta al suo quesito. Poi fu di nuovo silenzio.
Allorchè la ragazza sconsolata, concluse la sua discussione dicendo: "I'm going to bed". La signorina attese invano una reazione a tale dichiarazione.
Quando la ragazza svanì nella penombra, Cornaz, Petro e Fabio guardarono il buon vecchio zio Jack chiedendogli: "Ma tu non hai abitato a Edinburgo per tre mesi?"
E lui con il suo ghigno rispose: "No, due mesi e mezzo!".
Petro

Alle prime luci della mattinata si parte per Barcellona.
Alle 14 abbiamo già sistemato tutti i nostri averi nel nuovo campeggio e siamo pronti a proiettarci nella metropoli spagnola. Dopo un pranzo salutare a Burger King, inizia il nostro pomeriggio da turisti a bordo del bus scoperto.
Per prima cosa visitiamo la "Sagrada Familia" (Maz mi dice che si scrive senza la "G", controllo e ha ragione, strano!). Cattedrale imponente e fantastica vista da fuori, ma dentro si dimostra una delusione totale, ricorda gli edifici imbiancati da Fabio qualche settimana prima durante il suo periodo di lavoro estivo da imbianchino. Va beh! 10€ giocati malissimo. Risaliamo sul bus e questa volta compiamo una buona azione: Parc Guell si dimostra fantastico, il giro al suo interno è valso il prezzo del biglietto. 0€, quelli che avremmo dovuto spendere per quel cesso di cattedrale. Risaliti sul bus, completiamo il giro turistico per riuscire a vedere il più possibile della città.
Appena calano le tenebre, torniamo al campeggio per la cena e ci prepariamo per la nostra prima serata catalana.
Cornaz

sabato 7 novembre 2009

Lettera aperta al Bar Luisa

Ciao brava gente, vi scrivo in nome mio e (credo) della squadra Imola Asd.
Avevo voglia di iniziare una bella guerra a base di insulti, tipo Maz vaffanculo Petro simulatore ecc però alla fine mi è passata...
Anche perchè non sono mai stato arrabbiato con voi in nessun momento della partita o dopo. (a parte Maz)
Appena finita la partita mi trovavo vicino a Piraz, mi ha allungato la mano, e subito ho realizzato che non potevo non stringerla, in campo è stato un Signore, (non me ne vogliano ai piani alti per la “S” maiuscola) ha giocato per la sua squadra e non ha proferito parola di troppo. Quindi appena mi ha allungato la mano non ho potuto che stringerla e farli i complimenti. Poi ho stretto la mano a Rio e dato una pacca sulla spalla a Petro.
Infine mentre uscivo ho salutato Dinì e mi sono complimentato con Edo (che partita che hai giocato, l'ultimo mio tiro non so come hai fatto a pararlo...) fuori dagli spogliatoi.
Ho sbagliato però dopo aver salutato Piraz, subito prima di fermarmi da Rio. Si perchè in quel frangente Dave mi voleva abbracciare e salutare. L'ho respinto esclamando “sai cosa avete fatto”. Sinceramente non so nemmeno io perchè l'ho fatto. In quel momento ero solo arrabbiato per il risultato e con Maz (sempre lui guarda un po...) per gli sfottò che mi faceva, non per la partita che è stata bella, non con l'arbitro che poveretto ha fatto quel che poteva, (sinceramente ha diretto anche bene... gioco duro ma corretto); rimane il fatto che non ho risposto ad una persona che io reputo prima di tutto un Amico.
Mi spiace, scusa Dave e scusa a tutti Voi per il mio comportamento.
Capitolo finale solo per Mazzanti... Ovviamente finita la partita ero leggermente incazzato, anzi no molto incazzato. Quei “zitto zitto” proprio non li ho mandati giù, ma la mattina seguente per me era già tutto ok. Appena ci incontriamo chiariamo tutto di persona ovvio, ma intanto volevo farti sapere che da parte mia non ci sono problemi. In campo ci sta tutto, anche gridare a uno piu vecchio di te “zitto zitto”.
Di certo non posso e non voglio litigare con nessuno di voi, che per la maggior parte vi conosco da quando avevate sei - sette anni.
Per sancire la pace vi propongo un'incontro quando volete, ci portiamo dietro le maglie da gara e ci scattiamo una foto tutti insieme come avremmo dovuto fare mercoledì scorso.
Poi giochiamo (Maz una stecca se la prende ovvio... :-) ) e alla fine andiamo tutti insieme a mangiare una bella pizza...
Spero accettiate, intanto in bocca al lupo per il resto.


