martedì 8 febbraio 2011

Baraonda nella storia!


Finalmente lo possiamo urlare a tutto il globo terrestre: CCCAAAAAMMMMPPPPIIIIOOOOONNNNIIIIIIII!!!!!

Domenica infatti è andata in scena l’attesissima finale della Coppa Andrea Costa, organizzata dall’Aics.
A contendersi il prestigioso trofeo, giunto alla seconda edizione, c’erano gli “illegali” della Tazzari e il Baraonda Cafè Hsl.
La vigilia di questa sfida è stata vissuta da molte dichiarazioni di diversi personaggi che ritenevano scontata la sconfitta dei leoni allenati da Cristopher Battilega, assente per influenza domenica sera. Al suo posto in panchina è andato quello che ormai è il suo vice allenatore, il Signor A.P. (l’unico e il vero, non me ne vogliano Alex Petroni, Andrea Poli, Armaroli Patrizio e Alexandre Pato). Così, in una settimana vissuta nel silenzio e nell’anonimato, gli orange sono scesi in campo per questa finale quasi al completo. Unici assenti De Luca e Mirri, rimpiazzati da Impagniatiello, Armaroli e Cavallo.
Si parte. Di fronte a una buona cornice di pubblico, di cui la maggioranza faceva parte della mitica tifoseria arancione, i pronostici vengono subito rispettati. Dopo circa cinque minuti Italo Biele porta in vantaggio i suoi. Un film già visto per il Baraonda. In questa Coppa non è mai passato in vantaggio per primo. Pochi giri di lancette e sfruttando una punizione Sarti trova il momentaneo pareggio. 1-1 e la partita diventa un inferno. A fine primo tempo sono 3 i legni colpiti dagli orange. Per il Tazzari invece c’è il grosso rimpianto di aver sbagliato un rigore e di non aver concretizzato un’azione che sembrava già risolta. Così nella ripresa il pubblico assiste a una partita che diventa meravigliosa. Continui ribaltamenti e occasioni da una parte e dall’altra. Biele realizza una splendida doppietta. Prima segna una rete grazie ad una percussione incredibile. Poi realizza un contropiede micidiale. 3-1 e mancano dieci minuti alla fine del tempo. Sembra finita, come al solito. Ma si sa. Quando c’è da lottare e tirare fuori il meglio, il Baraonda ha sempre qualcosa in più degli altri. Così la squadra cambia atteggiamento e inizia a pressare a tutto campo. Vengono colpiti altri due pali. E a otto dalla fine Sabatini accorcia le distanze con un diagonale lento ma preciso che si infila nell’angolo più basso della porta avversaria. Partita riaperta e Tazzari in visibile difficoltà. Gli illegali non sono più illegali. Anzi sembrano proprio ridimensionati. Il continuo fiato sul collo degli arancioni porta il Tazzari a due conseguenze: troppo nervosismo e quindi troppi falli. A due minuti dalla fine viene fischiato il sesto fallo. E’ un momento freddo, per uomini freddi. Quindi AP si porta sul dischetto del tiro libero. Con una fucilata trafigge l’estremo difensore e segna la rete del pareggio. Si va ai supplementari. In questi momenti di confusione massima gli orange possono contare soprattutto su un giocatore: Luca Mazzanti. E proprio lui, al terzo minuto sigla il gol del momentaneo vantaggio. Estasi Baraonda. Rimonta completata. Ma a una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un tiro innocuo di un difensore in maglia nera viene deviato e spiazza Cavallo. 4-4.
Il secondo tempo vede un grande nervosismo. Tra i giocatori si fa largo la paura di vincere e quella di perdere. Però con un sussulto improvviso il Baraonda legittima il suo predominio territoriale e con un tiro da fuori area si porta in vantaggio. 5-4. Gli ultimi due minuti di gioco sono i più lunghi della storia. Forse perché c’era molta tensione, forse perché gli arbitri fanno giocare molto più del dovuto. Sta di fatto che dopo un assedio che non porta neanche a una conclusione di Martini e compagni, arriva il triplice fischio.
Il Baraonda riesce nell’impresa di sconfiggere gli illegali ed entra nella storia della competizione.

Avversari. Piccola parentesi. A parte l’eccessivo nervosismo di alcuni uomini, non sono piaciuti per niente due cose. Primo: il pubblico. Sul 3-1 si è permesso di fare gli “olè” alle giocate degli uomini in maglia nera. Proprio poco gusto. Noi a fine partita invece ne abbiamo avuto parecchio di gusto. Ma quando dico parecchio intendo veramente veramente veramente parecchio. Secondo: su una squadra di dieci elementi solo in tre sono venuti a stringere la mano. Martini, Biele e Severi. I primi due sono vecchie conoscenze per chi giocava nei tornei dei centri giovanili. Ormai sono dieci anni che ci sfidiamo e diamo battaglia sul campo, ma il rispetto tra di noi non è mai mancato. Anzi, non smetterò mai di complimentarmi con loro per le loro doti tecniche e quelle umane. Proprio dei bravi ragazzi con cui è un onore giocare contro. Complimenti anche all’allenatore, veramente molto garbato e in gamba. Gli altri sono tutti scappati negli spogliatoi. Gesto molto brutto. Facile vincere con i tunnel e salutare gli avversari. Troppo dannatamente difficile perdere. Pazienza.

Arbitri. Qualche errore lo fanno e guai se non fosse così. Comunque disputano una buona gara anche loro, quindi si meritano i complimenti per la direzione di questa finale.

Baraonda Cafè Hsl…… di noi parlerò nel prossimo imperdibile post. Intanto vi dico solo una cosa.
GRAZIE A TUTTI.

I CAMPIONI ANDREA COSTA SIAMO NOOOOIIII!!!!!

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