martedì 29 dicembre 2009

Torneo della befana.

Prima di tutto volevo augurare a tutti di passare delle serene feste, festeggiare e vivere alla grande il 2010 che ormai è alle porte.
Poi vorrei fare il punto della situazione molto rapido del tema calcetto.
Vi comunico ufficialmente che il Bar Luisa sarà impegnato non domenica 24 Gennaio come era stato scritto poco fa, ma giocherà contro il Dlf di Erik Nesca il 3 Gennaio alle 18 alla palestra Ravaglia (l'Itis). I tifosi sono pregati di partecipare e di sostenerci.
In secondo luogo volevo fare un rapidissimo bilancio delle due partite disputate al torneo della Befana che si sta svolgendo in questi giorni nella palestra di Santo Spirito. Ci siamo presentati a questo mini campionato con una formazione mista: Petro, Dave e Dinì che in Aics giocano insieme per il Bar Luisa; Ferro, al debutto con la maglia blu numero 22, che ha ereditato in questi giorni da Boro; Velo e Titti provenienti rispettivamente da Ponticelli e Imola Asd.
Abbiamo avuto la piccola sfortuna di essere inseriti in un girone abbastanza tosto. Così il 27 Dicembre, abbiamo sfidato i padroni di casa, nonchè gli organizzatori del torneo, che purtroppo sono riusciti a batterci. Siccome stare a raccontare tutta la partita non mi sembra il caso, vi cito cosa è stato scritto sul blog di Mirko Melandri che sta seguendo e giocando il torneo.
"Nel terzo incontro i Preparazione H hanno avuto la meglio 8-5 sui Coca e Havana Guys.
I vincitori hanno giocato in quattro per tutta la partita contro la forte esordiente che domina per quasi tutta la gara, dimostrando qualità sia in attacco che in difesa, nonostante non avessero mai partecipato. Dal canto loro i Preparazione H riescono a chiudere bene in difesa con ottime parate di Devis Vivoli e a pungere in contropiede con quattro reti di Samuel Giovannini."
Ieri, 28 Dicembre, abbiamo completato il girone giocando contro i "Pallavolisti", amici di Cornaz. Non abbiamo giocato bene come la prima partita, forse il fatto che per un tempo fossimo contati senza cambi ha influito, sta di fatto che i Pallavolisti ci hanno messo sotto soprattutto fisicamente. E' nata una partita strana in cui siamo stati in vantaggio per 3-1 poi ci siamo fatti rimontare fino al 3-4 e siamo riusciti a pareggiare dopo pochi minuti. Purtroppo, nonostante un buon assedio finale, ci è sfuggita la vittoria e così abbiamo terminato il girone con solo un punto in classifica.
Per accedere alla fase successiva del torneo bisognerebbe arrivare secondi in classifica: in poche parole "Preparazione H" dovrebbe battere i "Pallavolisti" con 4 reti di scarto.
Siccome sperare nei risutlati altrui non ci piace, nonostante in Aics il Bar Luisa abbia avuto l'accesso alla serie A per una sconfitta dell'Imola Asd, consideriamo chiuso il Torneo per quanto riguarda la nostra squadra. Il bilancio è comunque più che positivo: ci siamo divertiti veramente tanto in queste due sfide, giocando contro avversari più che validi e arrivando a pochi minuti dalla fine con il risultato ancora in bilico. In più, per i giocatori del Bar Luisa, è stata l'occasione di confrontarsi con veri giocatori di calcio a 5.
Bene così, il prossimo anno faremo meglio senza ombra di dubbio!