Raffaele “the invasion is over” Armaroli

venerdì 6 novembre 2009

Quarta puntata


Martedì 25 Agosto.
Ore 12.00. Suona la sveglia in ambedue i camper e, a differenza delle precedenti giornate, ci alziamo con una carica diversa. Molto probabilmente questa "carica" la dobbiamo al fatto che per oggi è prevista una "mangiatona" in un ristorante del porto di Valencia. Come da accordi, ci prepariamo per raggiungere uno di quei posticini tipici che piacciono tanto allo zio Jack e che vorrebbe prendere in gestione in un suo futuro da imprenditore eno-gastronomico.
Seduti e ben serviti in uno dei tanti luoghi menzionati dai turisti e dai cittadini Valenciani, ci divoriamo una quantità esagerata di paella, pesce fritto e dolci. Ovviamente il tutto condito da litri e litri di sangria. Concludiamo il pranzo con la bevuta di un liquore (non un cicchetto, una boccia proprio, ndr), probabilmente tipico Valenciano, che ricorda vagamente la nostra grappa. I rocciosi Dave, Andrea, Jacopo e Fabio la spazzolano per bene (nota di merito per Andrea, era rovinato!ndr).
Con la panza al limite massimo, ci sdraiamo come lucertole al sole nell'infinita spiaggia di Valencia. Non mi sovviene bene a chi sia venuta l'idea, ma dopo 5- 10 minuti di cazzeggio, è partita la classica gara di calcio sulla sabbia: secchi contro gordi. Capitanati dall'ottimo zio Jack la squadra dei secchi (ribatezzata così da Alex 10) è composta da Fabio, Andrea e Petro. I gordi schierano Maz, Dave, Ciccio e "Bu".
E' un delirio! Sotto il sole cocente, con una botta indegna, quegli otto pazzi imolesi danno spettacolo e quando dico "spettacolo", intendo "spettacolo".
I secchi disegnano geometrie mai viste prima tanto che una discreta folla si avvicina incuriosita (in realtà la folla era Cornaz che ci assistiva perchè infortunato, ndr). Le due ali, coadiuvate dall'ottimo centrale Alex, forniscono palloni a destra e a manca per il folletto con gli occhiali da zarro in attacco.
Probabilmente i primi 30 minuti di gioco mostrato dagli asciutti è dovuto allo stato adiposo non ancora smaltito dagli avversari.
Io lo dicevo che il sole fa brutti scherzi!
Dopo poco inizia la rimonta dei gordi che, incazzati neri, fanno di tutto per rimontare il distacco di 5 goal che li separa dai secchi. Nonostante gli sforzi eccessivi, il punteggio si ferma per un buon quarto d'ora sull'8-9. La partita viene decisa da un gol (nettamente irregorale, ndr) di Andrea autentico trascinatore dei secchi.
Come da pronostico il capitano se ne va a sollazzarsi a mare con la coppa al cielo e coriandoli lanciati dalla folla Valenciana accorsa per il match (quant'eri fritto quando hai scritto sta roba? ndr).
Tutti ci meritiamo un pò di sano riposo, ma a causa di uno spiacevole inconveniente, alcuni di noi, seppur svogliati, vanno alla ricerca di una "Ferramenta Espaniola" in centro a Valencia. Nel frattempo, io, Ale, Fabio e Petro, continuiamo nella siesta prolungata.
Ore 21.30. La ciurma ritorna all'ovile (eheheh). Pasta al ragù, wurstel e birra e in un attimo si fanno le 00.00.
Jacopo

Oh ragazzi ma quand'ha scritto sta cosa come stava Tronco??? Fantastico!! :-)

giovedì 5 novembre 2009

Pagelle Imola asd- Bar Luisa. Nel segno di Cavallo!



