mercoledì 29 dicembre 2010

Quelli che, anche quest'anno "che cazzo facciamo a capodanno"???



The same old story.

La solita vecchia storia. Si arriva a un punto dell'anno in cui ci si comincia inevitabilmente a chiedere: "Ma a capodanno, che cazzo facciamo?". E ognuno comincia a sparare cartuccie di soluzioni banali, impensabili o classiche. Ognuno, a modo suo, dice la sua. C'è chi vuole fuggire dalla città, chi preferisce rimanere in zona, chi vuole cenare come un maiale (come se non l'avesse già fatto durante le vacanze di Natale), chi vorrebbe andare a ballare in disco tutta notte e partecipare all'after nella mattinata successiva, chi invece se ne frega dell'ultimo dell'anno perchè alla fin fine è un giorno come gli altri e allora preferisce rimanere in casa o non fare troppo tardi perchè la mattia dopo va a sciare (ogni riferimento è puramente casuale Ciccio).
E così, nei grupponi di amici del bar, scatta sempre il sondaggio generale su cosa fare. Puntualmente arriva sempre una persona, quest'anno il premio lo vince Linda con il suo viaggio a Berlino, che vuole organizzarsi per tempo e propone la sua idea a metà ottobre. Ovviamente nessuno da corda sul serio all'unico previdente, per cui l'ipotesi viene scartata con accuratezza con frasi del tipo: "E' ancora presto, ne parliamo con calma più avanti ma io ci sono".
Poi, arrivati a novembre c'è quello che cerca di trascinare più gente possibile fuori dalle mura della solità cittadina, nel nostro caso Imola. Quest'anno, a differenza degli anni passati, troviamo una new entry: Simona. E' stata lei a mettersi in moto per il capodanno Fiorentino, e ha cercato di trascinare tutti nella capoluogo Toscano. E' stata talmente persuasiva che, ovviamente, Jacopo (il veterano di queste idee) ha preso la palla al balzo e insieme a lei si è dedicato all'organizzazione della serata. L'iniziativa aveva riscosso inizialmente un grande successo: pareva che in una dozzina andassero in terra viola. Gli unici problemi eranto trovare un hotel che ospitasse così tante persone e il mezzo di trasporto con il quale recarsi alla meta. Problemi all'apparenza semplici da risolvere, ma dannatamente e fastidiosamente infiniti. Inizialmente si cerca di mettere d'accordo tutti i partecipanti con i loro bisogni: andare la in treno all'andata ma tornare in macchina perchè è più comoda al ritorno, dormire in un posto vicino al centro, però spendendo poco, facendo una mega cena prima di andare in piazza e finire la serata in una balera. Risultato: adesioni che saltano, maroni che scoppiano agli organizzatori e da 12 ci si ritrova in 5. Comunque sia, io personalmente ho molta stima di quelli che continuano imperterriti a non arrendersi e a voler "fuggire" da Imola per l'ultima notte dell'anno. Non è facile ne organizzare, ne prendere e andare. Per questo apprezzo molto Jacopo che anche lo scorso anno è stato a Roma con Luvana, Paqua, Linda, Andrea e Bobby (a proposito, quella che fine ha fatto? è ancora negli States? Ma tornerà?).
E allora si arriva a metà dicembre con il groppone in gola su cosa fare. Alla fine arriva sempre il principe sul cavallo bianco che trova la proposta giusta da fare a quelli che non vanno via. Maz è stato il nostro eroe con la sua uscita: "Cena a Poggio Pollino e poi Kartodromo". Dispendioso economicamente, è vero. Ma unica cosa fare per quelli che rimangono a Imola.
Così il capodanno degli ex Bar 2000 è presto segnato. Ricapitolando: Jacopo e i suoi scagnozzi a Firenze, Moro e Nena nella loro casa a Sestola, tutti gli altri a Poggio Pollino (sequel del Rifugio dei Golosi dell'anno precedente).
L'importante ragazzi non è quello che si fa, ma con chi lo si fa. Per cui invito tutti quelli che parteciperanno al veglione a non rompere i coglioni sui prezzi del ristorante, sul menù o sul programma della serata con frasi tipo: "Mi toccherà venire a cena" oppure "Che palle non si fa mai niente". Se dovete venire controvoglia, state a casa come fa Fabio. E se venite concentratevi solo su una cosa: il divertimento con gli amici.
L'unica cosa che conta per noi che siamo quelli che anche quest'anno non sappiamo che cazzo facciamo a capodanno.

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