lunedì 21 dicembre 2009

Cena Tozza Boys

E' venerdì sera. Il giorno che tutti aspettano sin da inizio settimana. Sono le 20.15 del 11 Dicembre 2009. Il centro sociale "La Tozzona" ospita un grande evento: torneo Nazionale di Biliardo, o come si dice da queste parti, di Boccette. Tra i giudici di tale manifestazione sportiva scorgiamo un volto a me molto noto. Capello rosso carota, sguardo incandescente e bicchiere di prosecco in mano. Mi avvicino per verificare se la prima impressione che ho avuto è quella corretta. "Oh, Dave!". Non ho dubbi. E' Nico Valenti, come sempre il primo a presentarsi al ritrovo in occasione dei famosissimi raduni dei Tozza Boys. Il tempo di uno scambio di battute e tutti gli elementi del vecchio gruppo cominciano ad arrivare. Inutile raccontare, ma ve lo racconto comunque, che dopo cinque minuti siamo già tutti al bancone a ordinare l'aperitivo. Il barista ci prepara bicchieri dai diversi contenuti: campari e vino, prosecco, campari e gin, crodino e vodka pesca, amaro di Saronno e rum, vino rosso e vino bianco. Purtroppo non sono riuscito a notare quale intruglio stesse bevendo Fedro, il re di queste serate. Conoscendolo, è probabile che quella sera stesse sorseggiando il primo dei quattro coca e rum, tipico cocktail bevuto da miliardi di persone come aperitivo. Dopo il classico brindisi, partiamo alla volta del ristorante che ormai ci ospita e ci sopporta da sempre: l'Osteria e Commercio del vecchio "zio Gianca". Arrivati, non riusciamo neanche a sederci, che i primi matti sono di nuovo al bancone. Altro aperitivo, altro brindisi. E' la fine, penso. Il tutto mentre guardo la faccia di Fedro, che comincia a cantare qualche coro irripetibile. Siccome dobbiamo aspettare l'arrivo di Edo che è impegnato in palestra, decidiamo di dividerci nei passatempi da bar. Chi gioca a calcino, chi gioca alle macchinette, chi beve un altro aperitivo. Dopo circa 10 minuti d'attesa ci sistemiamo, ormai abbiamo anche una disposizione fissa a tavola. Riguardando le foto delle cene precedenti mi sembra di notare questo particolare. Mentre aspettiamo l'arrivo dei primi, il solito scatenato Fedro, lancia il solito ritornello che ci perseguita in queste serate: "E chi si chiama ... si alzi si alzi.. e bevilo bevilo bevilo bevilo bevilo bevilo.. mandalo giù!". Non siamo tutti presenti, quindi per compiere il giro totale della tavolata ci mettiamo un pò di meno rispetto al solito. Come da tradizione, tutti ci alziamo e tutti beviamo il nostro bicchiere di vino alla "bava". Tutti tranne Fedro, che viene fatto alzare dalla sedia almeno per tre volte. E' la fine, ripenso. Arrivano i primi. Tutti mangiano indiavolati a testa china. In men che non si dica abbiamo già trangugiato tutto. E' giunta l'ora della pausa sigaretta. Tutti fuori dal locale ad aspettare qualche minuto per riprendersi dalla mangiata e a prepararsi per il secondo: carne e patate. Viene portato all'attenzione di Dave, di Frankie, di Fedro e un pò a tutti i presenti, che di fronte al ristorante c'è la sede Imolese dei testimoni di Geova. Sicchè, sino al casello probabilmente, sono rimbombati due cori lanciati dalle voci bianche presenti: "oooo Odio Geovaaa", seguito dal molto più fine "Le geovane puttane puttane puttane, e i loro figli conigli conigli conigli". Così, dopo essere stati al freddo ad imprecare contro persone non presenti, rientriamo nella nostra saletta. Per ingannare il tempo, decidiamo di brindare al nostro raduno e alla nostra amicizia. Arrivano i secondi. Quindici famelici ragazzi si fiondano su carne e patate. Mangiamo a dismisura. Spazzolati i piatti, ci ridedichiamo a un brindisi. In attesa di decidere se prendere un dolce o no, ci alziamo e ci riuniamo al centro della saletta. E' il momento clou della serata. Partono i cori. Questa cena è diversa dalle altre. Di solito si sentono i soliti 4 o 5 cori, ma stasera è diverso. Stasera decidiamo di dare una rispolverata molto ampia al nostro repertorio. Così, dopo aver dedicato un piccolo ritornello a tutti i presenti, cominciano ad essere laniciati dai soliti ingoti, le più vecchie strofe degli inni Tozza Boys. Ovviamente si parte con l'inno che è diventato famoso in tutta la regione (è vero, non lo scrivo tanto per scrivere): "Mi sveglio la mattina alla Tozzona, il pomeriggio sono alla Tozzona, la sera alla Tozzona, cantando a squarciagola, fanculo via paso e i paso boy...". Niente da dire, il frastuono di questo ritornello è devastante. Sale in cattedra la voglia di urlare e di ballare di tutti: così si ripropongono i pezzoni più vecchi, quelli da pelle d'oca. Come ad esempio il celbre coro delle serate Pampero che recita così: "Come ogni sabato vero vado al pampero, Tobia il barista, Dalmo Sera il loro gruppo, ci sono gli ubriachi, non manca più nessuno, solo non si vedono i paso boys..". Sembra che il pavimento stia per cedere quando questi quindici scaposciati cominciano a saltare mentre continuano a uralre a perdifiato. Concludiamo la nostra opera cantando alcune strofe della celebra canzone: "In un bar che non ci vuole". Dopo esserci ricomposti, ci accorgiamo che è arrivato il momento del caffè. Ovviamente non esiste cena in cui si beva un caffè, senza un successivo ammazza-caffè. Così ci schieriamo tutti al bancone. Anima nera, limonccello, vodka liscia, vodka alla menta, amaretto di Saronno. Dopo pochi istanti dal brindisi, decidiamo che non esiste cena in cui si beva solo un ammazza-caffè. Riordiniamo e ribrindiamo. Qualcuno impietoso grida: "non c'è due senza tre e il quattro vien da sè!". Così, riririordiniamo e ririribrindiamo. Paghiamo, salutiamo lo zio di Edo che ci sopporta in queste serate, e ci avviamo verso l'uscita. Qualcuno decide di sfidare un amico all'alcol test. Meglio sorvolare sul punteggio bifido di Fedro. Ci si aspettava di più. :-) Ce ne andiamo, alcuni vanno a ballare, altri concludono la serata a loro modo. Niente da aggiungere. Chi ha fatto parte di questo gruppo sa cosa significa essere un Tozza Boys. Ne abbiamo passate talmente tante insieme, che bisognerebbe scrivere un libro per raccontarle (potrebbe essere un'idea!). Concludiamo la serata urlando come pazzi in libertà: "nessuno è come noi, mettetevelo in testa!".