I voti questa settimana vengono assegnati da Marani e dal trio Mainetti- Collina- Tullo. Godeteveli!

Cavallo voto 8: riceve la palma del migliore in campo, da sicurezza a tutta la squadra, è sulla giusta strada per diventare il più forte portiere del torneo. Ieri sera qualcuno in tribuna l'ha ribattezzato "Cavallo Pazzo" per la sua parata di naso! Salva sempre il risultato, è una sicurezza.
Pirazzini voto 7- : finalmente vede da vicino il campo, fa passi da giganti grandi quanto il suo impegno. Dave lo richiama spesso per quel maledetto passaggio in mezzo che continua a rischiare, ma in fase difensiva si comporta molto bene. Si guadagna anche un'ammonizione che non merita, dato che il fallo l'ha commesso palesemente Sarti. Comunque, sempre in crescendo.
Petroni voto 6- : la nostra punta non è in serata, viene riproposto e sostituito un paio di volte e questo lo infastidisce apertamente. Gode comunque della piena fiducia dei compagni e del mister. Può fare di meglio.
De Luca voto 7- : buona prestazione, come Fabio migliora di partita in partita. Sicuramente non ci ha ancora mostrato tutte le sue qualità, colpisce un palo e sbaglia un gol davanti alla porta. Tanta sostanza in mezzo al campo, fa impazzire il pubblico con il suo urlo "Yellow card" in perfetta pronuncia british (forse il cugino americano di Edo non è della stessa idea però, ndr).
Mirri voto 6+ : in difesa è un muro su cui gli avversari si infrangono ogni volta che tentano di affrontarlo. Il suo nervosismo gli fa calare il voto e purtroppo rimedia un cartellino rosso nel finale che comunque rimane inspiegabile. Peccato, ti aspettiamo dopo la squalifica.
Sarti voto 8- : in settimana è stato chiamato "proffessorino", ieri sera le ragazze l'hanno chiamato il "maestro". Sta di fatto che gioca bene, fa qualche errore ma al momento giusto sforna una perla con cui toglie le ragnatele dal sette.
Mazzanti voto 7: incisivo e sempre nervoso. Con questo binomio di caratteristiche si è sbloccato Luca che segna prima con un tiro da lontano su calcio piazzato, poi devia l'assist del nostro portierone mettendoci il suo capoccione a due minuti dalla fine. Marani lo paragona a un certo "Pippo", le ragazze gli chiedono di non tagliarsi i capelli per riuscire a segnare 50 gol in campionato.
Sabatini voto 7- : buona prestazione del nostro patatino. Tre gol finora distribuiti in altrettante partite, si candida seriamente per la nomina di bomber della squadra. Dalla tribuna e dal campo, qualcuno lo chiama simpaticamente "il solito pezzo di merda". Ha dei buoni amici tuttavia!
Battilega voto 7: il tecnico piace al pubblico è evidente. Ripropone Pirazzini dandogli molto più spazio in più viene premiata ogni sua decisione. Aggressivo quanto basta, riesce a trasmettere alla squadra una giusta dose di sicurezza. Continua così mister!
Pubblico voto 10: sospingono la squadra anche sotto una pioggia battente. Da brividi la loro prestazione. Grazie ragazzi!
Marani voto 9: il cameramen di serata merita una citazione, oltre che per le sue riprese perfette, per il suo "shcai mi fa una shega" detta durante la partita quando copre con un panno la videocamera per non farla bagnare. Sempre con noi Cristian!
Arbitro voto ?: non arbitra male, nel secondo tempo qualche fischio in più a nostro favore poteva anche regalarcelo. Nel finale gli sfugge di mano la partita ed estrae due cartellini rossi, oltre che tre cartellini gialli. Voto difficile da assegnare.

Grazie a tutti ancora una volta, vi ricordo che il Bar Luisa la prossima settimana non giocherà, si ritorna in campo lunedì 16 contro la Bocciofila. Però giochiamo in casa, quindi vi aspettiamo numerosissimi!
Ciao a tutti!!!