giovedì 17 dicembre 2009

che bottA di culo!



LA fortunA hA girAto dAlla nostrA!

Quanti rimpianti per il Bar Luisa in questo campionato.
Si potevano battere tutte le squadre con cui abbiamo giocato. Pensate che l'unica partita finita con un distacco superiore a due reti è stata la prima, contro la Gelateria Ferri che poi ha dimostrato di non essere forte quanto noi.
Ripenso alle prime 8 uscite ufficiali del Bar Luisa: 3 vittorie, tutte all'ultimo minuto. Quella contro la New Team dove sono serviti due tiri sporchi per riuscire ad agguantare i tre punti, quella sentitissima contro l'Imola Asd dove è servito un colpo di nuca di Mazzanti per vincere, infine quella di Lunedì scorso contro l'MF Sport, quando Salvatori ha deciso di sfondare la difesa avversaria e di permetterci di "gufare" le due partite che ci potevano far salire nella categoria che conta.
Oltre le 3 vittorie ci sono state le 3 sconfitte: contro Gelateria Ferri, come detto, Arcella e Ristorante al Pescatore.
Infine abbiamo rimpianto tantissimo le occasioni sprecate contro Bar Boccia, partita nella quale avevamo ribaltato il risultato a un minuto dalla fine, e Rocca Guelfa quando il parziale per un momento è stato di più 4 per noi.
Pazienza, abbiamo pensato. Probabilmente non ci meritiamo la Serie A, se non abbiamo saputo sfruttare certe occasioni. Ci giocheremo la Serie B con l'obiettivo di vincerlo per presentarci nella prossima stagione ai nastri di partenza insieme alle squadre d'elite.
Le speranze che avevamo, per salire da subito di categoria, erano due: che l'Arcella e l'Imola Asd non vincessero i rispettivi scontri diretti.
L'Arcella era ospite dei vincitori del girone, che venivano da 7 vittorie in altrettante partite: il Ristorante al Pescatore. I padroni di casa, hanno deciso tuttavia di presentarsi al campo con una formazione rivoluzionata rispetto alle ultime uscite: il portiere titolare in campo, il difensore più forte in porta e alcuni giocatori dalle doti tecniche discutibili schierati in avanti. Fatto stà, che il miracolo che doveva avverarsi per portarci in alto non è avvenuto: Arcella espugna il campo degli Zello Boys con due reti di vantaggio. Che vuoi farci?
L'altra partita chiave per le nostre speranze era quella che si disputava a Campanella tra Rocca Guelfa e Imola Asd. I "Guelfesi" fanno intuire dalle prime battute di gioco, che non sono venuti a Imola per regalare tre punti ai padroni di casa: la partita è molto combattuta e a fine primo tempo i nostri amici del Toro Loco vincono meritatamente per 3-2. Nel secondo tempo però gli ospiti creano moltissime palle gol e vanno in rete ripetute volte: la partita finisce con un netto +3 per Castel Guelfo.
La tanto evocata bottA di culo c'è stata.
Di festeggiare però non ce la sentiamo. Purtroppo ieri sera è stata tagliata fuori la squadra dell'Imola Asd dal girone che conta. Non tanto per demeriti suoi, ma per antisportività altrui. Si ringraziano vivamente per questo motivo le squadre: dell'MF Sport, che ha deciso di non presentarsi al campo la scorsa settimana per la partita decisiva contro l'Arcella, penalizzando oltre sè stessa anche le altre squadre del girone, assegnando tre punti facili facili a tavolino alla squadra dell'amico "Mastro" che ha potuto scavalcare in classifica Bar Luisa, Gelateria Ferri e Imola Asd; e la rosa del Ristorante al Pescatore, che per tutta la durata del campionato si è comportata coerentemente facendo scendere in campo i giocatori migliori, senza reglare punti agli avversari (anche se la classifica glielo avrebbe permesso), ma che ieri sera ha deciso di "cazzeggiare" schierando non tanto le riserve, quanto giocatori di movimento in porta e portieri in attacco. Per questi due motivi la rispettabilissima squadra dell'Arcella, che non dimentichiamoci ha vinto sia contro il Bar Luisa che contro l'Imola Asd, si è ritrovata in Serie A senza aver praticamente giocato le ultime due partite.
Complimenti veri al Castel Guelfo che, già qualificato, è andato ad onorare sportivamente l'incontro di ieri sera giocandosela fino alla fine con l'Imola Asd che ha lottato per 8 partite del girone, non per 6, e si è vista esclusa dalla serie A.
Comunque, tralasciando le polemiche, guardiamo in casa nostra: ora ci aspettano 9 partite di fuoco, il nostro nuovo obiettivo è quello di non arrivare tra le ultime 2 del campionato: in questo modo potremmo salvarci e disputare i play off per tentare di vincere il titolo.
Prossimo appuntamento per il Bar Luisa il 24 Gennaio 2010 in coppa alla palestra dell'Itis: o si vince o si va a casa.
Per cui, adesso, cominciamo ad allenarci un pò e proviamo a evitare di arrivare all'ultima giornata con la speranza di una bottA di culo. Perchè non sempre accade.
In ongi caso, facciamoci i complimenti: l'obiettivo era salire di categoria o fare i 12 punti. Anche se ne abbiamo totalizzati solo 11, godiamoci questa piccola vittoria e onoriamo sempre e comunque i colori della nostra maglia.
Forza Bar Luisa!

mercoledì 16 dicembre 2009

LA VITTORIA DEL GRUPPO



MVP: Salvatori............ scusate la foto!:-)

L'arbitro indica che i minuti di recupero sono due...ed il risultato è li, impietoso, 5 a 4 per l'MF Sport.
Ecco la solita sconfitta casalinga, la solita rimonta subita, la solita beffa annessa alla più classica delle delusioni.
"Ci toccherà mandare un messaggio a Dave e agli altri assenti, dicendo loro che ormai siamo fuori, siamo in serie B" pensa qualcuno. Ma no, questa volta non va così, no questa volta è diverso.
Questa volta c'è ancora la neve ancora sul campo, questa volta i ragazzi alle 20,45 sono già cambiati, pronti e concentrati tantè che la partita inizia alle 21,22 con 8 minuti di anticipo. Pesano le assenze: Bomber Deiv ci abbandona per impegni di serie D(qualcuno all'interno dello spogliatoio lo definisce addirittura INFAME), Dino è febbricitante e ci lascia quasi senza palloni(grazie Mauro), Capitan Mirri non presenzia e Borini è squalificato....no è in Puglia.
Siamo rimaneggiati e Capoccia Battilega, per far fronte ai problemi di formazione, si mette in gioco indossando la maglia numero 14 e decide di affidare la panchina al nostro UomoRagno Fedrigo(il confronto con Walter Zenga nasce immediato: dalla curva alla panchina passando per la porta).
Si parte forte con il quintetto Cavallo, capitano per l'occasione, Battilega, Salvatori, De Luca, Mazzanti ed è proprio quest'ultimo che con un ottimo diagonale ci porta in vantaggio. Una volta subito l'abitudinario pareggio, il Bar Luisa si scatena: punizione di Rio, destro di Diego, ottima imbeccata di Petro ancora per Rio ed è 4 a 1.
Un risultato tondo che viene accompagnato da altre eccelse azioni che vedono protagonista Alex e Pirazzini, ed il solito palo (è il nostro 23 a colpire il montante dopo un diagonale mancino). Il primo tempo si conclude però sul 4 a 2, ma tutti sanno che non è il momento di abbassare la guardia, considerando tutte le rimonte già subite. Forse questa consapevolezza non basta.
Perchè se il primo quarto d'ora della seconda frazione è quasi nullo, con l'MF che attacca ma non crea grossi pericoli, in seguito comincia il teriodo del terrore: 4 a 3, 4 a 4, 4 a 5.
In curva si vocifera che sia colpa dell'arrivo di Simona Giovannini, ma sono solo fattori scaramantici, purtroppo a sbagliare siamo noi, incapaci di gestire il risultato.
"Ci toccherà mandare un messaggio a Dave e agli altri assenti, dicendo loro che ormai siamo fuori, siamo in serie B" pensa qualcuno. Ma no, questa volta non va così, no questa volta è diverso.
Battilega si trasforma in Provvidenza e ricevendo un pallone dalla sinistra lascia partire un destro di prima intenzione che batte il portiere fino a quel momento miracolato e miracolante. 5-5.
Ultimi scampoli di match: Diego insiste, Diego irrompe.....DIEGO SEGNA!!! Ed è in quell'istante che si capisce che non c'è più tempo per subire l'ennesima rimonta ma c'è tempo e voglia solo per esultare sotto la curva, la quale nonostante il freddo artico, ci trasmette tutto il suo calore.
La prima vittoria casalinga, proprio all'ultima giornata, proprio forse, quando serviva e che sperando, varrà il passaggio in "serie A".
Sì perchè ora nei messaggi post partita a Dave e agli altri assenti scriveremo: " Confidiamo negli altri risultati, noi abbiamo fatto ciò che era necessario......ma comunque vada è stato un successo"