Terza puntata



Lunedì 24 Agosto
Ore 00.10. Dopo una bella cena a base di hamburger, cucinati dalla solita bravura del nostro fido chef "Jack", ci troviamo nelle nostre verande pronti a partire dopo la classica corsa ai preparativi. A questo punto il nostro tuttofare Jacopo si cimenta in una conversazione in dialetto Bergamasco, con qualche parola di Spagnolo qua e là, per prenotare due taxi che ci trasportino in centro. Questa sera soltanto due ladri riceveranno i nostri soldi, infatti tra la visita all'acquario, il viaggio del giorno precedente e i programmi per la giornata successiva, fanno si che ci sia il primo ritiro: Petro molla e dichiara la sua corsa verso la branda.
Arrivati alla solita Piazza Valenciana, ci rendiamo subito conto che la nottata a cavallo tra la Domenica e il Lunedì propone una movida vistosamente ridimensionata. La piazza della Vergine si presenta meno affollata, meno skaters, meno volti strani e meno cinni che si improvvisano calciatori.
L'arrivo di una volante fà terminare gli incontri calcistici cittadini (che si tengono quotidianamente in questa piazza) verso l'1 di notte. Dopo varie vasche con i soliti venditori abusivi ("cerveza" fresca), ci dirigiamo per una bevuta al locale "Radio City", dove notiamo decorazioni originali. Il buon Andrea dalle buone intenzioni commenta con aria di ammirazione le raffigurazioni dell'Asiatico Kamasutra.
Accogliendo la richiesta del sottoscritto rompicoglioni, decidiamo che in vista del giorno seguente alle ore 2.20 è giunto il momento di riaprire un mutuo per cercare due taxi che ci portino al campeggio.
Sono le 2.30 quando siamo vicini ai taxi e Fabio fa conoscenza con una strana coppia di gioiellieri cinquantenni: Carlo e Mercedes che, dopo una chiacchierata amichevole riguardante il signor Berlusconi (incredibile ma Carlo ammira il nostro Premier, ndr), salutiamo dopo aver scambiato con loro i numeri di telefono e aver ricevuto consigli su dove andare a mangiare il giorno successivo.
Ciccio

Ore 10. Inspiegabilmente i 9 "Compagneros" sono già in piedi e pronti per visitare le bellezze della città. Dopo una breve attesa arriva l'autobus che ci trasporta fino al centro di Valencia. Arrivati nella parte vecchia della città, con le cartine in mano (non quelle dello zio), cerchiamo le mete più interessanti da visitare e così iniziano i primi e non ultimi scatti fotografici.
Ore 14 circa. L'appetito si fa sentire e il gruppo si divide in due parti: il primo si dirige verso la grande M di McDonald's, il secondo decide di fermarsi in un ristorante tipico del luogo. Secondo voi, il capo (Marani) e Sabatini dove sono andati? A voi il quesito.
Con la pancia piena ricominciamo il tour, ma l'attrattiva dei negozi è troppo alta, cosi decidiamo di fare shopping.
I 9 ragazzi sfoggiano così acquisti su acquisti: da ricordare quello del nostro amico "Keniano" Ronchi che compra un paio di scarpe da 10 Euro niente male (le userà per correre in pista??)
Stravolti, ci fermiamo a riposare in un parco pubblico dove veniamo infastiditi dalle mosche e dal caldo, e assistiamo all'incontro tra i pesi massimi Sarti e l'attaccabriga calabrese che si improvvisano in una rissa.
Tornati al camping i rgazzi trovano una bolgia inaspettata, gente venuta dall'Australia per la tradizionale festa della Tomatina: questo evento prevede una guerra basata sul lancio di pomodori! Gente ubriaca, comincia a lanciarsi bottiglie vuote (meno male, ndr) e partono anche cori e insulti qua e là. Ovviamente noi ci facciamo sentire e sfoderiamo il nostro coro cavallo di battaglia: si si, proprio quello!
Improvvisamente lo staff organizzatore, fa nascere una gara di bevute alla quale non possiamo dare forfait. Componiamo un team con Sabatini, Sarti, Cornazzani e Ronchi ma non è sufficiente: ci serve una donna per poterci iscrivere, così raccattiamo una ragazza Americana presente alla festa (bella chiattona oltretutto, ndr) e il povero Andrea dalle buone intenzioni viene escluso. Gli Italians do it better vengono sconfitti ed eliminati al primo turno. Con la coda tra le gambe, andiamo sul lungo mare a cercare un ristorante aperto per la cena. Non avendolo trovato, festeggiamo il compleanno di Poli con una Spaghettata all'Italiana in campeggio. Qualche chiacchiera e tutti in branda.
Dinì.