Rosario De Luca

lunedì 14 dicembre 2009

In bocca al lupo Boro!



"In bocca al lupo campiò"
"Boro, rompigli il culo"
"Bar 2000 con te"
"Non mollare mai!"
"Insegui i tuoi sogni e rendili realtà"
"Usa la testa!"

Ecco alcune frasi che da ieri sera Marco Borini (sopra in una foto veramente oscena) leggerà e rileggerà sul pallone che gli amici gli hanno regalato prima di partire per la sua nuova avventura.
Me lo immagino già, Boro. Si sdraia sul suo letto dopo una giornata di allenamento e pensa, con un pò di nostalgia, a casa sua e ai suoi amici.
Già proprio a loro, gli amici. Quegli amici che conosci da una vita, da quando una mattina di tanti anni fa i tuoi genitori ti dissero: "Oggi è un giorno importante, oggi inizia la scuola! Vedrai quanti amichetti simpatici conoscerai".
Quegli amici con cui sei cresciuto, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Sono loro le persone con cui hai condiviso tutto: dalla merendina delle elementari, alle prime uscite di gruppo alle medie; dalle partitelle a pallone in giardino, agli interminabili "nascondini"; dalle prime conquiste amorose, alle vacanze insieme in posti che conosci ma che, grazie a loro, ti sembrano di un altro continente, di un altro mondo, di un altro pianeta.
Si immaginerà quali fatti staranno accadendo tra le mura di quel piccolo bar della Pedagna dove ogni giorno ci si ritrova tutti per stare in compagnia, per dire due cazzate insieme dopo la propria giornata scolastica o di lavoro. Ricorderà i pomeriggi persi a giocare a carte e sorriderà quando capirà che i suoi debiti con il Ker, per i troppi "Sette e mezzo" persi, ormai sono estinti. Ripenserà a tante serate di gruppo, dai capodanni scorsi, alle cene di Natale fino alle uscite in discoteca, come ad esempio è successo Sabato scorso.
Certo, penserà tanto Marco. In realtà però lo sa benissimo che tutti i suoi amici, anche se vivono a circa 800 km da dove abita lui, ci saranno sempre, comunque vadano le cose.
Allora Boro andrà avanti e non penserà troppo a quello che si è lasciato alle spalle, perchè, a differenza di tanti altri lui, ha un sogno e uno scopo: giocare a calcio.
Trasferendosi ad Ostuni ha un'opportunità gigantesca, di quelle che capitano una sola volta nella vita e che non si possono sprecare perchè si è troppo distratti da pensieri nostalgici. Lui lo sa. Lo sa bennissimo. Conosce già quello che sarà il suo percorso lontano da casa, suo cugino gli ha raccontato tutto. Fabio gli ha già spiegato che il trucco per continuare è guardarsi avanti e mai indietro: il consiglio che ha ricevuto sarà il chiodo fisso del primo periodo della sua nuova avventura.
Le altre preoccupazioni che ci ha confidato prima di prendere la decisione definitiva svaniranno ben presto: condizione fisica, distacco troppo lungo dalla palla, lontananza eccessiva dal ritmo partita. Tutti elementi secondari che con il minimo sforzo Marco riuscirà ad aggirare perchè sappiamo tutti che lui è forte: cazzo se è forte!
Per cui siamo sicuri che la sua nuova avventurà nella serie D Pugliese sarà, oltre che l'esperienza più importante della sua vita, un successo.
Quindi, evitando di fasciarci troppo la testa, pensiamo che a Natale sicuramente lo riabbracceremo e gli stringeremo anche la mano perchè ci darà notizie positive sul suo inserimento nella nuova realtà.
Per il resto caro Boro, te l'abbiamo dimostrato: i tuoi amici ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre, comunque sia, comunque vada. Vivi la tua avventura e dai sempre il massimo. Siamo tutti convinti che ce la farai.
Forza Boro, in bocca al lupo per tutto. Ti vogliamo bene!

venerdì 11 dicembre 2009

SCUSATE IL RITARDO!


Non tutti siamo Shevchenko, non tutti siamo Pato. Non è da tutti entrare in un campo, dove lo scopo e far finire quel benedetto pallone in findo alla rete e, e riuscirci alla prima occasione.
Questo è il sogno di tutti, questo era anche il sogno di Petro.
Siamo a luglio, forse ad agosto, quando viene stilata la rosa che avrebbe partecipato all'AICS e senza ombra di dubbio si decide di puntare su Maz e Petro come centravanti. Il primo ci fa presente che non ci sarà alla maggioranza delle gare per i suoi impegni calcistici( il tempo poi dimostrerà l'esatto contrario), il secondo invece, è carichissimo.
Precampionato: il primo inizialmente fa fatica, il calcetto, a suo parere, non è per lui, il secondo segna, si sbatte, corre e recupera.....è felice insomma.
Forte del momento di forma il nostro attaccante lampadato sceglie la numero 9 come C.Ronaldo, ma anche come Superpippo, il mitico Marco o i più recenti Eto'o e Ibra. Un' investitura imporartante, pesante, ma sente di poterla portare a termine e con buona riuscita.
Inizia il torneo: la prima uscita è famosa più per la tensione di Alex che per le sue giocate (nonostante un primo tempo di buona quantità). Le 2 successive ci vedono vittoriosi, ma per Petro il goal non arriva e qualche mugugno inizia a farsi sentire, soprattutto nei confronti di Mister "Capoccia" Battilega e delle sue scelte.
Archiviato il pareggio con il Bar Boccia, arriva una sconfitta in casa dell'Arcella dove il nostro 9 tocca il campo di gioco davvero poco, troppo poco.
Troppo poco, per lui personaggio orgoglioso e sicuro delle sue capacità come solo un calabrese DOC sa essere.
Il goal non è più un sogno ma diventa un'ossessione ed è risaputo che più lo vuoi e più non viene, più lo cerchi e più non lo trovi perchè l'agitazione vince di gran lunga la lucidità tantè che ti porta a sbagliare anche le cose più semplici, come succede per esempio contro il Pescatore. E poi arriva l'8 dicembre: sarà che è il giorno della Madonna, sarà che la mancanza del bomber Sarti lo riempia di responsabilità, sarà che l'assenza di quello "spaccaballe" di Rio, che durante i match non gli perdona mai nulla, lo renda più sereno... fatto sta che dopo una buona prestazione (gioca da laterale per far spazio a Borini in attacco) arriva la sua occasione, quella che attendeva da tempo: risultato di 6 a 5 per i padroni di casa della Rocca Guelfa, l' arbitro fischia un tiro libero ed è lui a prendere il pallone in mano e squadra sulle spalle. Rincorsa, tiro e palla nell' angolino, in zona Cesarini, regalando un punto prezioso al Bar Luisa. Finalmente il sogno si realizza e l'ossessione svanisce.

Ora Alex giocherà sicuramente più tranquillo e disinvolto e tutto per lui sarà più semplice, proprio come succedeva nel precampionato.
Quindi scusategli il ritardo e quando lunedì sarete alla Tozzona a tifare per lui e il Bar Luisa nell'ultima decisiva partita contro l'MFSport non fateci caso se dovesse indossare la maglia con il numero 16.In tal caso la 9 sarebbe ancora sporca........... ma noi, caro calabrese scaramantico, non ci crediamo!!!!!!

Rosario De Luca

giovedì 10 dicembre 2009

Bar Luisa: la situazione.