I leoni del mercoledì!


Il secondo turno consecutivo fuori casa ci vedi impegnati nella delicata trasferta di Campanella contro l'Imola Asd. C'è tensione nelle ore che precedono la partita. Benchè non ci sia una grande rivalità tra le due squadre, si respira il clima di un derby vero e proprio. Forse perchè viviamo a distanza di cinquanta metri in due bar diversi, forse perchè conosciamo bene tutti i nostri avversari della serata, forse perchè i due allenatori tifano squadre rivali, o forse solo perchè tutte e due le formazioni hanno voglia di vincere. A proposito di questo, i ragazzi guidati da Pelliconi (tifoso Laziale) e Battilega (tifoso Romanista) arrivano a questo incontro con la stessa classifica: una sconfitta nel primo turno e una vittoria nel secondo. Tre punti, che per due squadre che puntano decisamente a giocare nell'elite la seconda parte di campionato, sono una miseria.
Cominica la partita, sotto una pioggia battente che dura da tutto il pomeriggio.
I padroni di casa si schierano con Vignoli tra i pali, Guidi in difesa, Armaroli R. e Bacci sulle corsie laterali, finalizzatore Greco. Noi rispondiamo con la stessa formazione che ha iniziato la gara alla Bocciofila contro la New Team: Cavallo, Sarti ancora una volta ultimo uomo, Sabatini e Pirazzini laterali, Mazzanti punta. Battilega prima del match comunica il quintetto iniziale alla squadra dicendo: "squadra che vince, non si cambia".
L'Imola Asd decide di pressarci a tutto campo e nei primi due minuti di gioco Raffaele Armaroli si fa notare per due tiri che non centrano la porta di Cavallo. Al 3 minuto è però il bar Luisa a sfiorare il gol: breack di Sarti che ci prova da lontano, il palo nega la gioia del gol ai nostri tifosi.
Il ritmo è molto alto stasera, per cui vengono fischiati molti falli dal direttore di gara. All'8 minuto proprio su calcio di punizione, poco dopo la metà campo, Mazzanti porta in vantaggio il Bar Luisa: sinistro rasoterra che schizza nell'angolino. 0-1.
La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, con l'inserimento di Armaroli Patrizio la loro qualità di gioco cresce smisuratamente. Ma le occasioni migliori le abbiamo ancora noi. Prima Sabatini colpisce un palo in fotocopia a quello di Sarti, anche se questa volta ci mette lo zampino Vignoli che compie una prodezza sul nostro numero 10. Poi, De Luca, prima centra il palo, liberato sulla corsia di destra da un passaggio filtrante, e poi fallisce un'occasione a tu per tu con il portiere.
Negli anni il calcio ha insegnato molte regole, la più vecchia è forse anche la più famosa: gol mangiato, gol subito. Infatti Trerè si inventa un tiro da tre quarti di campo che viene deviato da Sabatini: preso in contro tempo Cavallo. 1-1.
La prima frazione di gioco si conclude cosi.
La ripresa si apre con l'ingresso di Mirri da ultimo uomo e il cambio tattico di Sarti punta per far rifiatare Mazzanti e Petroni, le nostre "boe".
Pronti via, lancio lungo di Cavallo, Sabatini stacca di testa e batte Vignoli. 1-2.
A questo punto l'Imola Asd schiaccia i suoi avversari fino al limite della loro area. Sale in cattedra Patrizio Armaroli che trascina letteralmente i suoi. "Titti", il nostro amico e compagno di mille avventure "Titti", si guadagna in sei minuti 4 falli dal limite. Dalle punizioni non nasce nessun pericolo per Cavallo, che si vede però battuto al 7 dal tiro rasoterra di Guidi. 2-2.
Inizia un combattimento senza fine. Le due squadre giocano per vincere e ne viene fuori una bellissima partita, aperta a qualsiasi risultato. Il solito Armaroli e Alaimo si guadagnano altri due falli. Quello che pesa di più è quello fatto da Sarti al limite dell'area su "Mexes". Tiro libero da distanza ravvicinata. Guidi calcia a botta sicura, Cavallo è miracoloso. Meno male!
Gioco confuso e poche occasioni nitide. Tanti tiri da lontano che non inquadrano la porta: questo è quello che succede fino alla svolta. Mancano 5 minuti alla fine. Calcio d'angolo per noi. Batti e ribatti in area la palla esce dalla mischia rugbistica e finisce a Sarti che calcia di prima intenzione nell'angolino alto. Nulla da fare per Vignoli. 2-3. E' fatta, pensiamo.
Invece no. Nell'azione succesiva al gol viene messe una palla sul secondo palo della porta di Cavallo. Il tirocross vede però una sfortunata deviazione di De Luca. 3-3. Che sfiga ragazzi. Tre pali e un autogol.
Fallo su Armaroli ancora una volta. Tiro libero. Greco calcia: fuori. E' fuori.
E' proprio il bomber dell'Imola asd che con due pallonetti su Cavallo in uscita bassa, va vicino al gol. Prima il palo, poi un errore di mira lo fermano. Un aiutino anche a noi non ci fa male.
Mancano tre minuti al termine. Ancora una loro azione, feramata da Cavallo che rilancia prontamente cercando la torre Mazzanti: Luca la devia di testa e segna. 3-4. L'arbitro inzialmente sembra non aver assegnato il gol. E' la miccia che fa esplodere una baruffa storica. Tutta la nostra squadra è impegnata a protestare con l'arbitro. Loro ripartono a gioco fermo, Mirri e Cavallo fermano come possono l'avanzata dei nostri avversari. "Titti" si infuria letteralmente con Mirri e ne nasce una mezza rissa. L'arbitro estrae il cartellino rosso sia ad Armaroli che a Mirri e spiega ai giocatori in campo di avere assegnato il gol. 3-4. Siamo sopra. Gli ultimi due minuti si giocano in tre contro tre. Prima Greco e poi Armaroli Raffaele sprecono due tiri da buona posizione, grazie alle prodezze di Cavallo.
L'arbitro, dopo la sofferenza finale, fischia la fine della partita.
Altri tre punti per noi, stra meritati se posso permettermi. Avanti con questo spirito ragazzi. L'importante è uscire dal campo sapendo di avere dato tutto. Ci siamo battuti come dei leoni ieri sera: e i leoni del mercoledì hanno vinto!