Pizzeria La Rocca Guelfa- Bar Luisa 6-6.
Grazie a questo punticino, il Bar Luisa in questo momento si porta a quota 8 in classifica. Il problema è che prima della nostra squadra ce ne sono altre 5, il che vuol dire che se il campionato finisse oggi, e non la prossima settimana, dovremmo giocare nella "Serie B" dell'Aics.
Siccome non ero presente alla partita riporterò rapidamente quello che è successo al campo da gioco, trascrivendo quello che mi è stato raccontato.
Le assenze di De Luca e Sarti preoccupano molto i ragazzi di Battilega nel pre- partita. La squadra si presenta al campo di Castel Guelfo con Cavallo, Sabatini, Petroni, Mazzanti, Borini, Pirazzini, Salvatori e Mirri pronti a tentare l'impresa della vittoria in trasferta (vittoria che manca dal match contro l'Imola asd a inizio novembre).
Pronti via e in un quarto d'ora i "Blu" si portano sul risultato di 4-0 a loro favore. Le voci parlano di uno scatenato Borini (probabilmente alla sua ultima presenza con la squadra data la sua imminente partenza per la Puglia) che segna, fa segnare, crea gioco e subisce tantissimi falli.
La svolta sembra arrivare al momento del primo gol dei padroni di casa, quando un giocatore Guelfese impatta una palla lunga con un colpo di testa che si insacca all'incrocio dei pali. Comincia la rimonta. Il primo tempo finisce sul punteggio di 2-4. La seconda frazione si apre con il Bar Luisa che sfiora il gol in diverse circostanze, ma che viene schiacciato dal gioco avversario che viene premiato con la rete del 3-4. La risposta degli Imolesi non si fa attendere e viene riportata una distanza di due reti. 3-5.
Seconda svolta del match. Borini, all'ennesimo fallo ricevuto, perde la testa e si mette fronte a fronte con un avversario: l'arbitro, manco a dirlo, estrae subito il cartellino rosso per il nostro attaccante. Così, in pochi minuti, il risultato viene stravolto: 6-5 per i "Guelfi".
Mancano pochi minuti alla fine e il Bar Luisa comincia un pressing forsennato che si concretizza grazie a un tiro libero nel finale, ben calciato da Petroni che finalmente si sblocca in classifica marcatori. 6-6. Partita finita.
Restano tanti rimpianti a noi del Luisa: si vinceva 4-0, Borini stava disputando un ottimo incontro e purtroppo ha perso la testa quel poco che basta per concludere la partita anzitempo.
Pazienza, è andata così, tutti hanno dato il massimo e questo è quello che conta.
Ora, per accedere alla "Serie A", il Bar Luisa deve assolutamente battere l'Mf Sport, e sperare che l'Arcella perda dal Ristorante al Pescatore. Se questo accadrà, allora le porte della categoria importante si apriranno, altrimenti disputeremo un campionato di livello leggermente inferiore, con l'obbiettivo di finire tra le prime due della classe per poter essere promossi, la prossima stagione, nel girone dei "forti".
Un appello a tutti i tifosi del Bar Luisa: nell'ultima partita con l'MF sport, abbiamo bisogno del vostro sostegno. Venite a tifare per noi, come avete sempre fatto, questa crisi si può scacciare anche grazie al vostro aiuto.
Insieme ce la possiamo fare.

martedì 1 dicembre 2009

Forza ragazzi, nulla è perduto!

Bar Luisa- Ristorante al Pescatore 4-5.