Ps. per motivi di tempo le pagelle usciranno in serata insieme a al diario di viaggio.

mercoledì 4 novembre 2009

Seconda puntata

Sabato 22 Agosto.
Serata. Dopo più di tre ore di attesa, passate in camper a cenare e a bere amatorialmente, ci apprestiamo finalmente a girare per il centro della città. Divisi in tre taxi, veniamo proiettati a Plaza del Carmen dove, per ingannare il tempo, beviamo il primo Rum e Coca della vacanza. Dopo di che parte il nostro tradizionale bar tour che ci fa aprire gli occhi su Valencia: la città ci appare veramente interessante! Spinti dalla nostra voglia di conoscere meglio la "Ciudad", facciamo tappa a Plaza de la Virgen che è incredibilmente popolata di gente, sia turisti che nativi del luogo. Alcuni acquisti da elementi loschi del gruppo e ci ritroviamo, quasi per magia, in una discoteca: "Picadilly" è il suo nome.
Tre ore nel locale ci forniscono diverse certezze: 1- gli Italiani sono sempre ovunque; 2- la Romagna in quanto a discoteche è superiore a tutti; 3- i cocktail Spagnoli costano molto di più che a "Roma ladrona"; 4- le fontane del centro non hanno monetine ma magliette al loro interno. Ma sarà?! Boh!
Un ritorno travagliato e tutti in branda per poterci riprendere dalle fatiche del viaggio.
Dave