Come ogni settimana siamo qui a commentare la partita della squadra.
Purtroppo non è andata come speravamo, per qualche minuto abbiamo veramente sfiorato l'impresa, ma alla fine hanno vinto i più forti. Questo è il calcio, questo è il calcetto.
Il Bar Luisa gioca in casa, dove non ha ancora vinto una partita e ha totalizzato la bellezza di 1 punto.
E' il compleanno di Rio, il nostro 23, il desiderio di tutti è quello di fargli un bel regalo di compleanno e portare a casa 3 punti che per morale e classifica farebbero comodo, eccome se farebbero comodo!
Battilega deve fare a meno di Mirri e Salvatori per impegni di lavoro e Cavallo out per infortunio. Per questo motivo viene schierato tra i pali un fantastico Alessandro Fedrigo, e viene convocato il nuovo acquisto Marco Borini.
Quintetto iniziale composto da Fedrigo appunto, Sabatini ultimo uomo, Sarti e De Luca sulle corsie laterali e Petroni in avanti. Gli avversari del Pescatore rispondono con un classico (per loro) Bartolini, Bassi, Dari, Visani, Amadori.
Pronti via e la prima occasione per segnare, come in ogni partita, capita ai ragazzi in maglia blu: palla recuparta dalla difesa che lancia Petroni in contropiede a tu per tu con il portiere ospite, ma purtroppo la nostra boa sbaglia il primo controllo e da modo alla difesa di recuperare. Il Luisa è più grintoso e al quinto minuto di gioco trova il vantaggio con un diagonale dalla sinistra di Sarti che infila l'angolino.
I bianco verdi cominciano a rendersi pericolosi. Ad ogni conclusione che scagliano verso la porta di Fedrigo schierano sempre un uomo libero sul secondo palo: azione tipica del calcetto.
Nonostante il loro gioco e il loro pressing alto sui portatori di palla, i padroni di casa raddoppiano all'undicesimo. Percussione centrale di Sarti e gol. 2-0.
Il doppio vantaggio dura poco, pochissimo. Al ventesimo minuto gli ospiti riescono già a trovare il gol del sorpasso 2-3. Le loro reti, come detto, arrivano in modo molto simile: palla sul secondo palo e gol.
Al minuto 21' l'episodio che forse cambia la partita: contropiede del Bar Luisa, De Luca a tu per tu con Bartolini viene steso da dietro. L'arbitro non fischia neanche il fallo, Rio giustamente protesta, viene ammonito, ma quando si allontana borbotta qualche frase ingiuriosa che viene colta dal direttore di gara che estrae immediatamente il cartellino rosso. In precedenza, tra l'altro, il signor Marconcini (credo) aveva estratto un giallo a Sarti per proteste dopo che era stato fermato fallosamente per tre volte nella stessa azione senza che queste scorrettezze venissero redarguite. Da quel momento in poi, è cominciata una guerra tra il numero 7 blu e la giacchetta nera di Castel del Rio.
Battilega decide di giocare gli ultimi minuti del primo tempo con Borini in campo. Nel periodo in cui i padroni di casa devono pagare l'espulsione di De Luca giocando in inferiorità numerica, proprio Borini trova un gran gol liberandosi dalla marcatura di Bassi con un tocco a seguire e infilando Bartolini in unscita. 3-3 a fine primo tempo.
La ripresa si apre nel segno degli ospiti che riescono subito a passare in vantaggio. Tiro dalla distanza di Dari che colpisce letteralmente Bassi appostato, male, sul secondo palo: ne esce un tocco, forse di braccio, forse di coscia, beato chi lo sa, che spiazza Fedrigo. 3-4.
Ancora un attacco degli ospiti, ancora un gol: 3-5.
Il finale vede il Bar Luisa schiacciare nella propria metacampo Amadori e compagni: dall'assedio e dal pressing dei padroni di casa nasce solamente una rete su calcio piazzato. 4-5.
La partita finisce così, tra rimpianti dei padroni di casa per qualche occasione sciupata (anche se non troppe), e qualche ricriminazione verso l'arbitro che, sinceramente, in certe occasioni penalizza un pò il gioco. In più, per l'ennesima volta, il primo tempo è durato ben 45 secondi in meno dei 25 minuti di gioco regolamentari. Insomma, questi signori che vengono ad aribitrarci potrebbero almeno rispettare le regole, oltre che farle rispettare.
Per il resto, bisogna fare i complimenti al Ristorante al Pescatore, l'unica squadra veramente forte del girone, probabilmente l'unica partita, di quelle giocate finora, che si poteva perdere. Pazienza, il nostro girone ormai ha preso questa piega.
Ora arrivare fra le prime 5 della classifica è una missione al limite del possibile. Per farcela serve un'impresa a Castel Guelfo dove saranno assenti Sarti, De Luca e Cavallo. In più bisogna vincere l'ultima partita in casa contro l'Mf Sport, anche lì mancherà Sarti.
Infine vorrei fare un applauso a tutti coloro che sono scesi in campo ieri sera e anche ai ragazzi che ci hanno sostenuto: dai tifosi al mister, fino a Edo che ieri è venuto in panchina per stare vicino alla squadra. Complimenti, avessimo avuto questo spirito anche contro l'Arcella avremmo 3 punti in più in classifica e qualche speranza di farcela in più. Comunque, nulla è perduto, a Castel Guelfo vi chiedo l'impresa: fatelo per gli assenti, fatelo per voi, il sogno di giocare nel girone che conta non può finire qui. Possiamo e dobbiamo farcela.
Forza ragazzi, nulla è perduto!