Domenica 23 Agosto.
Ed ecco anche il turno di Poli dalle buone intenzioni. E' già! Si riprende dal momento della nanna. Ok confermo che dormire in camper fa veramente cagare, ma stremati dal viaggio infinito e dalla serata piena di sorprese, il sonno prende il sopravvento su di noi. Ci si sveglia abbastanza tardi, sull'una di pomeriggio: le facce di tutti parlano da sole in fatto di stanchezza.
Tra una chiacchiera e l'altra, il pranzo volutamente ritardato ale 14.30 per adeguarci alle usanze spagnole e una piccola siesta, si fanno le 16.30 e non abbiamo ancora fatto un cazzo. Decidiamo la destinazione odierna: l'Oceanografico, acquario di Valencia famoso in tutta Europa per gli esemplari stupendi di TOPE valenciane che lo visitano... ahahahah!
A parte gli scherzi, era pieno di figa quel posto, penso di aver visto più tipe strabuone che pesci che sguazzano nelle vasche! Ricordando gli anneddoti della serata prima, passiamo il viaggio in bus che ci conduce all'acquario. La visita è stata veramente bella, l'acquario davvero gigante offre una marea (scusate la battuta ahahah) di specie diverse tra pinguini, cavallucci marini, squali e granchi grandi come il sottoscritto. Passiamo tutto il pomeriggio lì e parte della serata. Altra nota postitiva è aver trovato un gruppo di Italiani sul bus di ritorno che inneggiavano il classico: Forza Roma!
Di rientro in campeggio, la comitiva si raduna per cena (sempre ad orari tardivi in stile spagnolo) e cominica a buttare giù qualche idea per la serata.....
Andrea (dalle buone intenzioni).



Scusate se ieri non sono riuscito a pubblicare nulla ma ho avuto diversi contrattempi! un saluto a tutti!

lunedì 2 novembre 2009

Diario di una vacanza: Spagna 09


PRIMA PUNTATA
Prima di cominicare a regalarvi il diario della nostra vacanza, vi informo che ogni giorno pubblicherò un pezzo tratto da suddetto manoscritto: quindi per creare più suspance, potrete leggere giorno dopo giorno un passo della nostra avventura. Solo per la prima puntata, pubblicherò due giorni, cioè quelli del viaggo. Al termine di ogni paragrafetto, verrà indicato l'autore di tali righe. Buona lettura!!

Venerdì 21 Agosto 2009.
Finalmente, finalmente, finalmente!!!!
Partiamo per la nostra vacanza, la stavamo aspettando da mesi e mesi e adesso siamo qua. Con un'ora di ritardo, dovuta ad un guasto al freno a mano (poi risolto abilmente), entriamo in autostrada: sono le 12:06. Quando arriveremo? Mah, chi lo può sapere! Ah, scusate, la destinazione è Valencia, prima tappa del nostro viaggio!
E ora le presentazioni. La formazione del nostro camper è composta da:
- Davide Sarti, primo pilota del viaggio;
- Luca Mazzanti, non ci crederete ma si sta già sbuffando un chilo di pasta fredda;
- Fabio Pirazzini, ha smontato mezza casa e l'ha montata in quella che sarà la nostra dimora per dieci giorni;
- Alex Petroni, con il suo inseparabile I-Phone;
- Alessandro Cornazzani, il più figo della Romagna... scherzo, ma dal momento che scrivo io, un complimentino ogni tanto me lo dovrò pur fare!
Il camper due risponde con:
- Cristian Marani, il capo di tutta la compagine;
- Davide Sabatini, speriamo che anche quest' anno sfoggi i suoi eleganti slip blu;
- Andrea Poli, detto Poli dalle buone intenzioni;
- Jacopo Ronchi, un elemento venuto dal passato o forse dal futuro: chi lo sa?
Cornaz

Sono le 20:16. La nostra allegra combriccola sta per approdare in quel di Marsiglia (boia te e i niger).
Scaricata la Psp del Pedrosh e letti 3 capitoli del mio romanzo (non ne ha più letti da quel giorno in poi, sia chiaro! ndr), gli svaghi non restano tanti. Tuttavia, carichi come sempre, procediamo frizzanti verso Valencia. L'idea di tirar dritto fino alla nostra prima meta si sta diffondendo nell'aria calda e umida del camper. Ce la faranno i nostri eroi?
Maz

Sabato 22 agosto
Siamo a Sabato, ore 00:04. 237 Km a Barcellona (o Barcelona per dirlo alla Spagnola, ndr). Dopo mezza giornata di viaggio, la Spagna sembra ancora lontanissima.
(a questo punto del diario bisognerebbe pubblicare uno scarabocchio insensato di Maz, purtroppo sono emozioni che non si possono riproporre qui. ndr)
Ma con i Queen in sottofondo e dopo il cambio piloti (Pira per Dave e Poli per Ciccio) e aver speso un altro centinaio di euri in diesel, ripartiamo. Arriviamo Valencia!
Cornaz

Ore 01:05. Entriamo ufficialmente in Spagna!!!
Cornaz

Ore 01:43. La penna ora ce l'ha in mano Dave, da notare che è la prima volta che scrive nella vacanza. Abbiamo quasi raggiunto la bellissima città di Girona: ricordo a tutti che Maz, prima della partenza, ha dichiarato che in realtà non è assolutamente una bella città perchè ha visto l'areoporto, la stazione e un autobus... mah?! Si è appena presa la decisione, quasi unanime, di proseguire il viaggio verso Valencia senza ulteriori soste. Chissà se ce la faremo?! Ma noi siamo ottimisti, giovani (di belle speranze) e in botta, per cui ho fiducia massima nei nostri mezzi! Detto questo attendiamo con ansia di arrivare a destinazione per cominciare effettivamente la nostra permanenza in Spagna, o come dice Ciccio, Espagnia!
Dave

Ore 02:56. Cambio alla guida: Maz sostituisce l'egregio Fabio che ben si è comportato alla guida dell'"Europeo". Intanto siamo quasi arrivati nella "capitale" della Catalogna. Ah, comunque mancano 4-5CENTO km a Valencia.. sperem!!
Da notare che il camper comincia ad essere dominato da alcuni odori tipicamente maschili; una doccia per tutti in questo frangente sarebbel'ideale! Ma imperterriti, cocciuti, spavaldi e maleodoranti proseguiamo la nostra marcia. Dajè ragazzi, ce la possiamo fare!
Dave

Ore 03:32. Dilemma tra meridiani, paralleli, blocchi intestinali e cori da stadio. Il signor "S", chiuso in bagno, tenta in qualche modo di bloccare la marcia infinita del camper, con odori veremante impensabili. Tutto questo sulle note di "Sweet home Alabama". -269 km.
Pira

Ore 04:45. Stiamo per effettuare il rifornimento numero 4 della giornata. Al volante da adesso fino al termine del viaggio, resterà il buon Cornazzani che fa il suo esordio alla guida dell'Europeo. Solo il navigatore Petroni non è ancora salito sul sedile del guidatore. Per il resto, siamo tutti motivati a giungere a destinazione. Nel camper 2 intanto, arrivano notizie di screzi interni. Sembrerebbe che Poli, indispettito dal fancazzismo di Sabatini, abbia deciso, di comune accordo con il capo spedizione Marani, di rendere il povero Paperotto di via Rossini 13 lo schiavetto della comitiva. Sarà vero?
Dave

Ore ??:?? (più o meno le 07). Incredibile ma siamo arrivati!
19 ore di viaggio sono veramente infinite. Aspettiamo due ore all'entrata del campeggio, poi ci danno il permesso di entrare. Sistemiamo verande, tavoli, sedie, corrente, gas e l'accampamento è in piedi! Dopo una doccia (la manna dal cielo, ndr), un piatto di pasta e ci riposiamo qualche ora per affrontare in maniera più che decorosa la nostra prima notte a Valencia. Pomeriggio al mare (lontanissimo dal campeggio, circa 150 metri, ndr) e poi ci prepariamo per la MOVIDA!!!
Cornaz